"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
Che ora è ?
lunedì 8 dicembre 2008
INAUGURAZIONE XXIX^ MOSTRA DEL PRESEPE
Nel corso della serata si terrà la cerimonia di premiazione dei vincitori.
Interverranno il Sindaco Raffaele Bagnardi, l’Assessore alla Cultura prof.ssa Marisa Patruno, la dottoressa Daniela De Vincentis, responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune di Grottaglie. La Mostra resterà aperta fino all’11 gennaio 2009.
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I link che non annoiano
LIBERTÀ DI PENSIERO
"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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EINSTEIN DICEVA SPESSO
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
La bufala della Social Card
RispondiEliminadi: Antonio Di Pietro
Oggi vi voglio parlare di questa storia della Social Card che il governo Berlusconi ha proposto per venire incontro ai poveri.
Non ho nulla in contrario, anzi, vorrei che ai poveri si desse il più possibile, e non solo quei 40 euro al mese, ossia 1 euro e venti al giorno, che si propongono. Ben venga qualsiasi cosa, ma non sotto forma di elemosina cosi sfacciata.
Rifletteteci un attimo. L'hanno chiamata Social Card, in inglese, ossia la “tessera del pane”. Ci sono modi e modi per aiutare i poveri, ma l'ultima cosa che bisogna fare è umiliarli. La dignità del povero vale più della dignità del ricco. Il ricco se la può anche comprare, il povero la dignità non la compra, la deve avere.
Gli mandano a casa questa tessera, il povero deve prenderla e andarla ad usare nel supermercato e i prodotti che gli dicono, magari negli stessi supermercati del Presidente del Consiglio.
Non potevano mandargli 40 euro al mese direttamente a casa sua invece che mandargli la tessera ? Costa pure meno, e lasci decidere a lui cosa vuole farne, se comprare medicine o il pane piuttosto che il burro. Perché umiliare cosi il povero, che si sente già umiliato ? Quando sta nel bancone del supermercato deve sentire i bisbiglii degli altri che stanno dietro e che sparlano tra di loro ?
Questa è l'umiliazione della dignità umana, che trasforma il cittadino in suddito, e chi ha il potere non è colui che da un servizio, ma come il padrone che da il tozzo di pane o il pezzo d'osso al suo cane. Questo è quello che mi umilia, è questo che credo sia ingiusto. È questo il modello culturale del governo attuale che non posso accettare e che intendo contrastare.
se la de vincentis e' dottoressa e la patruno professoressa, il sindaco bagnardi e' dottore,anche se a te non va lillidamicis
RispondiEliminaCapirai che me ne può fregare delle varie lauree, le capacità di ogni professionista si misurano sul campo e ognuno sa chi vale di più e chi di meno.
RispondiEliminaquesto perche non l hai tu la laurea o il titolo se no parleresti diversamente.
RispondiEliminacerto che secondo te tu vali molto piu' della laurea, illuditi pure e vai avanti con l'illusione
Lo spessore di una persona emerge a prescindere dai titoli che se uno ce li ha tanto di guadagnato.
RispondiEliminaQuindi tanto di cappello ai laureati ma io ho conosciuto anche fior di professionisti che si mettevano e si mettono nel taschino fior di laureati.
Quindi ben vengano i titoli, ma poi si deve essere in grado di portare avanti una professione con onestà, preparazione e spessore.
Non ho la laurea e con questo? meglio senza laurea e preparata e non caprone come certi laureati che haimé girano facendo danni incalcolabili, tanto per incominciare all'italiano parlato e scritto, senza contare gli orrori professionali di cui si potrebbe scrivere un liobro nero.
consolati non hai di meglio da fare
RispondiEliminaio voglio sapere perche a de vincentis hai messo dottoressa,a patruno professoressa e a bagnardi nulla. Me lo dici?
RispondiEliminaHo copiato dal comunicato stampa dell'addetto stampa del Comune. Chiedete a lui.
RispondiEliminaIo non ho bisogno di consolarmi ho già avuto e non ho alcun rimpianto se non quello di non aver iniziato prima a maltrattare gli imbecilli, e poi nella mia vita ho saputo conquistare più di quanto si possa immaginare.
Quindi qui sono gli altri a doversi consolare.
...e comunque in un comunicato quando si scrive di autorità e rappresentanti istituzionali si omettono i titoli professionali.
RispondiEliminaIl nome, della gente che conta e che è nota al pubblico, non viene mai anteposto con i titoli professionali, è da "tamarri"(provinciali), il nome è già una garanzia a prescinder del titolo e quello che conta è il ruolo.
se quello che dicivale per i rappresentanti istituzionali, anche la patruno e' una rappresentante istituzionale e anche la de vincentis visto che ricopre un ruolo pubblico e rappresente il comune o una parte.
RispondiElimina"nella mia vita ho saputo conquistare più di quanto si possa immaginare".
Poi facci sapere cosa hai conquistato:sai cosa si dice di te a grottaglie?che sei una portaborse.
Non sei portaborse? e cosa hai conquistato?la carica di commissaria o di giornalista pubblicista che possono avere tutti.
la tua ex amica
Quello che si dice a Grottaglie non pè certo quello che dici tu.
RispondiEliminaE comunque sia non lo racconto certo quello che ho conquistato, già così mi invidiano, figuriamoci se dico il resto che so solo io e chi mi stima.
poi se credi di offendermi nel dire che sono una portaborse, sbagli, non è dispreggiativo e io comunque non lo sono. I portaborse fanno un lavoro diverso dal mio, e poi se sei capace prova a fare quello che faccio io e poi ce la misuriamo.
RispondiEliminacara ex amica col pisello
hai l'occasoione per dimostrare che quello che dici e' vero e non palle come sei solita dire:
RispondiEliminaallora aspettiamo di sapere tutto cio' che ti sei conquistato,oltre a fare il portaborse e la giornalista publicista che possono fare tutti
aspettiamo,tutto grottaglie aspetta
la tua ex amica e compagni del comune
non ho da dimostrare nulla a nessuno, meno che mai agli anonimi come te e ai presunti compagni del comune.
RispondiEliminaSe proprio volete sapere cominciate col chiedere a voi stessi chi siete, che volete, dove volete arrivare e perché state in quetso stato disastroso.
...a Grottaglie valgono più i titoli (da verificare per la maggior parte) che le qualità professionali ed umane delle persone.
RispondiEliminaI titoli anteposti ai nomi camuffano le molteplici incapacità di chi li ostenta.
Meditiamo
l'unico che non ostenta titoli a Grottaglie è Luciano Santoro...
RispondiEliminaforse perchè non ha neanche la licenza media.
anonima delle 21 36
RispondiEliminanon so se tu hai titoli, essi sono un qualcosa che uno puo mettere legalmente davanti al suo nome.
Se tu non ne hai mi spiace per te cara la mia anonima
da ioballo da sola:
RispondiEliminaLa D'Amicis, sempre pronta a svolazzare di palo in frasca, sembra destreggiarsi bene nel suggere il miele millefiori.
Che bel giudizio!
A lei si aggiunge un consigliere pensionato italsider del pd che lavora in un patronato alla faccia dei tanti disoccuopati che ci sono e nessuno interviene.
questi sono fatti altrocche
I titoli davanti al nome sono importanti? Direi che soddisfano solo un complesso di inferiorità piccolo borgese. Quando in epoca post-unitaria, gli aristocratici furono costretti dai piemontesi a dotarsi di carta d'identità, alla domanda "professione?" rispondevano stizziti: benestante! In Spagna, all'epoca di Cervantes, risolsero questa fame di onorificenze con un un generico "Hidalgo", che sta per "signorotto". In Italia da Cavour in poi con l'onorificenza di Cavaliere (anche Berlusconi è Cavaliere!). I vari Dott., Avv., Ing., Arch., Prof., ecc., sono solo l'idicazione di una professione e non danno alcuna garanzia di signorilità. Io resto fedele all'insegnamanto di mio padre: " il massimo titolo che un uomo possa meritare di mettre davanti al proprio nome è quello di "signore". Cioè, Bagnardi è dottore in Sociologia, ma è un signore?
RispondiEliminaGentile sig.Spagnulo,
RispondiEliminaCredo che sia totalmente inutile stare a disquisire su tale problema.
Ognuno puo' o meno tenere ad anteporre il titolo onorifico al suo nome e cognome:la liberta' e' anche questa e ognuno ne dispone come vuole senza che debba subire barbine osservazioni o critiche.
Posso umilmente chiederle qual e' il titolo di studio da lei posseduto?
Infatti, mi farebbe specie alquanta che a contestare il titolo onorifico e/o professionale siano proprio quelli che ne sono privi.
Intelligenti pauca!
Sono da vituperare se le dico che io ci tengo a premettere i miei titoli professionali, dato che i medesimi sono frutto di una "cum laude" e di tanti sacrifici?E non sono ostentazione ma semplice precisazione
Alla frase di suo padre,frutto dalla saggezza dell'eta' passata, aggiungo questa dettami anni addietro da un personaggio pubblico di Grottaglie:
"professore e dottore mi sono fatto IO, signore mi ha fatto Iddio".
Cordiali saluti
Nell'epoca dei Professori corrotti e delle Lauree comprate sottobanco o maturate presso fantomatiche Università estere, attaccarsi ai titoli diventa pressocchè ridicolo.
RispondiEliminaGiovane grottagliese laureato e disoccupato.
Giovane grottagliese laureato e disoccupato, non era questo il motivo del contendere.
RispondiEliminaAvendo tu preso fischi per fiaschi, mi chiedo dove tu ti sia laureato....forse in qualche fantomatica universita' estera?
éer poter ben rispondere, e' necessario aver capito la domanda.
Giovane grottagliese laureato e disoccupato,
RispondiEliminanon sai che le lauree non maturano in nessuna universita'?
Ma dove ti sei laureato?
Forse nella liberissima universita' di Brazzeville in palloneria industriale?
Forse sei disoccupato proprio per questo.
Sono disoccupato perchè non raccomandato.
RispondiEliminaI post precedenti sono chiari e quindi io non sono per niente fuori tema nella mia risposta.
Continuante ad attaccarvi ai titoli...poveri voi.
Egregio anonimo delle 12.36, lei mi ha forse frainteso: non ho mai sostenuto che, giacobinamente, si debbano abolire i titoli davanti ai nomi. E non contesto chi preferisce essere chiamato dottore, architetto, ecc., piuttosto che con il propio nome ("nome omen", dicevano i latini). Sia sincero: lei, nella sua vita, non si è mai imbattuto in qualche deficiente con la laurea?
RispondiEliminal'anonimo delle 12.36 s'è fatto da solo......
RispondiEliminachi è il suo spacciatore?????
Gentile sig. Spagnulo,
RispondiEliminagli imbecilli, gli impreparati,gli ignoranti sono una pianta urticante ed infestante che esiste certamente anche tra i laureati.Ci mancherebbe.
Anzi le aggiungo che dipendesse da me.....
Ma questo e' un altro problema.
I titoli sono come le monete vespasianee: non olent!
Puzzano alcuni di quelli che li hanno.
Un saluto
anonimo delle 22.24, se devo giudicare da come non capisci, devo dire che sei giustamente disoccupato.
RispondiEliminaNe sono certo, ti sei laureato per corrispondenza in palloneria industriale.
Il "povero" riservalo a te stesso: ne hai bisogno!
Magari parla e discuti con l'anonimo delle 8.39: e' dello stesso tuo livello!