Alle scorse elezioni ho sostenuto Raffaele Bagnardi pensando di poter cambiare le cose dall'interno, ma non è possibile. Le logiche sono altre. La politica è completamente incapace di dettare delle regole di sensibilità. Si parla di Boccia, Vendola, Emiliano mentre tutto va a puttane.
Le nuove generazioni sono solo utili per convegni vetrina di presidi commercianti e come indotto d'occupazione per centinaia di sociologi, assistenti sociali e laureate in scienze dell'educazione pronte a discutere in questa città solo ed esclusivamente del concetto di "recupero": "I DIVERSAMENTE ABILI! I DROGATI! I CIECHI! QUESTI RAGAZZI STANNO MALE!
Se a Grottaglie inizi a parlare di politiche giovanili e di possibilità reali che mettano in condizione l'abile di diventare tale ti guarderanno storto dicendoti: "sì ma ci sono problemi più gravi!" La disabilità e tutto l'orrore che la vita può ingiustamente regalare non sono altro che giganteschi canali promozionali per la politica. Di certo vanno risolti ma non può essere l'unica faccia della medaglia. La routine non interessa. Interessano i genitori che voteranno. E' dura ragazzi voler costruire una città con queste logiche. Non c'è guida politica. Uno scarica barili infinito in una realtà allo sbando più completo dove si è abbandonati alla rete e alle tags. Ho sempre odiato il lamento fine a sè stesso, ma solo chi agisce può permettersi di parlare.
e.MOTIVA.mente, il laboratorio che da poco è nato nella nostra città, potrebbe essere l'unica e ultima possibilità per seminare la speranza nella nostra comunità. Un laboratorio che dovrà costruire e seminare nuove generazioni di cittadini, in grado a loro volta, di migliorare la qualità della vita per sè e per i propri figli. Ieri sera sotto la pioggia riparata dai gazebi si sono esibiti tre band di adolescenti grottagliesi. Sanissimi. Diversamente occupati a vivere la propria città in maniera alternativa. I Bravi che sognano Londra, gli Houseless che suonano con la commozione nelle corde e Nexone che scrive di sè e della sua vita in una città come Grottaglie con un neorealismo che dovrebbe defenestrare centinaia di Insegnanti d'Italiano affogate nei piani di studio.
Grottaglie è viva ma c'è chi tenta di provocarle il coma ogni giorno. Mi rivolgo ai figli della Città delle Pizzerie: trasformiamoci in perfetti defibrillatori. Corrente elettrica nelle strade e nelle vite. Gli zombies non vinceranno. Abbattiamoli. Possiamo farcela.
Franz. 5 Gennaio 2010.
a leggere un simile commento, si capisce perche' siamo arrivati a dove siamo arrivati, cio'e al nulla.
RispondiEliminacaro sig.franz come ti permetti a dare tutti questi giudizi.cosa fai nella vita,che titolo di studio hai, cosa hai mai fatto?
TUTTI BUONI A CRITICARE ,SOLO A CRITICARE.MA TU COSA PROPONI?
A SENTIRTI QUESTO LABORATORIO DOVREBBE ESSERE LA SOLUZIONE DI TUTTI I PROBLEMI DI GROTTAGLIE,VERO FRANZ?
Forza,vediamo che sei capace di fare oltre che scrivere chiacchiere e solo chiacchiere
Sui titoli di studio si rivolga alle scuole che ho frequentato: dalla Savarra fino all'Università di Ferrara. Un laboratorio non è la soluzione di tutti i mali ma sicuramente una bombola d'ossigeno per la città se funzionerà come si spera e si deve. Per quanto riguarda il fare o le proposte del sottoscritto non ho voglia di elencarle quello che ho fatto in questi anni. La discussione non verte sulla mia persona. La saluto.
RispondiEliminaIl problema che Franz ha ragione, ma questa è teoria.
RispondiEliminaPoi nella pratica sta con loro, forse si sta togliendo il sassolino perchè non gli hanno dato soldi per la settimana sbianca.
Io sono d'accordo sull'analisi, ma intanto perchè si ricorda solo oggi? Poi con loro si è candidato ha fatto il lifting no?
Vi vorrei solo dire che queste osservazioni sono state fatte dal sud in movimento quando ha partecipato al tavolo ed ha presentato il progetto ( sud in movimento lo ha scritto).
A quel tavolo quelli che oggi si lagnano erano preoccuati di riavere solo la loro sede più nuova e lucente.
Poi dinanzi alle richiesta di Sud sulle barriere, sul fatto che l'amministrazine puntava solo alla ristrutturazione ( unico punto di interesse per loro)e che in quella struttura non si può fare attività commerciale e che finiti i soldi del finanziamento chiuderà, loro dissero che i tempi erano stretti e che bisognava procedere per non perdere il finanziamento, basti vedere l'affidamento dell'incarico per il progetto fatto in fretta e furia.
Bè a quel punto il Sud si alzò e se ne andò non firmando il progetto emotivamente ( nome già deciso da loro mai discusso con gli altri).
Per le prove cercate il protocollo con cui il progetto del sud fu depositto al comune il giorno prima che si venisse presentato al tavolo emotivamente.
Ora l'assesore Santoro si vanta del progetto al quale, lui non ha partecipato, ma se lo è ritrovato, e sta facendo il bello, senza dire chi ha dato l'idea a quel progetto e sopratutto grazie a chi è stato possibile avere il finanziamento.
per avere i soldi bisognava coinvolgere le associazioni, altrimenti non lo approvavano, quelle che c'erano non avevano scritto niente, il sud in 3 giorni elaborò quello che oggi tutti decantano.Non una parola su questa circostanza, almeno sappiamo di cosa parliamo.
Poi si sono candidati tutti ed il sud ha continuato lavorare e presentare progetti, rimanendo nella società civile, ma vi è sembrato che qualcuno in tutti questi giorni abbia detto nulla, almeno Santoro avesse la verità, nulla sembra che il progetto lo abbia scritto lui, e Bagnardi ? ma che ne sa lui, il sindaco è stato solo bravo a costruire l'Alenia, sembra che faccia il costruttore.
Franz? non c'era quindi fa bene ad arrabbiarsi oggi, ma si informi prima,il casino andava fatto anche prima di adesso, il sud da ormai qualche hanno dice queste cose, e se si vede il comunicato di quei giorni ci sono le stesse cose.
spero che il suo dissenso non abbia un prezzo e che continui fino in fondo, si fa sempre in tempo.
Questo intervento serve solo per chiarezza per attribuire i meriti, quello che è fatto è fatto.
firmato:ciccio formaggio
se non hai voglia di elencare nulla, allora continua a parlare di aria fritta...va bene per tutti e anche per te...
RispondiEliminaconsolati e parla male degli altri, mai di te stesso Franz
lilli, perchè questa bella ricostruzione non la pubblichi? o meglio non chiedi a quelli di sud in movimento spiegazioni se è vero o no quello che, ciccio formaggio, ha scritto sopra.
RispondiEliminase fosse così sarebbe grave.
Poi ovviamente dovresti chiedere a Santoro la conferma.
sai sarebbe interessante sapere la verità.
Anzi perchè non lo fa Franz con LIVU' potrebbe dimostrare di avere le palle.
Quanta confusione e quanti senni del poi... può anche starmi bene ciò che dice ciccio formaggio a proposito del sud in movimento che, in effetti, prima c'era al tavolo di concertazione e poi, puff, non c'era più. Un sud in movimento che avrà sicuramente anche scritto un documento un progetto un qualcosa, così come lo scrivemmo tutti ma, di fatto, poi preferì dissociarsi.
RispondiEliminaChi portò avanti la cosa furono, invece, le 4 associazioni della Torrente del Vento, che avevano proposto il progetto all'amministrazione e a cui gli altri si erano poi accodati. Le 4 associazioni a quel tavolo ci rimasero caparbiamente col culo inchiodato, anche se la voglia di mandare tutti a pascolare le pecore era tanta ed era forte. Soprattutto di fronte ad un assessore Patruno che, con i soldi di bollenti spiriti, si voleva costruire il teatro ad personam con l'anfiteatro della 167 bis. Per fortuna l'allora assessore alle associazioni Mimmo Annicchiarico seppe farsi valere e la scelta cadde sulla Torrente del Vento. I tempi erano strettissimi come dice ciccio e si rischiava di perdere il finanziamento e l'assessore Patruno, bontà sua, rischiò di far saltare tutto con la sua petulanza e i suoi sogni di gloria che, se solo avessero avuto la meglio sulla Torrente, sarebbero stati cmq bocciati dalla Regione perchè non stavano nè in cielo nè in terra e ci azzeccavano niente con un laboratorio urbano. E Grottaglie avrebbe perso "Filippu cu tuttu lu panaru".
Quindi si trattò di afferrare al volo un'occasione unica per ridare dignità storica ad un'antica struttura che versava nel degrado più totale, nonostante gli sforzi delle associazioni e un'occasione di riscatto per i ragazzi del territorio. Perciò la frase di ciccio formaggio "A quel tavolo quelli che oggi si lagnano erano preoccuati di riavere solo la loro sede più nuova e lucente" è inutilmente maligna, falsa e tendenziosa.
Si sapeva a priori che avremmo dovuto sputare sangue per riavere le nostre sedi, se pure mai le riavremo, come difatti è poi accaduto. Ma era un rischio calcolato. Sapevamo con chi avevamo a che fare. Sapevamo che finchè la Torrente non valeva un soldo bucato nessuno ci avrebbe messo gli occhi addosso, ma che una volta ristrutturata e con un po' di soldi in ballo si sarebbero scatenati i condor e gli sciacalli e le associazioni sarebbero state fatte fuori. E anche questo puntualmente si è avverato.
Potevamo tenerci la Torrente così com'era e ballarci la break dance coi topi ma, per un egoismo personale, non si poteva rinunciare ad una occasione più unica che rara di dotare la città di uno strumento che poteva diventare così importante per il territorio.
Uno strumento che non deve servire ai concerti di Franz Lenti,con tutta la simpatia che si può avere per il personaggio, ma creare occasioni di laboratorio e di recupero per i ragazzi con disagio.
Comunque ciccio ha ragione. Luciano Santoro non c'era e la Patruno era dall'altra parte del tavolo. Oggi questi due assessori sono quelli preposti al laboratorio urbano. Una che gli remava contro e l'altro assente. Ma così è la vita. C'è chi si coltiva l'orto e chi si mangia poi le rape. Nulla di nuovo sotto il sole,nessuna meraviglia. Ma almeno che il laboratorio serva a chi ha bisogno, abbia quella valenza etica per cui è stato concepito e non sia terreno fertile per le facili speculazioni di qualcuno.
LU LAURU
I soldi della Settimana (s)bianca non c'entrano. La nostra quinta edizione ce la siamo fatta tranquillamente con grande sarcasmo senza fare manifestazioni o comunicati stampa da vittime, cosa che altri avrebbero tranquillamente fatto in questa città. La mia associazione ha lavorato all'inaugurazione del laboratorio e ieri sera per l'iniziativa, ed è per questo che mi sento motivato a dire la mia, perchè ho provato sulla mia pelle il disgusto dell'indifferenza istituzionale e associativo. Per quanto riguarda la Torrente del Vento non ho gestito io la situazione. Ho partecipato alle riunioni e mi sono tremendamente incazzato quando alcune associazioni pretendevano di essere loro i proprietari delle cosiddette cellette solo per il semplice fatto di averci vissuto negli scorsi anni. I responsabili hanno nome e cognome, potete chiedere a loro e chiarire qualsiasi dubbio. Di sicuro si continua a parlare ancora una volta di disagio, di barriere architettoniche, tutti temi importanti ma come al solito gli unici argomenti che vengono portati sul tavolo delle discussione a livello associativo. Bisogna colmare ciò che non è stato mai fatto nella nostra città: Abilitare gli abili e non renderli disabili. Coltivare le personalità dei ragazzi. Fornire loro gli strumenti per le loro idee. Produrre arte e occasione di riflessione. Una città come Villa Castelli lo fa da sè perchè c'è un associazionismo produttivo che non guarda solo ai problemi come valore. Il problema di questa città sta anche nell'associazionismo. Siamo in pochi ad organizzare iniziative per i ragazzi. E' più facile fare politica e polemica. Il mio è stato uno sfogo e un tentativo di scossone per tenere alta la guardia su e.MOTIVA.mente che dovrà essere un'opportunità per tutti. Ognuno faccia il suo lavoro.
RispondiEliminaSE OGNUNO DEVE FARE IL SUO LAVORO, COMINCIA TU, CARO FRANZ, A FARE IL TUO. NELLA VITA NON SI IMPROVVISA,ALTRIMENTI I RISULTATI SONO SCADENTI
RispondiEliminaA TUTTO QUELLO CHE HAI SCRITTO E CHE NON CONDIVIDO RISPONDO COSI: TI SEI CHIESTO PERCHE IERI SERA ALLA MANIFESTAZIONE DELL'ANPA C'ERA TANTA GENTE?PERCHE' GLI APPLAUSI NON SI SONO CONTATI?
C'E' UNA SOLA RISPOSTA: PERCHE' L'ANPA FA UNA COSA CHE OGNI ASSOCIAZIONE DOVREBBE FARE CIOE'...AGISCE, OPERA, LAVORA, PRODUCE. ALTRO CHE PAROLE AL VENTO!!!!!
PRENDETE ESEMPIO
E' vero. Appunto: Agire, operare, lavorare e produrre. Siamo d'accordo. Questo non avviene e non sempre per colpa delle istituzioni.
RispondiEliminaproprio cosi, e' chiaro che poi si da la colpa alle istituzioni.
RispondiEliminaL'anpa e' raccomandata che va daccordo col comune?
O dobbiamo buttare via i soldi con tutte le associazioni che non producono niente?
E io pagoooooo
Caro Franz tu hai la fissazione delle cellette. Cellette che le associazioni già operanti all'interno della Torrente non "pretendevano" come tu vuoi far credere.
RispondiEliminaE' semplicemente scritto nel progetto, approvato dalla Regione Puglia che "le cinque celle tutte voltate a botte restano a disposizione come sede delle Associazioni già operanti all'interno della Torrente del Vento".
Una decisione dell'Amministrazione che andava in sintonia col progetto, oggi stravolto e snaturato, ovvero unire il "vecchio" al "nuovo" per garantire la continuità. Quelle celle assegnate alle associazioni già operanti all'interno della struttura non erano un premio o una "muccosa", erano parte integrante del progetto perchè quelle 4 associazioni, pur conservando la propria forte individualità, avevano dato vita a qualcosa di prezioso, avevano dato vita ad un progetto condiviso nel corso degli anni e rappresentavano quindi una base stabile da cui ri-partire.
Adesso l'Amminsitrazione si tira indietro a ciò che è scritto nero su bianco? E sopravviviamo lo stesso ragazzo. Si sopravvive alle guerre e alle carestie figuriamoci se non si sopravvive a chi ha un senso dell'onore molto labile e non tiene fede alla parola data, scritta nera su bianco.
Rassicurati Franz, il "laboratorio urbano" è tutto tuo e dei tuoi amici, almeno finchè dureranno i soldi. Quando non ci sarà più nulla da "prendere" quel luogo tornerà ad essere semplicemente LA TORRENTE DEL VENTO e tornerà a fare il suo lavoro sul territorio. Felice Epifania.
LU LAURU
come vedi franz e lauru parlate tra ciechi e sordi, cioe' tra voi e tutti ad azzannarsi per gli stracci.Prendete esempio dall'anpa e ...fate qualcosa
RispondiEliminama cosa c'entra l'anpa con le politiche giovanili? O un'associazione politica? Cerchiamo per una volta di centrare l'obiettivo. e parliamo del FUTURO della nostra città e non del passato. Tutto il resto sono chiacchiere.
RispondiEliminaCaro Lauru la Torrente del Vento è stata VOSTRA per anni dove ad esclusione dell'attività dell'Arci è regnato il vomito. Magari fosse di mia proprietà e dei miei amici, sicuramente qualcosa di dignitoso uscirebbe fuori. La Torrente del vento mettetevi in testa è della città di Grottaglie e di tutte le associazioni, di certo quelle capaci.
RispondiEliminaPadre TAC scrive
RispondiEliminaRagazzi su smettetela
vi sono i bambini che Ci guardano, Ci sentono.
Nell'area si sente adore di far fallire il
LABORATORIO URBANO EMOTIVAMENTE dato che LIBERERA' pure le MENTI
VI propongo un gioco:
A QUALE progetto/i vorresti contribuire e rimetterti in gioco nel Laboratorio U.e.
analizziamo i progetti presentati dalle associazioni diamoli un voto da 1 a 10
dichiarando un aventuale fidanzamento o calloboratore di progetto/i
La città ne trarrebbe giovamento.
P.s.
Un merito si riconosca all'assessore Cosimo Annicchiarico
anche se dopo ma era già scritto che passsava il testimone. Pena, andare a casa.....
non me ne voglia gli è bastato il contenzionso.
SI PREMETTE CHE QUESTO INTERVENTO E' IN DUE PARTI PERCHE' IL BLOG NON LO ACCETTA PER INTERO. ABBIATE PAZIENZA VISTO CHE E ANCHE L'ULTIMO INTERVENTO CHE FARO' IN QUESTA DISCUSSIONE.GRAZIE.
RispondiEliminaDunque....
Vedi Franz io non ho voglia di litigare con te nè con chichessia. Già basta ed avanza il DIVIDE ET IMPERA perpetrato in maniera lenta e strisciante da chi aveva interesse a creare una frattura profonda nel mondo associativo. Quindi capirai che personalmente non vogliamo essere proprio noi ad allargare questa frattura, ma le cose inesatte e dette con inutile "cattiveria" non le si può far passare sotto silenzio.
Personalmente io credo che tu sia in gamba anche se la tua arroganza e la tua mancanza di umiltà, condita da una buona dose di disinformazione, a volte facciano scappare la pazienza ai santi. E noi non siamo santi.
Dici che la torrente è stata VOSTRA! vomitandolo come un insulto. Ma vostra di chi? Ma ti informi prima di scrivere sciocchezze?
Quando l'ufficio di collocamento si trasferì, la Torrente del Vento rimase desolatamente vuota e abbandonata all'incuria. Poi, se non erro nel 1995, durante l'amministrazione Vinci il luogo fu ripulito dalla Cooperativa Libera e si fece in modo che le associazioni del territorio rendessero fruibile il luogo in un reciproco scambio. L'amministrazione concedeva in uso quegli spazi alle associazioni, mentre queste ultime pagavano un tot all'amministrazione per i mq occupati e in più tenevano la struttura aperta al pubblico a disposizione di altre associazioni e dei cittadini.
Noi come associazione nasciamo proprio li nella Torrente, nel 1999, e per sei anni abbiamo avuto a disposizione una celletta 2 metri per tre che non ci consentiva di fare grosse attività, ma ci siamo arrangiati e non abbiamo mai rivendicato spazi più grandi. Per noi non era importante lo spazio, era importante il luogo che riunisse tante associazioni in un progetto di crescita comune. Nel corso del tempo alla torrente si sono avvicendate tante associazioni e nel 2005 finalmente si rese vacante la stanza al piano rialzato, che era stata prima segretariato per le associazioni e poi sede del Centro Adozioni.
Facemmo richiesta al comune di poter occupare quella stanza e dopo sei mesi dalla richiesta, e sopralluoghi assurdi della serie "non ve la vogliamo dare quella stanza", finalmente l'amministrazione non ebbe più altre scuse da accampare e ce ne concesse l'uso, a fronte di un affitto più alto per i mq in più. Fu così che potemmo finalmente anche noi fare quelle attività che fino ad allora ci erano state negate e partirono, così, progetti come "sogni nel cassetto". Per chi ha curiosità al proposito può consultare il link seguente:
http://lulauru.blogspot.com/2009/05/sogni-nel-cassetto.html
2° PARTE
RispondiEliminaAnche negli anni precedenti però, mentre l'Arci si faceva le sue brave attività di doposcuola, noi altre associazioni non è che guardassimo la luna. Li alla torrente si son fatti convegni,visite guidate alle scuole, riunioni (quante riunioni per la nascita del primo coordinamento delle associazioni), serate di poesia, teatro, perfino una sorta di asilo estivo l'ultimo anno di permanenza.
Ora... veniamo all'oggi. Quel nostro (per nostro intendo le 4 associazioni che erano rimaste nella Torrente negli ultimi anni, mentre altre avevano preferito andare altrove e altre ancora rifiutavano schifate le celle come sedi e si davano a campare)dicevo...quel nostro proporre all'amministrazione la Torrente del Vento come laboratorio urbano è stato un atto d'amore verso una struttura che non avrebbe trovato facilmente un'altra occasione di riacquistare la propria dignità storica e una occasione di riscatto per i ragazzi del territorio. Ragazzi sempre troppo penalizzati dalla mancanza di spazi e di adeguate strutture di supporto.
Sapevamo che una volta rimessa a nuovo la struttura avrebbe fatto gola a molti, e così è stato, ma il gioco valeva la candela.
Adesso la Torrente del Vento è stata ristrutturata e devo dire anche bene, senza grossi stravolgimenti che ne alterino la storia o il decoro architettonico. Speriamo che anche il laboratorio urbano trovi una sua giusta dimensione e conservi la valenza etica per cui è stato concepito. Su questo abbiamo forti dubbi visto l'andazzo ma la speranza è l'ultima a morire.
Male che vada, quando i soldi saranno finiti alla Torrente del Vento rimarrà perlomeno "il vestito nuovo" che NOI associazioni della Torrente del Vento, e non l'amministrazione nè TU Francesco Lenti, gli abbiamo cucito.
Adesso se vuoi puoi anche vomitare ma fatti più in la che la puzza di vomito mi disgusta.
Ringrazio la sig.ra D'Amicis per lo spazio concesso e porgo i miei omaggi. Credo sia inutile intervenire ulteriormente in questa discussione.
LU LAURU
I pezzenti lottano tra loro per poche cose misere e cosi state facendo voi.... la carne e' finita e per voi non e' rimasto nulla, andate a lavorare in campagna con la zappa invece di dire cavolate.
RispondiEliminaIo non vi darei una lira, mettete i soldi vostri, investite con le vostre cose se siete capaci, non coi soldi degli altri.
Per chi non ha capito l'esempio dell'ANPA dico che l'ANPA al contrario vostro che sapete solo parlare a chiacchere e dilapidare soldi, l'anpa agisce ed opera.Fa cose concrete ecco perche l'altra sera e' stato un successo.Mettetevelo bene in mente.
Anzi, andate a dare una mano al canile e togliete un po' di cacca degli animali, vi servira' come lezione.
E ora...andate al diavolo
State calmi e buoni, non trascendiamo, l'altra sera c'ero anch'io al castello e pur avendo un impegno non ho voluto mancare alla proiezione del film documento, che è stato di una realtà assoluta, pur conoscendo il lavoro della brava e determinata Grazia e dei suoi soci collaboratori attivi. Sono rimasta molto colpita da quello che loro fanno, non è facile e gradevole spalare merda, mi si conceda il francesismo!!!, secondo me l'AMPA è l'unica associazione che dà, sul territorio, un contributo così tangibile, e pure c'è sempre qualcuno che ha a che ridire.
RispondiEliminaTutto questo per dire a tutte le altre associazioni, specialmente quelle che si sentono discriminate perché ree di aver avuto il coraggio di scoprire gli altarini, purtroppo poco puliti, anzi maleodoranti ciò dovuto alle squallide manovre.
A queste associazioni dò un modesto consiglio:
non mollate e continuate la battaglia per avere ciò che è di vostro diritto. Certo non possiamo tutti andare a spalare escremento di cani per avere il consenso popolare, ci sono anche associazioni che senza clamore operano sul territorio dando il loro contributo. Alcuni esempi: le varie compagnie teatrali che divertono la gente a costi contenutissimi e fanno anche beneficenza, le cooperative sociali che aiutano quelli meno fortunati nel loro reinserimento, e via discorrendo. Certo nel panorama delle associazioni grottagliesi c'è chi ci marcia e prende contributi, ma questo è da addebitarsi a chi elargisce senza controllare, perché ogni anno sarebbe opportuno che tutte le associazioni in elenco a Palazzo di città, fornissero una programmazione e poi ad un anno esatto la verifica, quindi alle più operose i contributi.
Infine chiudo con una domanda, ma per gestire la Torrente del vento, ovvero il laboratorio E- motiva mente, c'era bisogno di chiamare una cooperativa tarantina, che puzza di bruciato da un miglio di distanza? E' mai possibile che in questa cazzo di Città si debbano fare ponti d'oro ad emeriti ignoti e magari anche incompetenti personaggi? La vogliamo smettere di valorizzare il vuoto pneumatico di fuori le mura?
Mi dispiace essere sceso di livello nella discussione, però non si possono sopportare false lezioni di etica. Qui si parla d'impegno, di lavoro, di competenza e di speranza per una città migliore e se non si parte dai ragazzi non si costruirà mai niente. Non m'interessa la polemica fine a se stessa, non voglio che la mia riflessione generale sia macchiata di rancore tra associazioni. Non me ne può fregare di meno.
RispondiEliminacara lilli,
RispondiEliminaa volte le cose bisogna saperle.
non è vantaggioso per nessuno gestire quel posto, perchè non si può fare vendita.
quindi finiti i soldi del finanziamento, anche quelli che ci sono se ne andranno.
quelli che si alzarono e se andarono, al tavolo, proposero al grande assessore di introdurre una clausola tipo " il comune sosterrà il laboratorio". La risposta sapete quale è stata? che pee questo e altri motivi qualcuno si è alzato e se andato...consapevoli di avere contribuito per la parte buona del progetto.
chiedetelo a loro, ci sono altre cose.
oggi lo si vuole far funzionare, si critica che a gestirlo siano altri.
ragazzi l'assessore Santoro, non poteva assolutamente permettersi di non inaugurarlo, quindi data la notizia a coopperative "democratiche" di taranto, l'unica che si è presentata lo ha vinto.
credo che basti.
conclusione: nessuno che dice mai "e' colpa mia".
RispondiEliminaAttenzione che se dite cosi scadete di dignita'.
Consolatevi dicendo che e' sempre colpa degli altri.......
Cacciate i soldi dalla vostra tasca, mi riferisco alle varie associazioni, ...ma questo non vi conviene vero?
Quanto scrive l'anonimo delle 10.20 è purtroppo vero, sono poche le associazioni che vivono dei propri proventi, che organizzano eventi cacciando denari di propria tasca, facendo eventi di grande importanza. Per esempio c'è un'associazione che a Grottaglie è riuscita con le proprie iniziative a raccogliere circa 8 mila euro per la nostra Serena, tutti i componenti della stessa associazione hanno contribuito con il loro impegno, calandosi in tasca e mettendosi a disposizione dell'organizzazione, nonostante molti di questi associati, siano liberi professionisti, quindi non godono delle ferie pagate o di cassa integrazione, questi ultimi godono, spesso di molto tempo libero a disposizione. Quindi signori miei! se veramente si vuole fare associazionismo a fini filantropici bisogna mettere del proprio tempo e dei propri denari. Se no statevene a casa, che la mucca non fa più latte!!! Capiscimi a me!!!
RispondiEliminalilli, dillo alle associazioni di grottaglie che si battono per il BENE DEI CITTADINI
RispondiEliminaO PER LE PROPRIE TASCHE CHE E' PIU' SICURO
il problema della contesa:
RispondiEliminac'era una volta un ragazzino intraprendente ed aveva capito che per "andare lontano" doveva accattivarsi la simpatia di alcuni personaggi di indubbia propensione morale, fu così che appropdò alla sinistra giovanile.
Nel frattempo conobbe una persona "Speciale", CIRO ARCADIO un ragazzo operante nell'associazionismo grottagliese, in quell'anno nacque la settimana sbianca, in giro per grottaglie con una 500 bianca armata di megafoni a pubblicizzare l'evento.... Altri tempi......
Forse mi stò dilungando molto..... The end
fine della prima puntata
no, il problema non e' problema non e' questo.
RispondiEliminaV lo spiego:
1)le associazioni non possono prendere soldi a capocchia.
2)si fa un progetto serio che deve essere approvato,
3)si fanno controlli in itinere se il progetto sta andando aventi cosi come approvato
4)si fa una rendicontazione finale che deve essere approvata
5) se non si approva non si da una lira...
6)se si approva si paga.
Chiaro ora?
e bando alle chiacchiere
bravi, giusto.
RispondiEliminaora chi prende i soldi?
il problema non credo che sia che qualcuno prenda denari, sono li a posta, sono nostri.
il problema potrebbe essere, con quale criterio.
per fare cosa.
da dove vengono.
secondo quale criterio.
tipo la nostte sbianca, quella di Franz, per dirla in poche parole, che ha fatto dei 5000€ del comune dei 5000€ della provincia (vinci) ecc.ecc.
oltre all'astronauta, che cosa ha fatto.
sono contento che gli abbia presi è giusto, ma forse erano un pò troppi?
bene, ma come mai alle altre associazioni non compiacenti soldi non ne arrivano? anzi solo il patrocinio quando ve bene, che si tratta unicamente di pubbliche affissioni.
ragazzi di cosa stiamo parlando?
la torrente del Vento? già ma qui è tutto il sistema a non funzionare
vi ricordate qualcuno ha scritto sopra, incarico dato all'ultimo momento per progetto torrente del vento..bè nessuno si indigna?
per voi è normale e ciò dimostra che alla maggior parte di voi interesse la polemica e sopratutto aspirare a predere soldi.
ciao cari.
Caro biografo,
RispondiEliminafossi in te mi studierei meglio la mia storia perchè hai mischiato pisiedde cu rafananiedde, e sarebbe opportuno inoltre, per buon gusto, non nominare gente cara che non c'è più. Chi vive di rancore e di dietrologia è difficile lo so, soprattutto nascosto dietro l'anonimato, perchè anonima è la sua esistenza. Poi se vuoi chiarimenti sul mio percorso personale il mio contatto personale lo troverai di certo e ti darò tutte le delucidazioni possibili. Ti aspetto.
Per quanto riguarda la settimana (s)bianca...qual'è il problema? abbiamo realizzato un'iniziativa per sei anni facendoci un mazzo come non mai, rendicontando ogni spesa prima di avere un euro di finanziamento. I momenti culturali che abbiamo creato parlano chiaro. Andate a parlare con gli studenti che hanno avuto la possibilità d'imparare il mondo dell'audiovisivo. Andate a parlare con i ragazzi che hanno suonato Hendrix davanti a Red Ronnie. Tutti feedback e momenti di crescita. Con il nostro lavoro abbiamo consentito il ritorno nella nostra città di grottagliesi che vivevano fuori, disgustati della città, finalmente impegnati ad importare da noi quello che avevano imparato altrove. Questo si chiama sviluppo. Non mi aspetto di certo la vostra gratitudine o apprezzamento, m'interessa il punto di vista dei ragazzi. Ripeto qual'è il problema? Quest'anno niente soldi? ok la facciamo lo stesso in piccolo autofinanziandoci. Così è stato. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. Nel 2005 il sottoscritto ha unito associazioni e locali pubblici per la programmazione. Senza finanziamenti. Perchè bruskate? Ci sono troppi personaggi che vivono di luce riflessa dietro chi si espone per propria scelta in un contesto pubblico. Appena possono essere favoriti dal nostro atteggiamento ti applaudono, appena non sono accontentati cercano di accoltellarti. Inetti incattiviti squali sciacalli. Crearsi un blog in due secondi è facile. Produrre fatti è difficile. Continuate a fare convegni con Don Cosimo Occhibianco al Monticello e applauditevi tra di voi. Noi pensiamo ad altro.
Non c'è mai stato un convegno con o su don Cosimo Occhibianco, lasciamolo stare il caro don Cosimo il quale per la cultura, le radici e tutto ciò che è tradizione locale ha fatto e sta facendo tanto, tutto con le sue forze e quelle di privati che credono in lui, l'Aministrazione non gli ha dato mai nulla o quasi. Se caro Franz alludi alla presentazione del suo libro presso il salone del Carmine, quelo è stato a mia cura e del Soroptimist, tutto con i nostri soldi e il nostro impegno. Quindi buoni su don Cosimo, se vi servono esempi attingete ad altro per favore.
RispondiEliminaE ti assicuro che ad applaudire c'erano molte persone e non era tra di noi... anzi!!!
RispondiEliminaah Franz qual è si scrive senza apostrofo, anche su Livù fate spesso lo stesso orrore.
RispondiEliminaNon ho l'abitudine di frequentare i blog per motivi di tempo e lo faccio in questi giorni per conservare i documenti che ci riguardano.Vi prego,però,non tirate l'ANPA in polemiche cui non siamo abituati,non amiamo le ribalte,nemmeno quelle positive,siamo gente da "trincea",contenti di esserlo.Se il Sindaco ha presenziato al nostro evento sarà perchè era organizzato da molto tempo prima o perchè ha voluto premiare un lavoro sempre silenzioso e l'unico evento pubblico dell'ANPA in 15 anni di vita?O,magari,piu'probabilmente,per onorare la memoria di Lillino Favale ,cui il calendario era dedicato,e la famiglia presente.E senza quella dedica,sentita in termini di riconoscenza e affetto,il calendario sarebbe uscito con la discrezione degli anni scorsi e che è nostra.Non alimentate polemiche,vi prego,tutte le associazioni sono valide nel loro campo,tutte utili,tutte espressione di fermenti creativi.Vanno sostenute tutte,sono la ricchezza di una comunità.Magari c'è un po'di attenzione in piu'per l'ANPA perchè ci occupiamo della minoranza delle minoranze,gli animali,che non da lustro o prestigio ma sollecita la sensibilità e l'emotività della gente.Credo che riusciremmo ad andar d'accordo con qualsiasi amministrazione perchè l'umiltà e la tolleranza sono proprie di un animalista e non siamo persone migliori,solo diverse.Approfitto di questo post per rassicurare chi si è affacciato l'altra sera al castello ed è andato via pensando di dover lasciare un' "offerta".Non è nel nostro stile,non l'abbiamo mai fatto nè mai lo faremo.
RispondiEliminacarissimo franz tu non dovresti minimamente paragonarti a gente cara che non c'è piu', spiega la tua alleanza con ciro alle alle comunali e poi il dietrofront schierandoti con chi adesso ti dà la "muccosa" per quanto riguarda il tuo operato nulla da dire....
RispondiEliminalu biografo