Lo scrittore Alfredo Annicchiarico |
Ho dapprima visto otto esseri vaganti che mi hanno detto essere “candidati”. Li ho visti questuanti alle porte delle case e in riva ai marciapiedi mentre distribuivano promesse in numero pari ai volantini stampati e gentilmente posati tra le mani di chi a malapena hanno mai salutato.
Ho visto anche quasi cinquecento miei concittadini aggirarsi vampireschi tra le vie trasformate in vene gonfie del sangue delle idee abilmente navigato dalla voglia di protagonismo. Li ho visti scalfire equilibri familiari, minacciare faide e ritorsioni in materia di pranzi domenicali, li ho sentiti accusarsi l’un l’altro di demagogia tra una lavatrice da svuotare e un borsone da calcetto da riempire. Si preparino, quindi, alla bisogna avvocati matrimonialisti e psicologi per terapie di coppia, il loro sarà il business del futuro.
E via così, allora, verso il reality del ballottaggio con buona pace di quelli che lo staranno solo a guardare dopo una campagna elettorale trascorsa all’insegna del cazzeggio (nel senso di “chiacchiera tra amici”) e dello “strappa voti”. Proposte reali poche, in compenso abbiamo finalmente scoperto che a Grottaglie abbiamo un nosocomio ai vertici della categoria (tanto ai vertici che non si capisce però perché più di un medico –negli anni- ha consigliato ai propri pazienti di andare a farsi ricoverare altrove) e che c’è chi lo difenderà a costo del proprio stetoscopio; ci hanno detto che i rifiuti non sono tutti uguali (e dovevano venirlo a dire loro: bastava inspirare i miasmi del cassonetto sottocasa e confrontarli con quelli soavemente sputati dalla discarica di Ecolevante); ci hanno assicurato che chi governerà lo farà in modo costruttivo, ma pure che chi farà opposizione lo farà in modo costruttivo (sarà per questo che dentro le liste c’erano tanti ingegneri e geometri? Boh!!!); ci hanno presentato liste piene di “menti pensanti” e allora ci siamo sentiti tutti un po’ spiazzati, chiedendoci se le nostre menti fossero ancora in grado di competere con le loro (peccato però che ragionando molto, di voti ne hanno invero raccolti pochini); qualcuno ha parlato di dialogo tra le forze della sinistra, non prima però di avere lavorato di pala nel il fango per poi scaraventarlo sui “vecchi compagni”; ci hanno detto che i prossimi cinque anni saranno per Grottaglie la nuova età dell’oro: case per tutti, lavoro per tutti, insomma una specie di set per un insolito “Truman show” de noantri dove ci muoveremo come star americane con il sorriso beone e soddisfatto degli inquadrati a vita.
Eppure c’è chi già si informa sul tempo che farà il prossimo 29 maggio. Andare a mare prima o dopo il voto? Se ci andiamo dopo sarà forse meglio attendere un paio di ore prima di farci cullare dall’azzurro salino del mare: una buona digestione è cosa santa e giusta dopo avere ingoiato un rospo del genere.
che qualunquismo disarmante. complimenti davvero, ne avevamo bisogno di questa finissima valutazione.
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