"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
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mercoledì 18 maggio 2011
I 150° anni dell'Unità d'Italia a Maristaer
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I link che non annoiano
LIBERTÀ DI PENSIERO
"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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EINSTEIN DICEVA SPESSO
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
nulla da eccepire. Lilli volevo solo con-dividere con te le mi perplessità: ho ascoltato un intervento che ad un certo punto 'intimava' a Mazzini, Cavour e Garibaldi di tacere' (non battete colpo) di non farsi sentire!!!! Un altro intervento 'inneggiava' all'Austria! E tutto questo per celebrare il 150° dell'Unità d'Italia. Per altro la mia perplessità aumentava perchè mi rendevo conto che tutto questo accadeva in uno spazio 'sacro' un luogo dello Stato Italiano, la Base della Marina Militare, alla presenza del Comandante, di uomini della Marina e alla presenza del Sindaco di Grottaglie.
RispondiEliminaOra non so se ho sognato o sono stati fatti i discorsi di cui sopra. Tu puoi aiutarmi nella comprensione? Grazie
Alfredo Traversa
E' vero hai ragione, ma come ben tu sai quando si organizzano certi eventi c'è il rischio che accada una cosa del genere che qualcuno vada fuori dal contesto e dica qualche sproloquio.
RispondiEliminaSe te la devo dire tutta io avrei evitato quegli interventi storici in quel contesto che è stato solo celebrativo e didascalico e quindi le interpretazioni critiche non erano attaglaite all'evento.
Tutto qui! Ovviamente questo è il mio modesto pensiero, quello di una semplice cronista che in storia non è mai stata brava, anzi, perché mi annoiava così come veniva insegnata.
Quindi non sono una intellettuale e più di questo non so dire.
Grazie Alfredo e buon lavoro, e poi auguri! ieri sera non ho potuto salutarti perché nella folla mi sei sfuggito.
Ciao
cara lilli,
RispondiEliminaso bene che non pubblicherai nemmeno questo intervento, per gli stessi motivi per i quali non hai pubblicato un mio precedente scritto di solo una sola riga in cui affermavo:"ma siamo sicuri che gli oratori siano competenti"?
Cio' che e' successo nella conferenza mi ha dato ragione, a dimostrazione che ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere e un avvocato non e' uno storico, cosi' come uno storico non e' un avvocato.
A ciascuno il suo o se preferisci "unicuique suum", a prova che quando si improvvisa e non si conoscono gli avvenimenti, si fanno queste figure. Le conferenze le devono fare gli addetti ai lavori delle relative discipline.
Detto questo mi dispiace,anche, che tu continui a cestinare interventi che non contengono offese,contumelie o/e parolacce. Se non avessi fatto questo, avresti potuto dire ben a ragione che qualcuno lo aveva predetto.
Non ti offendere se ti dico che non ci fai una bella figura a stare con le forbici in mano a tagliare a destra e a manca.
Mi raccomando, non pubblicare nemmeno questo intervento, nessuno lo leggera', nessuno lo conoscera', ma certamente tu, nel TUO INTIMO, non ci fai una bella figura e io so che questo accadra' e questo mi basta.
come volavasi dimostrare,,,,continua pure..
RispondiEliminaRingrazio per l'ospitalità e della risposta la sig.a Lilli, mi permetto di aggiungere che tutti possono dare, offrire un contributo per la conoscenza e le celebrazioni di festa per l'Unità d'Italia, indipendentemente dalla propria professione e competenza specifica....a me è parso solo stonato il luogo, la circostanza...e in fin dei conti, per me Mazzini, Cavour e Garibaldi, con tutti i difetti sono i Padri della Patria...che poi nessuna autorità presente abbia sentito il dovere, anzi l'obbligo di intervenire per rettificare certe affermazioni, fà parte dell'essere italiani...(purtroppo).
RispondiEliminaGrazie e buon lavoro
Alfredo Traversa
caro sig.Traversa,
RispondiEliminache nessuno sia intervenuto a rettificare le inesattezze non fa parte dell'essere italiani, ma dell'essere IGNORANTI.E' diverso.
Io ho sempre pensato che ognuno debba fare la sua professionee/o mestiere: lei fa il regista e presuppongo che ,percio', ne sappia piu' di me sull'organizzazione di un evento o di una trasmissione.
Quei due erano avvocati,non storici: che ci azzeccano con la storiografia? E come se io, che non sono un giurista, mi mettessi a pontificare sul codice penale!
Il problema e' uno solo e glielo dico,caro sig.Traversa, con una bella frase di un poeta russo,Majakovskij: " nei periodi bui, i culi di bottiglia rifulgono come diamanti".