Che ora è ?

domenica 30 dicembre 2007

Un blog molto interesante per studenti e docenti


Voglio segnalare questo blog, lo trovo molto interessante e potrà essere d'aiuto a molti docenti ed anche a quei ragazzi che intendono la scuola come fonte del sapere a loro riservata.
È chiaro che la scuola ha bisogno di essere svecchiata perché forse ha ancora un gap da superare per quel che riguarda le nuove tecnologie della comunicazione che oggi stanno avendo il sopravvento
su tutto e la scuola non può far finta che non esistano, c'è bisogno urgente di fare i conti con questo senza buttare via l'antico. Cosa intendo per antico è presto detto: il ripristino dei valori come punti di riferimento e per questo bisogna partire dai buoni esempi che da quando questo mondo è mondo sono stati sempre un ottimo strumento educativo.

Quindi secondo i mio modesto avviso cominciamo con l'additare quella classe docente che non ha più voglia di fare il suo lavoro e mettiamola da parte, ripristiniamo la meritocrazia prima di tutto per chi lavora bene nella scuola e premiamola, mandiamo in pre pensionamento chi non ha voglia di lavorare, insomma togliamoceli davanti e dopo aver fatto questo lavoro, cominciamo con la meritocrazia per gli alunni/ studenti e poi diamo un occhiata nelle famiglie e si faccia in modo di consapevolizzarli su quello che la scuola è e che può diventare anche grazie alla loro collaborazione costruttiva. Questo è un mio modesto parere di genitore di un figlio che è stato studente ed oggi docente di soli 25 anni ( insegna da 4 anni) amato dai suoi studenti, che passa la maggior del suo tempo nella sua scuola a costruire insieme ad un team di giovani colleghi, a partire dal dirigente scolastico, per costruire una scuola migliore al passo coi tempi. Questa scuola non è su Marte è a Brindisi, pensate!

http://scuolaviolenta.blogspot.com/


Fare l'insegnante, in Italia, sta diventando sempre più un lavoro a rischio.

Questo blog raccoglie le notizie relative alle aggressioni, insulti, violenze di ogni tipo che gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado subiscono ogni giorno in tutta la Penisola, dal Nord al Sud.
Le fonti delle notizie sono tratte per lo più da Internet. Questo taglia fuori tutta una serie di quotidiani a tiratura locale, e fa supporre con buona ragionevolezza che il fenomeno, già di per sé spaventoso scorrendo questo blog, sia in realtà ancora più diffuso.
Nessun altro lavoro nell'ambito pubblico, oggi in Italia è più pericoloso dell'insegnamento. Il contatto diretto con le persone e la mancanza di qualunque tutela, sia in termini di sicurezza degli edifici, sia in termini legislativi, aggiunto alla immeritata scarsa considerazione sociale della categoria, fanno sì che fior di professionisti, laureati e specializzati, siano costretti a subire ogni giorno uno stillicidio di violenza a livelli così alti che minerebbe la salute psichica di un Giobbe.
Le categorie principali sono: Alunni contro professori, Alunni contro scuole, Genitori contro professori, Stato contro professori (succede anche questo), Violenza in genere.
È possibile consultare la mappa della violenza divisa per regioni italiane, e la mappa della violenza divisa per ordini di scuola (elementare, media, superiore), mentre per ricerche più approfondite, in ambito provinciale, si può scorrere la lista delle etichette.
Gli episodi sono inseriti secondo l'ordine cronologico del loro accadimento. Con un colore diverso nel testo sono riportate le opinioni o i commenti che ho ritenuto pertinenti al tema del blog.
I commenti dei lettori saranno graditissimi. I contributi, le notizie che non sono riuscito a raggiungere, possono essere inviati all'indirizzo gialov@libero.it

4 commenti:

  1. Mi si dica in base a quale astrusa considerazione la Scuola dovrebbe essere migliore della societa' in cui viviamo:essa,invece,e' lo specchio della societa'.I nuovi miti dei nostri alunni:Corona,Gregoraci,le veline con le tette in fuori e le cosce burrose.Perche' studiare se,donandosi e scoprendosi, si fanno soldi a carrette? Nella societa' iconografica vanno a ruba i cellulari,le magliette griffate,i seni scoperti,gli ombelichi mostrati.Se i genitori lavorano ambedue,in via generale, quando provvedono all'educazione dei figli?
    Rari quei genitori che sono presenti ai colloqui scolastici e ancor piu' rari quelli che cercano di dare regole a questi ragazzi.Nella scuola,in nome della piu' finta , ipocrita e dannosa modernita',si fa di tutto meno quello per il quale e' stato fatto l'edificio scolastico.La cultura e' un termine sorpassato, il sacrificio un termine scomparso dal vocabolario in nome della faciloneria e della demagogia.
    Se tutto e' in crisi,non vedo perche noi docenti dovremmo essere i"catari"(puri) della situazione.Come tutti,avvocati,medici,ingegneri,architetti,politici anche noi ci siamo assuefatti alla nuova aria di lassismo e faciloneria:ragazzi che gridano nelle aule,col cappello in testa,seduti sulle cattedre,sui banchi,chiasso e carte svolazzanti.E' piu' facile non intervenire che operare!
    Abbiamo voluto questa societa',teniamocela.
    E voi genittori cosa fate di meglio dei docenti? Forse che non comprate i nuovi cellulari, i nuovi abiti griffati ai figli?Forse che non permettete che in casa e fuori dicano parolaccie? Forse che non le date tutte vinte ai vostri figli? Forse che non sperate che dobbiamo essere noi docenti a dare l'educazione CHE VOI GENITORI NON SIETE RIOUSCITI A DARE AI VOSTRI FIGLI.
    Provate voi a fare i vostri doveri e noi faremo i nostri.
    Tutti a parlare della scuola senza capirci niente.E' di moda parlare ed intromettersi anche sulla didattica senza che abbiate nessuna esperienza e conoscenza!E' come se io parlassi tecnicamente di un piano di volo con un pilota di jet!
    La frase piu' sentita:facciamo fare tutte le esperienze ai ragazzi,cosi cresceranno! E allora permettiamo la droga,la prostituzione,la mancanza di regole e indirizzi certi, in nome della liberta' e il permissivismo che,come il vino, ubriaca in quantita' eccessiva.
    La tv ci propina la spazzatura,le grida,gli alterchi,il grande fratello e maria de filippi:tutti contenti e tutti a pontificare su argomenti che non conoscono ma sempre presenti per mettersi in mostra.I nostri vip col seno aperto e le gambe accavallate:tutti a fare i critici,gli insegnanti,i medici, gli psicologi.Tutti ad offrire una soluzione per tutti i mali.
    Forza,cari genittori, fate fare le esperienze ai figli, tutte le esperienze:poi la scuola dovrebbe normalizzare tutto, vero?.
    Cari genitori, lavorate di meno, guadagnate di meno e pensate di piu' alla famiglia:parlate di piu' coi vostri figli invece di stare a fare straordinario per avere piu' soldi.
    Un giorno non feci entrare a scuola una alunna col seno scoperto e le cosce di fuori: dopo 10 minuti veniva la di lei madre per conoscerne il motivo. Capii perche ' la ragazza vestiva cosi.La madre era meglio della figli, una delizia per gli occhi e per il senso.Beato il contento marito!
    E la Scuola dovrebbe aggiustare tutto?Salvare tutto?
    Tutti i paletti sono saltati,i confini spezzati:non meravigliamoci che la vita umana conti meno di un soldo bucato e che non vi sia tolleranza o falsa tolleranza.Che bella cosa,umanitaria,sensibile,per esempio, togliere il Crocefisso dall'aula per non far sentire l'arabo in soggezione o il turco in ambascia.Questa e' tolleranza o...demenza?In nome della minoranza si castiga la maggioranza.
    Altra cazzata:largo ai giovani e meno vecchi nella scuola.Come se i giovani fossero la panacea di tutto,mandati allo sbaraglio senza sapere nulla di dattica:ma devono fare esperienza...sulle spalle degli altri, gli alunni.
    I giovani che vengono da una scuola che non da piu' cultura:vedere i rapporti Ocse.Io di questi rapporti mene frego,perche quanto valgono gli alunni di oggi lo vedo ogni giorno sul campo di battagliae sono dati reali non puttanate.
    I giovani, che non sanno nemmeno scrivere o leggere e...dovrebbero fare gli insegnanti agli altri.
    Asinus asinum fricat:da un asino viene fuori un altro asino.Quindi, stiamo attenti a portare in alto i giovani e buttare a mare i cosiddetti vecchi.Ma e' una moda, vero, come buttare via il cellulare vecchio anche se funziona bene.
    Cara Deali,mi pare che tu sia giornalista,anche se non ti conosco:ebbene a 20 anni avevi l'esperienza che hai oggi?Un giovane oggi potrebbe fare cio' che tu fai ora con la stessa tua valenza? Tu che dici?

    Se si vuole cambiare in meglio la scuola, cambiamo la societa'.
    Tutti!

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  2. D'accordo in tutto con lei caro prof, il suo commento è azzeccatissimo e non fa una grinza.
    Per quanto riguarda i giovani prof nella scuola, secondo me sono una ventata fresca e al passo coi tempi, poi se questi giovani sono affiancati da prof con esperienza e ancora appassionati della loro professione l'abbinata sarà vincente.
    Purtroppo molte volte ho visto e vedo prof anziani stremati e sclerotizzati che fanno danno, e le assicuro prof non è un bel vedere, certo la mia non è una conoscenza universale ma basata su dati molto relativi e va presa come semplice considerazione.
    Certamente la società così com'è non è delle migliori, ma non ci demoralizziamo, chi ha voglia di fare cominci questa inversione di tendenza con gli esempi, primo o poi qualcosa potrebbe cominciare a cambiare.
    Poi per quel che riguarda la famiglia è vero, spesso è lontana dai ragazzi perché assillata dal denaro, d'altronde basta leggere per capire che ormai siamo diventati dei limoni da spremere in senso fiscale, quindi questo genera ansia e necessità di darsi da fare per portare il pane a casa.
    Tutto questo a scapito, spesso dalle presenza in famiglia e figli abbandonati a se stessi. Anche qui va fatta una sterzata, meno telefonini dell'ultimo grido tecnologico, e tante altri accessori di cui se ne potrebbe fare a meno se non si hanno le risorse per comprarli, basta con le cose inutili, investiamo più sull'eESSERE che sull'avere.

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  3. A me e alla mia famiglia, fin'ora è andata bene!

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  4. Questa sera alle ore 20.00 assemblea al presidio permanente. Passate parola con ogni mezzo necessario

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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