La strage di Brescia ancora senza colpevoli, perché?

Da Wikipedia:   "La Strage di Piazza della Loggia è stato un attentato terroristico compiuto da gruppi neofascisti il 28 maggio 1974 a Brescia , nella centrale Piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell'on. del PCI Adelio Terraioli e del segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella “

Questo il teorema ipotizzato sin dai primi istanti dopo la terribile esplosione.

Le vittime ancora sul selciato di quella Piazza della Loggia e gli avvoltoi della “politica”, prima ancora che arrivasse il P.M. di turno sul luogo avevano sentenziato: Strage fascista!

Il giorno appresso io ero in treno in viaggio per Firenze.

A Rimini il treno si fermò per lo sciopero generale di 4 ore ( se ben ricordo).

Io come ero solito fare, anche quel giorno volevo comprare il “Secolo d'Italia” ( giornale del MSI – n.d.r) e, ricordo bene che l'edicolante della Stazione ferroviaria mi raccomandò di metterlo in tasca e andarmelo a leggere di nascosto perchè in quella Città si rischiava grosso a farsi vedere con il Secolo d'Italia, specialmente in quei giorni, dopo che “ i fascisti” avevano compiuto quella carneficina a Brescia.

Io, giovane militante del Fronte della Gioventù ( organizzazione giovanile del MSI – ndr), indicato dagli avversari come fascista, al pari dei miei amici di partito, camerati, come orgogliosamente ci chiamavamo tra di noi, rifiutavo di credere che altre persone, giovani come me o poco più, con la mia stessa fede politica, con al primo posto tra i valori quello della Religione, della Patria e della famiglia potessero essersi resi responsabili di tali efferatezze.

Eppure, un Tribunale, la cui parola aveva effetto immediato, quello del PCI e dei suoi complici, CGIL in testa, aveva emanato una sentenza con effetto immediato.

I colpevoli sono i fascisti!!! Punto e basta !!!

A 36 anni di tempo, quei poveri Caduti di Brescia, le loro famiglie ed i feriti si ritrovano a dover continuare a piangere quei Morti rimasti senza colpevoli.

A distanza di 36 anni quelle persone, indicate al pubblico disprezzo ed al pubblico odio, si sono viste riconosciute la innocenza, perchè lo Stato, la Pubblica accusa non ha saputo provare la loro colpevolezza.

Sissignori, è quello che vuole uno stato di diritto.

E' l'accusa che deve provare la colpevolezza dell'imputato e non questi a dover provare la propria innocenza, che, come vuole quella Costituzione è sempre riconosciuta salvo prova del contrario, sino a sentenza passata in giudicato.

Una sentenza dei Tribunali, quelli legittimi non quelli del PCI (a quei tempi) o quelli della TV oggi.

Quella Costituzione nel cui nome, in quegli anni, è stata scatenata la campagna di odio in danno di chi si riconosceva in quella parte politica, fuori dall'arco costituzionale, come si diceva allora, nella quale io ero militante.

Ma, ed è questo che più mi amareggia, non è stata forse quella indicazione di colpevolezza a senso unico che ha impedito alle forze di polizia di indagare in altre direzioni e possibilmente trovare ed imprigionare i colpevoli, quelli veri?

Cosimo Lombardi