Che ora è ?

sabato 7 agosto 2010

Il presidente del Grottaglie calcio ieri ha emesso un comunicato stampa

Ancora una volta, da parte di improvvisati portavoce, che sembra facciano da tramite a posizioni di supporto e di sostegno di non meglio identificati gruppuscoli che operano nell'ombra ormai da tempo, vengono lanciati strani dictat che apparentemente sembrano provenire da chi, evitando ogni confronto, finanche quello pubblico al cospetto del Consiglio Comunale e dei cittadini di Grottaglie, nonostante l'invito ufficiale, continua a destabilizzare e creare confusione, mentre altri comunque stanno operando per il bene della società sportiva.



In pubblica assemblea il sottoscritto ha avuto modo di chiarire quali siano le situazioni e le possibili soluzioni per un sereno e concordato passaggio delle quote societarie ad una nuova prossima gestione, senza alcuna pretesa di valorizzazione del titolo. E' necessario comunque che vi sia l'incontro delle parti, anche a mezzo di delegati, come già detto, per definire ogni particolare e dettaglio necessario. Non si può ignorare che, nell'altalena delle dichiarazioni e nel susseguirsi dei nulla di fatto, per la prossima stagione agonistica si siano dovuti compiere dei passi e assumere impegni che necessitano di accordi espressi. La richiesta unilaterale di mie dimissioni, posta da improvvisati interpreti del pensiero del Dr.Settanni, quale unica strada perchè poi egli si possa assumere la responsabilità della Presidenza della Società, non può essere perseguita, perchè troppe volte sono state fatte affermazioni poi smentite e/o modificate da altre dichiarazioni e/o rinvii. Se si insiste nella richiesta di preventive dimissioni, significa persistere nel rinvio e nella dilazione. Le dimissioni devono essere conseguenti alla definizione degli assetti per garantire il futuro societario.

Con senso di responsabilità e convinzione supportata dagli allarmanti segnali di crisi del calcio italiano (21 club non iscritti ai campionati professionistici, con domande di ripescaggio inferiori al numero dei posti disponibili; 11 club non iscritti o esclusi dalla serie D, in forte saldo negativo rispetto alla scorsa stagione quando ci furono solo 2 defezioni), il sottoscritto ed i suoi collaboratori lavorano da una parte per completare l'organico della squadra, secondo un mirato progetto sportivo ed economico legato al ringiovanimento della rosa con adeguati puntelli tra i senior, e dall'altro per provvedere a tutte le incombenze necessarie ad un sereno svolgersi del campionato di serie D, a partire dalla scelta dell'allenatore in linea con gli intenti societari e dallo svolgimento del ritiro pre-campionato in una sede di primo livello per servizi e strutture come Rifreddo.

A fronte di questo, si registrano ancora tentativi di destabilizzazione. Questo non è sintomo di sostegno e di interesse verso la società, la squadra e la stessa città di Grottaglie. Altri sono gli atteggiamenti e i comportamenti che possono fornire rassicurazioni e certezze, ma soprattutto vero interesse ad assumersi la responsabilità gestionale. Da questa parte ancora una volta si dichiara la disponibilità alla cessione gratuita del titolo sportivo, ma civilmente e non con dictat che forse risultano usuali in altri tipi di società. Sarebbe ora che alle dichiarazioni di intenti, espresse da portavoce interessati, che sembra pratichino solo opera di sciacallaggio, interpretando a proprio uso e consumo le dichiarazioni degli interessati, seguissero dichiarazioni univoche, dirette e soprattutto consequenziali.

Il Presidente, Giuseppe Ciracì

6 commenti:

  1. viva viva la festa della polpetta e del calcio...
    Grottagliesi, non siete buoni ad altro....
    forza rimpinzatevi col sugo della polpetta e tornate felici a casa.
    Che squallore

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  2. ma falla finita b....
    stai r....da mesi ma vattene via incompetente e ruba squadre ma che cosa vai trovando ma vattene sulla strada di martina alla casa di riposo...
    ma falla finita tu e quei quattro personaggi che ti girano attorno state facendo ridere tutta l'ITALIA.
    RIDICOLI......................

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  3. Ringrazia dio che ti trovi a Grottaglie se ti trovavi in un'altra citta tu e tuoi compagni di merenda sai quante mazzate dovevate pigliare
    manco il naso fuori di casa potevate mettere.
    Ma visto che sei il mega presidente la squadra quando la fai non vorrai mica fare il campionato con quei 4 brocchi e uno staff tecnico del tutto inadeguato alla categoria che ti sono stati raccomandati da chissa chi.....

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  4. preside.. accatta li sciucaturi e cambia allenatore

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  5. Come commenti dovreste farvi l'esame di coscienza.
    Secondo voi CIRACI' può mai andar via dopo aver lasciato un buona quantità della sua vita calcistica e economica?

    Fa bene ciracì a restare a posto suo.
    al posto suo avrei venduto la squadra a poco soldi ma a settani non l'avrei data vinta.

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  6. Ciracì sostiene di essere il legittimo proprietario del titolo sportivo dell'Ars et Labor Grottaglie. E diciamo che formalmente è così, in quanto detentore del 51% delle quote societarie. Quello che invece non dice Ciracì, è come sia venuto in possesso di tali quote. Cioé: da chi le ha rilevate? quanto le ha pagate? La risposta la sanno tutti: le ha ricevute da Settanni, che gliele ha girate a titolo gratuito con l'impegno della loro restituzione allo scadere del 30 giugno 2010. Inoltre, tanto per essere ancora più precisi, il signor Ciracì ha potuto affrontare ben tre campionati di serie D solo grazie alla sponsorizzazione di Ecolevante (si parla di circa un milione di euro per i tre anni), senza che da parte sua ci sia stato alcun significativo esborso di denaro. In pratica, Ciracì si è divertito con un giocattolo non suo e, per di più, a spese di altri. A queste condizioni, tutti sono buoni di fare il presidente di una squadra di calcio. Quello che Ciracì ora vuole ottenere con il suo comportamento, apparentemente dissennato, è più semplice di quanto si possa immaginare: una congrua buonuscita economica per mollare l'osso. Ecco perchè si finge a 'castiddanu' e finge di cadere dal pero quando viene richiamato al rispetto del contratto sottoscritto con Settanni, il quale, da parte sua e da buon barese qual è, sta seduto sulla riva del fiume e aspetta che passi il cadavere del suo nemico. E l'Ars et Labor, senza sponsor, senza giocatori e senza quattrini veri, già puzza di cadavere...

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
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ammazzato nel novembre del 1975

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