A 700
anni dalla
nascita di Giovanni Boccaccio celebrazioni e una pubblicazione di
Pierfranco
Bruni dal titolo: “Boccaccio. Tra
sensualità e caricatura. La sconfitta della donna angelicata”.
Un
Boccaccio
oltre gli schemi scolastici e dentro la contemporaneità
Giovanni
Boccaccio ritorna
nella contemporaneità a 700 anni dalla nascita. Il Sindacato Libero
Scrittori e
il Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi” programmano incontri e
danno alla
luce una pubblicazione di Pierfranco Bruni dedicata ad un Boccaccio
“irregolare”
e fuori dagli schemi delle inquadrature scolastiche. Un Boccaccio tra
seduzione,
eros e sensualità la cui figura di Fiammetta, personaggio emblematico,
costituisce la donna eros che si contrappone e si confronta piuttosto,
non in
termini di contrasto, sia a Beatrice che a Laura ma soprattutto con
Fiammetta si
entra in una nuova età che è quella della donna – fuoco, metafora dei
personaggi
dannunziani.
“Ci prepariamo,
sottolinea
Pierfranco Bruni, a celebrare il settecentenario della nascita di
Giovanni
Boccaccio con l’anticipo dovuto. Nato
a Certaldo o Firenze nel 1313 e morto il 21 dicembre del 1375. Si
parlerà
di Boccaccio, in molte occasioni, e si indagherà su alcuni dettagli che
hanno
una valenza di forte modernità: dall’ironia e caricatura
alla fisicità, da Fiammetta,
donna in amore e donna profondamente sensuale alla sua formazione di
Boccaccio
nella Napoli mediterranea”.
Un percorso che
stimolerà e
aprirà nuove chiavi di lettura nonostante antichi studi e a 700 anni
dalla
nascita. Ma la letteratura è una profezia che vive di immaginario e
immaginazione. Pierfranco Bruni sta lavorando a un saggio dal titolo:
“Boccaccio. Tra sensualità e caricatura. La sconfitta della donna
angelicata”.
Uno studio che toccherà vari aspetti in un articolato mosaico di
interpretazioni
e di chiarificazioni fuori dagli schemi consueti e scolastici finora
dettati.
C’è da dire,
comunque, che “L’allegra caricatura” di Giovanni
Boccaccio come la definisce
Francesco De Sanctis, nella sua “Storia della Letteratura Italiana” costituisce realmente “l’arma” grazie
alla quale il volto di un’epoca ben radicata nella cultura ontologica
della
“Commedia” dantesca e nella trepidante visione di un amore fatuo ben
definito
nel personaggio della Laura
petrarchesca rappresenta, in una temperie regolata dai canoni religiosi,
una
irregolarità.
“Irregolarità,
aggiunge
Pierfranco Bruni, che non è soltanto il Boccaccio del “Decameron” ma è
la vita
stessa e gli studi compiuti dal Boccaccio che sono fuori dallo stile sia
di una
retorica scolastica di quel tempo sia da una articolazione progettuale
costruita
su riferimenti che avevano guidato sia Dante che Petrarca. Boccaccio è
un
irregolare sul piano delle “coordinate” esistenziali e lo è sulle
proposte
letterarie.
“Con BoccacciO,
afferma
sempre Bruni, si entra a pieno diritto nella rappresentazione dei
personaggi
dando loro un ruolo che caratterizzerà tutta la novellistica successiva
sino a
Verga e al “Fuoco” di D’Annunzio e
altresì si dà un senso alla femminilità, anzi alla donna con la sua
potente
attrazione fisica. Nel dannunziano “Trionfo della morte” e del “Fuoco”
che segna
l’inizio del ‘900 il Boccaccio di Fiammetta è presente con una
percezione di un
eros molto marcato. Ma c’è un’altra lodevole componente in Boccaccio che
è
quella del “disordine”. Ovvero ci fa capire che la letteratura prima di
tutto
non offre testimonianze moralistiche e impone, nella ricostruzione del
raccontare, non un ordine ma uno scavo nella inquietudine che diventa
beffa
umana se non ci si impone di vivere la vita con l’ironia”.
Il lavoro di
Pierfranco
Bruni vedrà la luce nei prossimi mesi, prima delle celebrazioni
ufficiali
dedicate a boccaccio ma ha lo scopo di aprire un dibattito originale tra
la
visione letteraria storica e la modernità del linguaggio e delle
“figure” vitali
nel lavoro di Boccaccio.
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