Un plauso ai componenti di questa Associazione, che hanno realizzato un sogno difficile da attuarsi e in cui credevano in pochi.
Un plauso,ancora, a questa Associazione che, in un mondo di parole e di non fatti,di vuoti sensazionalismi e di parolai, ha portato avanti una politica operativa, pragmatica, di buon senso e fattiva, avendo come unico fine la salute e l'utile dei più fedeli amici dell'uomo.
Un plauso alla sig.ra Parisi, Presidente, che si è battuta da leone, nella conduzione dell'Associazione e nelle relazioni esterne con enti e uomini, mettendo in evidenza quegli attributi cosiddetti maschili che ben si sono amalgamati e compenetrati con la sua matura, calda e sensuale piacevolezza fisica che ancora oggi dà punti allo "sciapio" delle 18 enni con il cellulare nelle mani e il vuoto nella testa.
“Gli animali sono la parte più piccola della Creazione divina, ma noi un giorno li rivedremo nel mistero di Cristo” (Papa Paolo VI). “Uomo, vegetali, animali siamo tutti nella stessa barca; non si tocca l’uno senza che a lungo andare non si danneggi l’altro” (Papa Luciani). “E’ urgente seguire l’esempio del povero di Assisi e abbandonare sconsiderate forme di dominio, cattura e custodia verso tutte le creature” (Papa Giovanni II).
E che dire del quel Povero di Assisi che si spogliò di tutto, vita compresa, non disprezzando la morte (Laudato sìi, mi Signore, per sora morte…) nel pieno rispetto e amore di uccelli, lupi e di tutti gli altri suoi fratelli “minori”?
Il Comandamento dell’amore per Dio e per il prossimo non si riferisce soltanto a noi uomini. Dio è il Creatore della vita. Sia che pensiamo agli uomini e agli animali o se osserviamo la madre terra nella sua varietà – la vita è la presenza di Dio, anche nella natura, in ogni animale, in ogni goccia d’acqua e in ogni pietra. Gesù ci ha insegnato l’amore per tutte le creature. Durante la Sua vita terrena Egli conferì una voce anche agli animali, anche se nella Bibbia non si trova quasi più alcuna indicazione in merito. Invece nei Vangeli apocrifi, come per esempio “Il vangelo di Gesù” si parla in modo dettagliato e senza alcuna censura dell’amore per gli animali di Gesù.
Cito di seguito alcuni esempi:
“Siate giusti e siate misericordiosi nei confronti del vostro prossimo e di tutte le creature che vivono e camminate in umiltà con il vostro Dio”.
In un altro punto si legge:
E il leone si avvicinò e si accovacciò ai piedi di Gesù e Gli mostrò il suo amore. Ed il popolo si meravigliò assai e disse: “Vedete, quest’uomo ma tutte le creature ed ha perfino potere sugli animali del deserto ed essi Gli ubbidiscono.”
“Andando a Gerusalemme, Gesù incontrò un cammello con un pesante carico di legna. Il cammello non ce la faceva a trasportarlo sul monte e il cammelliere lo picchiava e lo maltrattava spietatamente, senza però riuscire a smuovere l’animale.
Gesù, vedendolo, gli disse: “Perché colpisci tuo fratello?” E l’uomo replicò: “Non sapevo che fosse mio fratello, non è forse un animale da soma, fatto per servirmi?”E Gesù disse: “Non è forse lo stesso Dio che ha creato questo animale con la stessa sostanza dei tuoi figli che ti servono e non avete ricevuto tutti e due lo stesso respiro da Dio?”
Cosa c'è di più alto, di più nobile, di più ecumenico della visione di Isaia che dovremmo tutti imparare a memoria, condividere,e non dimenticare?
„Il lupo dimorerà insieme
con l’agnello, la pantera
si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello
pascoleranno insieme e
un fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa
pascoleranno insieme; si
sdraieranno insieme i loro
piccoli. Il leone si ciberà di
paglia, come il bue. Il lattante
si trastullerà sulla buca
dell’aspide; il bambino
metterà la mano nel covo
di serpenti velenosi.
Non agiranno più iniquamente, né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte.”
Se sarà solo una visione fantascientifica, dipenderà da noi e solo noi umani.
BUON ANNO A TUTTI, CON LA SPERANZA E IL SOGNO DI MIGLIORARCI
a Grottaglie si continuano a realizzare manifesti che pubblicizzano manifestazioni, sprecando i titoli, dott di qua e dott. di là, rendendo il senso della pubblicazione molto provinciale, fa più schic ed elegante dosare i titoli, quando di dottori ce n'è a iosa, basta il loro nome con la funzione che esercitano in quell'evento, anche nel caso del manifesto dell'ANPA c'è stata l'apoteosi del provincialismo, in questo caso, paradossalmente, ha molto di più spiccato il semplice titolo della signora Grazia Parisi, che i tanti dottori, "venduti" (pubblicizzati) praticamente all'ingrosso in una stupida fiera della vanità che chi era presente alla serata e conosce bene i fatti, sa chi erano i personaggi con le "palle".
E come diceva il grande Totò: " Signori si nasce ... ed io lo nacqui!!!"
Cara D'amicis prima di ergerti a maestra e salire in cattedra per dare lezioni impara a scrivere per favore.
RispondiEliminaA.N.P.A.significa associazione nazionale protezione animali e dunque si scrive anpa e non ampa come ripetutamente ed erroneamente scrivi tu. E' indice di molta superficialità leggere una sigla e non chiedersi nemmeno cosa possa significare!
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico..se poi l'errore è fatto da una persona che si definisce giornalista e che si permette il lusso di criticare e dare lezioni a destra e a manca è davvero grave.
Punto, due punti..ma si facciamo vedere che abbondiamo!!
Ho scritto due volte AMPA e mi scuso, è stato un errore di battitura e mai dico mai sono stata, sono e sarò maestra.
RispondiEliminalasciamo stare la battitura.Io certe volte non ti capisco,lillidamicis.
RispondiEliminaChi ti dice che Grazia Parisi se avesse il titolo non lo metterebbe davanti al suo nome?
E tu se avessi il titolo non lo metteresti davanti al tuo nome?
Rispondi.....
Il titolo e' un diritto di ognuno che se lo e' preso con sacrifici e rinuncie.
Quindi basta con ste cavolate
non le rispondo in quanto non credo che possa capire il senso della mia osservazione.
RispondiEliminaStia nella sua convinzione tanto per me non cambia nulla.
Di tanto in tanto, si scivola sulla banalità.
RispondiEliminaDa un argomento tanto serio, qual'è quello del randagismo, si è scaduti al bisticcio da... fontana ed alle recriminazioni da ... forno o da parrucchiere (fate voi).
E pure tu, Lilli, se uno o una si sente più valorizzata/o a far precedere il proprio nome dal dott. / Prof. Ecc. o da cosa gli pare, cosa te ne importa ?
Delle due l'una, o il suo nome ( senza il titolo) non vale nulla o non vale nulla lui/lei!
il problema e' che parlano e scamano sempre quelli e quelle che i titoli non li hanno...
RispondiEliminacara lillidamicis, prima prenditi il titolo poi non lo mettere davanti al tuo nome....ma prima prenditelo.
Si stava parlando di una cosa seria e tu lillidamicis lai fatta diventare una barzelletta
Come volevasi dimostrare, provincialismo allo stato puro.
RispondiEliminaChi le dice che io non abbia un titollo di cui fregiarmi?
Bon Ton
RispondiEliminadi Lina Sotis
così scrive una lettrice alla giornalista esperta di galateo e stile a proposito dei titoli professionali
"Ho una laurea in giurisprudenza ed il titolo lo uso esclusivamente al lavoro. Mi capita spesso di omettere il fatidico 'dottoressa' quando mi presento, soprattutto al telefono e quando l'interlocutore lo scopre, è un diluvio di scuse. Non lo sopporto. Voglio essere giudicata per la qualità del mio lavoro e non per il mio titolo,
che ovviamente sul citofono, sulla carta intestata personale, sull'elenco telefonico nemmeno compare.
A proposito, è rimasta storica al mio paese quella tizia che, essendo disoccupata ma in possesso dell'ambito titolo, sulle pubblicazioni di nozze alla voce 'professione' aveva indicato laureata..."
...e ancora
RispondiEliminaTitoli sul citofono di casa
A proposito di titoli, un giorno io e mio marito siamo andati a trovare degli amici che non vedevamo da tempo e avevano appena avuto un bambino. Non eravamo mai andati a casa loro. Beh, sul loro citofono era scritto "Prof. tal dei tali" e "Insegnante tal dei tali" indicando la professione dei due, lui insegna educazione fisica e quindi è Prof., lei insegna alle elementari e quindi è "insegnante".
Inutile dire che prima di citofonare io e mio marito (entrambi laureati ma "privi" di titolo sul citofono) abbiamo dovuto ricomporci dalle risatine.
Che dire.... c'è chi ci tiene!
Io dico sempre: "dottori si diventa.... signori si nasce, ed io modestamente lo nacqui....
Baci
Patrizia doc
Risposta Sotis Venerdì, 28 Aprile 2006
Il professore è professore solo nel suo studio medico o adibito a altre discipline professionali. Sulla targhetta è specificato infatti la sua specializzazione. Sul citofono di casa o il cognome della famiglia o i due nomi della coppia che vi risiede. Noi abbiamo optato per questa soluzione: Marco Romano- Lina Sotis. I giovanissimi ci mettono dei nomi in codice, i ricchissimi solo le iniziali o un numero per non essere individuati troppo facilmente. Il prof, il dott. e l'ing, non compaiano mai sul citofono casalingo. Ha ragione lei.
lo stile non è acqua
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