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venerdì 20 agosto 2010

Quest'anno il Premio DIONYSIAKOS per la letteratura va al nostro Don Cosimo Occhiabianco

Copertina del Dizionario
È proprio vero: nessuno è profeta in patria! mai assunto fu più veritiero di questo.
E per dirla meglio, parafrasando la frase: Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini (quello che non fecero i Barbari lo fecero i Barberini), Quod non fecerunt cryptaliens fecerunt carasuneses (Quello che non fecero i grottagliesi lo fecero i carosinesi).
Il nostro concittadino Don Cosimo Occhiabianco da poco ritornato in libreria con il suo Dizionario del dialetto grottagliese, che tanto successo sta riscuotendo, sarà premiato a Carosino il 24 agosto alle ore 19, presso l'antico Castello D'Ayala Valva per la sua attività letteraria che da anni sta recuperando il patrimonio delle nostre tradizioni e del nostro vernacolo.
Quindi come uno schiaffo in piena faccia ai nostri amministratori locali, sempre distratti con coloro che non hanno atteggiamenti servili e compiacenti, rei di operare con grande dignità e talento e mai asserviti o vassali del potere, viene assegnato questo premio a un nostro illustre concittadino, che grazie alla munificità di privati e volontariato serio e costante, è riuscito a togliere dal quasi oblio ricordi, modi di dire, di pensare, pregare e mestieri dei nostri avi, dei nostri nonni, realizzando opere letterarie di grande valore.
Quindi quello che non seppero e non vollero fare questi amministratori, capaci solo di produrre fuffa e notizie false, attraverso l'accondiscendenza di pseudo operatori dell'informazione che con l'uso e abuso del copia ed incolla le notizia, senza minimamente andare a verificare, lo ha fatto un piccolo paese di oltre 6 mila anime: Carosino.
Tutto questo lo dobbiamo a una parte di giornalismo velinaro che sta portando la nostra città nel ridicolo più assoluto, attraverso la diffusione di notizie infondate e finalizzate solo ad auto promuoversi di alcuni amministratori che ormai fanno ridere anche le formiche, questi credono di gabbare l'opinione pubblica ma non si sono accorti che la gente di Grottaglie, nella maggior parte, ha chiuso tutte le linee di credito nei loro confronti e non vede l'ora di mandarli a casa, anche se si sa c'è il rischio che chi verrà dopo, possa essere peggiore del malaffare subito e vivaddio, riferito al peggio che ormai ci ha tediato e mortificato fino all'inverosimile, di superarlo nella prossima tornata elettorale della primavera prossima.

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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