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sabato 16 gennaio 2010

Giovedì 14 gennaio si è svolta la seconda udienza del processo a Etta Ragusa, questa storia si chiuderà il 4 febbraio 2010

Etta Ragusa, la prof che ha dedicato la sua vita a battaglie sociali di grande spessore morale e da 5 anni responsabile del Comitato Vigiliamo per la discarica, e oggi anche del Movimento di Rinascita civica, è comparsa per la seconda volta davanti ai giudici del Tribunale di Taranto, con lei eravamo in tanti e la nostra coraggiosa concittadina, anche in questa occasione non si è sentita sola, perché oltre alle presenze fisiche, c'erano anche quelle che per ragioni di lavoro non poteva esserci, ma l'hanno sostenuta moralmente attraverso telefonate ed sms.

Ma veniamo ai fatti.

Il dibattimento è iniziato con l'esame e il contro esame del rappresentante legale dell'Ecolevante ing.Paolo Boccini, in qualità di teste, e della prof.ssa Etta Ragusa, in qualità di "imputata". Assente il secondo teste teste ing. Giuseppe Settanni.

Il dibattimento si è svolto senza tensioni, la nostra Etta era tranquilla e serena, anche perché i due avvocati della difesa Rosa ed Antonio Lupo, oltre a dimostrare in questa circostanza molta sensibilità, hanno dato prova di grande competenza e professionalità. L' udienza è stata seguita con molta attenzione sia da parte del numeroso pubblico presente che della stessa "imputata", quest'ultima in modo molto asciutto e preciso ha risposto alle domande rivolte dal Pubblico Ministero e degli stessi difensori, la stessa attenzione è stata riservata all'unico testimone l'ing Paolo Boccini della Ecolevante , sentito prima della prof Ragusa, a cui sono state fatte domande in merito al perché della querela.

Dopo la deposizione del testimone - querelante, è stata la volta della prof.ssa Ragusa, che ha avuto modo di ribadire e precisare che il portare a conoscenza della Procura della Repubblica la documentazione pervenutale in forma anonima è stato un doveroso atto civico da lei compiuto in pieno accordo con il Comitato Vigiliamo.

E' comunque emerso, in maniera nettissima che quei documenti - provavano finanziamenti da parte della Ecolevante s.p.a. a sezioni locali e provinciali di alcuni partiti politici della maggioranza al Comune di Grottaglie e di alcune associazioni grottagliesi - e non erano stati mai inseriti nel fascicolo del Pubblico Ministero relativo all'abusivismo del III lotto, prima che la prof.ssa Ragusa li depositasse presso la Procura della Repubblica.

La prossima udienza è stata fissata per giovedì 4 febbraio 2010 alle 12,30. Sarà discussa la causa con l'intervento del Pubblico Ministero, degli avv.ti Antonio e Rosa Lupo, difensori della prof.ssa Ragusa, e dell'avv. Albanese, difensore della Ecolevante s.p.a.

Nel corso della stessa udienza sarà letto il dispositivo della sentenza.

Insomma per dirla con parole povere, la nostra Etta Ragusa nel compiere un atto coraggioso di senso civico e morale, ovvero consegnare documenti, a lei pervenuti in forma anonima, alla Magistratura, si è vista passare dalla parte del torto, quasi per magia, quindi invece di considerare questi documenti come probabile prova di finanziamenti illeciti ai partiti, la Ecolevante ha pensato di quererarla e farla finire alla sbarra.

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