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mercoledì 25 agosto 2010

Replica di Colasanto dopo la visita di parlamentari e sindaci all'ospedale di Mottola


La proposta organica dell’attuale management di riconversione  è l’unica in grado di dare un significato funzionale vero alle risorse pubbliche impegnate: il vero spreco è altro,  quello di aver avviato  un progetto di costruzione senza sapere con precisione la “mission” che la struttura doveva avere, mantenendo in piedi una “parvenza” di funzione assistenziale.

Sarebbe stato molto più semplice invitare il Direttore Generale dell’Azienda alla visita dei Sindaci e del Parlamentare all’Ospedale di Mottola per avere risposta alle domande poste.
La “cortesia istituzionale” avrebbe voluto almeno che la Direzione Generale fosse stata informata della visita, non essendosi mai, peraltro, sottratta ai doveri istituzionali nei confronti dei Sindaci, dei Consiglieri Regionali e dei Parlamentari.
Si è preferito il monologo!
L’opinione pubblica e i cittadini di Mottola conoscono già la verità sull’Ospedale di Mottola: NON È PIÙ UN OSPEDALE PER ACUTI DA QUANDO IL COSIDDETTO PIANO DI RIORDINO DELLA GIUNTA FITTO NE DECISE LA RICONVERSIONE IN OSPEDALE DI LUNGODEGENZA-RIABILITAZIONE.
Quando il Sindaco Quero afferma che l’Ospedale è stato inaugurato nel 2004, dimentica di aggiungere che il manufatto non era stato completato!!! Comunque al progetto di riconversione non era stata data nessuna ipotesi di “organizzazione strutturale”, non c’era cioè alcuna idea di sviluppo e organizzazione della funzione riabilitativa.
Questo management si è dovuto preoccupare di “CONCLUDERE I LAVORI DELLA COSTRUZIONE DELLA STRUTTURA” - solo da qualche mese è stata COLLAUDATA -, di dare alla funzione riabilitativa un modello strutturale organico, assegnandole con il PAL 100 posti letto, variamente distribuiti tra riabilitazione, neurologica, ortopedica, cardiovascolare e respiratoria.
È stato deciso di avviare una sperimentazione gestionale per individuare un soggetto privato, di comprovata esperienza nel settore riabilitativo, a cui affidare la realizzazione dell’intero progetto, atteso che recepire nuove risorse economico-finanziarie nelle attuali contingenze del bilancio è pressoché impossibile.
Lo studio di fattibilità per l’avvio della sperimentazione gestionale da parte degli uffici aziendali è pressoché completo e confido di poter inviare alla Giunta Regionale, alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva, la richiesta di autorizzazione per la sperimentazione gestionale.
Dell’intero progetto il Sindaco di Mottola è sempre stato informato e si è sempre dichiarato in pieno accordo. Non vedo, quindi, le ragioni per cui l’Azienda Sanitaria debba fare marcia indietro, peraltro lo stesso Assessore Regionale alle Politiche della Salute,  prof. Fiore,  aveva condiviso il progetto in una manifestazione pubblica. Inoltre, nel cosiddetto piano di rientro, la proposta dei tagli di posti letto presentata al Ministero della Salute e a quello dell’Economia conferma il progetto di riconversione prevedendo l’attivazione dei 100 posti letto.
Non dubito di quanto il Sindaco Quero ha affermato nella conferenza stampa circa il colloquio con il Presidente della Commissione Parlamentare,  on. Leoluca Orlando, ma allo stesso Presidente ho illustrato il progetto aziendale ricevendone l’approvazione: sono, per questo, convinto che non ci sarà bisogno di alcun “incatenamento”.
La proposta organica di riconversione presentata è l’unica in grado di dare un significato funzionale vero alle risorse pubbliche impegnate per la realizzazione della nuova struttura: il vero spreco è stato quello di avviare un progetto di costruzione senza sapere con precisione la “mission” che la struttura doveva avere e mantenere in piedi una “parvenza” di funzione assistenziale che serve più ai dipendenti che agli utenti. 
Angelo Domenico Colassanto
Direttore Generale ASL TA


1 commento:

  1. Ben poco conosco il problema del comune di Mottola, certamente le parole riportate da colasanto sono veritiere e corrispondente alle parole dei mottolesi.
    di uno che frequenta il comune di mottola

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