«La cosa migliore in questo momento, nel rispetto del dolore delle famiglie, è il silenzio. Un silenzio – prosegue Zazzera - che deve tuttavia favorire una riflessione sul ruolo e il significato della nostra presenza in quel territorio così complicato. Una presenza che, formalmente, dovrebbe essere di pace, ma che all’Italia è già costata 24 vittime». «Quando i riflettori sulle famiglie colpite dal dolore – conclude il deputato – si saranno spenti, spero che lo Stato continui a tenere viva la memoria di questi ragazzi e ad essere vicino ai loro cari».
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lunedì 17 maggio 2010
AFGHANISTAN: ZAZZERA (IDV) «ULTERIORE TRIBUTO DI SANGUE, SILENZIO MA POI RIFLESSIONE»
«La cosa migliore in questo momento, nel rispetto del dolore delle famiglie, è il silenzio. Un silenzio – prosegue Zazzera - che deve tuttavia favorire una riflessione sul ruolo e il significato della nostra presenza in quel territorio così complicato. Una presenza che, formalmente, dovrebbe essere di pace, ma che all’Italia è già costata 24 vittime». «Quando i riflettori sulle famiglie colpite dal dolore – conclude il deputato – si saranno spenti, spero che lo Stato continui a tenere viva la memoria di questi ragazzi e ad essere vicino ai loro cari».
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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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