“Se è vero che il pacifico esercizio della propria religione contribuisce al bene della società civile, è altrettanto vero che le patologie delle religioni sono deleterie per la comunità civili al pari delle patologie della mente umana” è quanto è stato sottolineato da mons. Benigno Papa, arcivescovo di Taranto che è intervenuto in qualità di relatore al terzo incontro del ciclo “Lezioni di cittadinanza costituzionale” organizzato dall’Associazione SUD IN MOVIMENTO, nel quale si è discusso di libertà di religione e libertà di stampa.
Al Monsignore è stato affiancato il prof Armando Pichierri, esperto di Diritto Costituzionale, il quale ha fatto a sua volta un excursus storico sulla libertà di religione, dall’Editto di Costantino allo Statuto Albertino per poi allacciarsi alla nostra Costituzione, da qui, mons. Papa, è entrato subito nel merito della discussione, osservando che la problematica relativa alle religioni presenti nel mondo ed alla libertà religiosa, da questione riservata alla coscienza personale e privata, ha ormai assunto una dimensione pubblica.
L’Arcivescovo ha, inoltre, sottolineato che la problematica religiosa è parte integrante della persona umana, evidenziando come quest’ultima abbia un vero e proprio diritto alla libertà di religione: il quale – ha spiegato - trova il proprio fondamento giustificativo nella stessa persona umana, ed il proprio oggetto nell’immunità da qualsiasi tipo di coercizione esterna e nella facoltà di esercitare la religione in qualsiasi forma.
Infine, dopo aver evidenziato che non in tutte le carte costituzionali tale diritto trova espresso riconoscimento, ed altresì che, anche laddove questo vi sia, non sempre ne viene garantito l’esercizio, l’alto prelato ha ribadito la necessità che anche il diritto del singolo alla libertà di religione, al pari di tutti gli altri, si coniughi con il rispetto dei diritti altrui.
Il dibattito ha visto una partecipazione di pubblico numerosa ed attiva, con una serie di interventi anche piuttosto critici. Molto soddisfatti gli organizzatori di “Sud in Movimento”, che hanno ottenuto pieno riscontro all’obiettivo avuto di mira con l’organizzazione di tale ciclo di incontri, ovvero quello di avvicinare i cittadini alla nostra Carta costituzionale e di favorire, per tal via, un processo di formazione e crescita civica, individuale e collettiva, nella convinzione che cittadini più consapevoli possano essere cittadini migliori.
ora andrebbe fatto un incontro sulla libertà di stampa con addetti ai lavori: i giornalisti
RispondiEliminacara Rosaria sei pregata di andare a scrivere altrove qui non sei gradita, quindi smamma!!!
RispondiEliminaNon è censura ma antipatia allo stato puro, siccome sono io qui la padrona sei gentilmente pregata di andare a scrivere altrove le tue cazzate.
RispondiEliminaSEI PERSONA INDESIDERATA SU QUESTO BLOG: CAPITO?!