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mercoledì 12 maggio 2010

Incontro di studi su Matteo Ricci nel Santuario S. Francesco de Geronimo


"Matteo Ricci. Ponte tra due civiltà, ovvero l´impossibile che diventa possibile."
Con questo tema i Padri Gesuiti di Grottaglie, il Centro Studi e Ricerche Francesco Grisi, il Liceo Giuseppe Moscati di Grottaglie, il Sindacato Libero Scrittori Italiani in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a 400 anni dalla morte, celebrano la figura e l´opera di Matteo Ricci.
L´iniziativa si sviluppa attraverso una lettura di testi e la centralità della relazione di Pierfranco Bruni, Responsabile delle Minoranze Linguistiche del MiBAC e Archeologo Direttore che evidenzierà l´importanza dell´ incontro - rapporto tra civiltà e culture nel nome e nei viaggi di Matteo Ricci.
La manifestazione si svolgerà venerdì 21 maggio nel Santuario di San Francesco de Geronimo, Centro storico di Grottaglie, alle ore 19,30.
Un appuntamento importante perché si pone l´accento proprio sul concetto di inculturazione vissuto da Matteo Ricci attraverso anche il valore dell´amicizia tra popoli e civiltà. I lavori saranno coordinati dal giornalista della Rai Salvatore Catapano con gli interventi di saluti di padre Salvatore Discepolo, Gesuita, di Roberto Burano, del Centro Studi e Ricerche Francesco Grisi, di Guglielmo Matichecchia, Dirigente Scolastico del Liceo Giuseppe Moscati di Grottaglie - Taranto.
Gli alunni del Liceo leggeranno brani scelti dalle opere di Matteo Ricci. Matteo Ricci (Macerata, 6 ottobre 1552 - Pechino, 11 maggio 1610), gesuita, missionario, esploratore delle culture e ricercatore tra le geografie dell´Oriente, è stato certamente un "ponte" tra il mondo rappresentato dalle culture dell´Occidente e la realtà dell´Oriente. Su questo percorso si soffermerà la prolusione di Pierfranco Bruni grazie a delle coordinate sia storiche che letterarie. Matteo Ricci, ricorda Pierfranco Bruni, da cinese ha contestualizzato la dinamica del concetto di tempo, orologio nella cultura cinese e non da testimone di una civiltà occidentale. Questo è stato
uno degli elementi importanti che ha permesso di restare dentro l´orizzonte dei valori orientali. Un Oriente, afferma ancora Pierfranco Bruni, che ancora non aveva legami con la storia non solo dell´Occidente allargato ma soprattutto dell´Italia e di Roma. Questo ha dato un significato maggiore al dialogo tra la cristianità rappresentata da Matteo Ricci e l´accettazione di una filosofia cinese che non si è trasformata in religione ma si è posta come confronto e mai in antagonismo sia in termini filosofici che teologici. Una tappa fondamentale nella proposta di un Matteo Ricci proprio come ponte in una cultura della conoscenza e della integrazione. Proprio su questi aspetti la relazione di Pierfranco Bruni toccherà elementi che interessano sia la visione storica sia quella estetica della filosofia in una visione antropologica. Con il concetto di inculturazione, sostiene Pierfranco Bruni, in Matteo Ricci, ci si incammina verso un fenomeno antropologico in cui la trasmissione dei valori di conoscenza diventa una reciprocità tra individui e comunità, tra processi di apprendimento e forme di linguaggi che permettono una iniziazione verso realtà altre. La relazione tra Occidente ed Oriente e viceversa è una dimostrazione significativa. (fonte: comunicato stampa)

6 commenti:

  1. signora lilli, non e' giusto cancellare il commento che non era offensivo ma solo di critica.

    E' chiaro che lei puo' anche cancellare, ma questo non le fa onore.

    Con stima.

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  2. vorei anche io sapere perche' e' stato cancellato il commento. Si parlava del tandem Bruni(padre e figlia), di Burano, di Cavallo.

    Non e' stata detta una parola offensiva ma e' stata fatta una critica e basta.

    Ora sono vietate anche le critiche o c'e' il MINCULPOP?

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  3. Tranquilli non c'è alcuna censura è solo che non se ne può più di leggere critiche solo su chi si dà da fare, che lo faccia torto o a ragione, non importa ma si muove.
    Quindi "cari" anonimi, cerchiamo di fare sì critiche! ma costruttive, la critica finalizzata solo a ferire o fare gossip è sterile e fine a se stessa e non ci porta da nessuna parte.
    Credetemi io personalmente ne ho piene le tasche, se dobbiamo criticare cominciamo a scagliarci con metodo contro chi sta portando al baratro questa nostra cittadina.
    Li vi assicuro non effettuerò cancellazioni, ovviamente i commenti meglio se confortati da prove certe, devono essere rispettosi dei codici civile e penale.

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  4. Anche io sono stufo di leggere solo critiche garbate,educate e senza offese.

    I signori Bruni,padre e figlia, sono due menti eccezionali, di grande cultura e di ottima applicazione e hanno il merito di divulgare la cultura vera in una cittadina come Grottaglie che e' refrattaria a ogni forma di vento nuovo.
    Essi spaziano su tutto lo scibile.Bravi.

    Marilisa Cavallo, abbina le doti di profonda conoscitrice della letteratura a quelle di critica e analisi del testo, fornendo spiegazioni che lasciano contenti e soddisfatti l'uditorio.Ce ne fossero come lei.

    La chicca finale e' rappresentata da Burano che, con la sua voce calda,sensuale e dotata di innumerevoli toni, declama versi e righe attraendo a se' l'uditore, quasi in una compartecipazione sinottica e simpatica con l'ambiente circostante, divenuto corollario della sua suadente figura.

    Come sarebbe bello se Burano, durante un prelievo venoso o arterioso intrattenesse il paziente con versi accattivanti e pedagogici:pensate un po', l'episodio del conte Ugolino di Dante mentre l'ago della siringa va in vena.Il dolore non si sentirebbe e il paziente uscirebbe piu' erudito.

    Che ne dici, lilli, non sarebbe bello?





    Un saluto a tutti

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  5. Per favore chi provvederà a "inculturare" un pò questo Bruni, trasmettendogli un modo di scrivere e parlare attraverso parole e tecniche grammaticali e sintattiche appropriate?

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  6. Volendolo, lo posso fare io,,,,ma non voglio.

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ammazzato nel novembre del 1975

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