Si legge in una nota stampa di iniziativa del Comitato “Sud in movimento”, pubblicata dai quotidiani locali del 20 e 21 dicembre 2009, che il Comune avrebbe aumentato l’importo base del Costo di Costruzione da 129 a 594 Euro al metro quadrato.
Al riguardo è opportuno richiamare la normativa che disciplina la fattispecie di cui trattasi.
Con la legge 28 gennaio 1977, n. 10, (c.d. Legge Bucalossi) intitolata “Norme per la edificabilità dei suoli” veniva disposto di subordinare il rilascio delle concessioni edilizie alla corresponsione di un contributo commisurato all’incidenza delle spese di urbanizzazione, nonché al costo di costruzione.
All’art. 6 di tale legge si stabiliva di demandare al Ministero dei LL.PP. la determinazione annuale del costo di costruzione ed alle Regioni di determinare l’incidenza percentuale di tale costo purchè ricompreso in una percentuale variabile tra il 5% e il 20%.
Con il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, è stato emanato il Testo Unico per l’Edilizia che nel riordinare la previgente disciplina ha anche parzialmente innovato la materia.
Per quanto attiene al costo di costruzione l’art. 16 del Testo Unico per l’Edilizia, al comma 9, dispone che “il costo di Costruzione per i nuovi edifici è determinato periodicamente dalle regioni con riferimento ai costi massimi ammissibili per l’edilizia agevolata ….omissis…… . Nei periodi intercorrenti tra le determinazioni regionali, ovvero in eventuale assenza di tali determinazioni, il costo di costruzione è adeguato annualmente, ed autonomamente, in ragione della intervenuta variazione dei costi di costruzione accertata dall’Istituto nazionale di statistica.
Dall’esame del quadro normativo di riferimento si rileva, pertanto, che le Amministrazioni Comunali non hanno specifiche e puntuali competenze in materia di determinazioni dell’ammontare del costo unitario di costruzione essendo tali competenze riferibili, specificamente, prima al Ministero dei LL.PP. e, successivamente, alle singole Regioni.
Con Delibera di Giunta Regionale n. 449 del 4/04/2006 e successivamente con Legge Regionale 01/02/2007, n. 1, la Regione Puglia ha determinato tale costo di costruzione nell’importo unitario a mq. pari a Euro 594,00.
Nella prima fase di applicazione della L.R. n. 1/2007 il Comune di Grottaglie ha prudenzialmente temporeggiato nella applicazione dei nuovi costi di costruzione, anche a seguito di contatti preliminari avuti con l’Assessore Regionale all’Urbanistica e solo al termine dei successivi necessari approfondimenti ha applicato i nuovi costi a partire dalla fine dell’anno 2007.
Poiché per tale ragione e per un certo periodo dell’anno 2007 il Comune aveva ancora applicato i vecchi importi unitari a mq., si è reso necessario, per i permessi rilasciati nel detto anno provvedere ai necessari recuperi. Da ciò gli inviti in tal senso notificati ai soggetti interessati.
E’ bene comunque ribadire che i nuovi importi sono stati regolarmente applicati per gli anni 2008 e 2009.
Francesco DONATELLI
Si conferma l'assoluta, ineluttabile necessità di mandare a casa un assessore così incompetente che afferma cose non corrispondenti alla verità dei fatti e degli atti (Dio ce ne scampi anche da quelli di Sud in Movimento). Come infatti si può leggere nella legge regionale n. 1/2007, v. art. 2, 2° comma a: http://www.regione.puglia.it/web/files/bilancio/mod_integr_legge_bil_07.pdf), i Comuni hanno la facoltà di determinare il costo di costruzione facendo riferimento ai cosiddetti "coefficienti di correzione" determinati dalla medesima legge (v. l'allegato "A" riportato nella stessa legge rintracciabile al sito: http://www.regione.puglia.it/web/files/bilancio/mod_integr_legge_bil_07.pdf). In altri termini, se è vero che la Regione determina il costo di costruzione valevole generalmente per tutta la Regione, è altrettanto vero che ai Comuni, sulla base di una serie di coefficienti di correzione che vanno dalla popolazione residente in ciascun Comune alla tipologia di costruzione, è data la facoltà di ridurre gli oneri che si devono pagare a titolo di costo di costruzione!
RispondiEliminaDunque, l'Asessore avrebbe dovuto, se fosse stato animato na onestà intellettuale e politica, dire pubblicamente che lui e la sua amministrazione hanno scelta di non applicare alcun coefficiente di correzione per ridurre gli oneri che devono essere corrisposti a titolo di costo di costruzione pe3r chi voglia costruire a Grottaglie!
Continuate a votare questi soggetti, continuate a bucarvi le vostre tasche! Continuare ad avere fiducia in questi demagoghi che non sanno o fanno finta di non sapere come stanno realmente le cose! Continuate farvi spennare, continuate, continuate.......
Dopo di loro, se ci sarà l'alternanza, chi governerà, governerà sulle macerie e saranno stridori di denti e cinghie da tirare.
RispondiEliminaGrande Sud in Movimento...se non cerano loro la notizia non usciva e poi loro si muovono su molte problematiche del territorio, dalla disabilità e quindi barriere architettoniche all'agricoltura con le varie assemblee. Non capisco perchè dio deve salvarvi anche da quelli del Sud.....anzi magari ce ne fossero como loro, giovani e con tanta passione per quel che fannno.
RispondiEliminaUn mese fa ne davo notizia su questo blog
RispondiEliminahttp://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=255682473362999&postID=4646826811595485575
"La notizia" è di Sud in Movimento? Ma per piacere, lo sapevano tutti! Sud in Movimento ha solo dato una interpretazione sbagliata, evitando accuratamente di sottolineare le responsabilità della Regione (e di Vendola!!!!!)nell'aumentare in tutta la Regione il costo di costruzione e i relativi oneri!
RispondiEliminaCaro amico,
RispondiEliminapeccato che la notizia non l'ho letta su LIVU'!! il tuo articolo forse sarebbe stato più utile anzichè quello su vinci, che credo ti piaccia tanto.
Circa il sud in movimento, puoi dire quello vuoi, io spero che il sud ci liberi "da te e da dio" che rimanete li a dare giudizi e critiche mentre i comuni mortali fanno qualcosa?
Poi senza sapere di che si tratta, mi pare che tu ti contraddica. Ma non ti preoccupare è comune a quelli che stanno guardare dalla finestra.
Infatti se è vero che i comuni possono rivedere gli indici( cosa che ha detto l'associazione e che sostieni tu) cosa c'entra Vendola, dovresti sapere che c'è un DPR del 2001 che abbligava le regioni a modificare quanto poi fatto nel 2006 e contestato oggi.
Dunqe le leggi o le sai o se non le sai evita!!!
Il problema dunque è comunale dato che loro hanno facoltà di rivedere gli indici( vedi nota della regione puglia citata nella comunicato del sud), e sopratutto loro sapevano dell'esistenza di nuovi coefficenti e non li hanno applicati.
anonimo,sei come loro.... bravo, bravo,bravo
firmato" il lupo che diventa il principe sul ciliegio"