“Emerge con disarmante limpidezza che il modello sanitario che la Regione Puglia offre alla provincia di Taranto è poco chiaro, poiché ad oggi il sostegno più immediato in termini di salute viene offerto in larga parte dalla rete ospedaliera, che purtroppo è stata complessivamente ridimensionata, senza contemporaneamente attivare i necessari servizi complementari e alternativi nel territorio, per sopperire al deficit di assistenza sanitaria causato dai tagli.
Riguardo all’Ospedale San Marco, così come più volte ribadito, quel poco che è stato salvato per preservare il codice di “Ospedale di Base”, lo si è ottenuto grazie alle eccellenti qualità espresse dal nostro nosocomio e grazie alla costante azione – sempre a difesa dell’Ospedale – tenuta in campo sia dall’Amministrazione comunale, nonché condotta, a livello provinciale e regionale, dalla Conferenza/Rappresentanza dei Sindaci, durante questi anni, in particolare dal Sindaco Bagnardi, pur registrando spesso il silenzio dei tanti che oggi vediamo propagandisticamente interessati e impegnati sul tema.
A tal proposito - rimarca Alabrese - non si comprende il senso di alcune polemiche riguardanti la presunta “differenza” di interpretazione dei provvedimenti adottati dall’Assessorato regionale alla Sanità, rispetto alla direzione generale dell’Asl Taranto. Quest’ultima infatti, si configura alle dirette dipendenze dell’assessorato preposto ed è quindi stucchevole addossare responsabilità a chi non può intraprendere iniziative personali, ma riceve ordini precisi, perché così impone il suo ruolo e siamo convinti che tutto ciò che è stato compiuto sul nostro territorio è stato deciso nella più completa condivisione e connivenza tra Fiore e Colasanto.
Mettendo da parte polemiche non utili al confronto, il vero elemento importante, quello che ci preoccupa maggiormente, è che Fiore ha confermato – come già sapevamo - la verifica di giugno sui conti della sanità pugliese, che potrebbe portare ad ulteriori tagli che vedrebbero il nostro nosocomio come l’anello più debole della rete ospedaliera tarantina su cui intervenire.
E’ necessaria quindi una difesa ferma delle nostre eccellenze, a partire dal reparto di Ostetricia e Ginecologia, dal Punto Nascita, che ogni anno esprime numeri straordinari, per cui rilanciamo chiedendo, così come abbiamo già fatto, all’interno di una rimodulazione dei posti letto che ci sono stati assegnati, che siano attivati nuovi posti letto di Pediatria che lo ricordo, è stata completamente tagliata. Non di meno chiediamo il dignitoso ripristino di una Chirurgia generale, che possa operare con pienezza, rispetto alle strutture e alle professionalità disponibili, ricordando che all’Ospedale di Grottaglie fa riferimento un distretto di 11 Comuni tarantini e altri comuni extraprovinciali.
Ciò che sento di proporre a quindici giorni dal voto - conclude il candidato sindaco del Centrosinistra - è un appello al buonsenso, all’unità d’intenti e alla condivisione trasversale, che, oltre alle auspicate immediate soluzioni, ci possa garantire un definitivo recupero in occasione della verifica di giugno, quando l’ubriacatura elettorale sarà terminata e il nostro territorio avrà bisogno di essere difeso con una sola voce”.
ALABRE' A TELERAMA TONO FATTO A SASIZZA....
RispondiEliminaI SONDAGGI PER TE SONO PESSIMI....MANCO AL BALLOTTAGGIO ARRIVI.
Ormai Ciro Alabrese è diventato tuttologo. La candidatura a sindaco lo ha trasformato da anonimo assessore della giunta Bagnardi in una sorta di genio della lampada. Ciro e...tutto lo scibile umano! L'ex presidente dei Lions di Grottaglie oggi si è persino recato a Taranto, alla manifestazione dello sciopero generale promosso dalla cgil. Ha fatto passerella, ha stretto le mani agli organizzatori ed è andato via di corsa, forse infastidito da tutti quei "lavoratori" che riempivano la piazza. Lui, avvocato con moglie medico, non ha difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena e alla fine mese ci arriva più che comodamente. Forse è per questo che non è molto gradito nemmeno dallo stesso elettorato storico del centro-sinistra (quello vero, senza IDV, Io sud e IDV). Ed è forse per questo che nei sondaggi - quelli veri e scientifici, non quelli fatti a capocchia su facebook - Alabrese oscilla tra il terzo e il quarto posto nella classifica di gradimento su gli otto candidati a sindaco.
RispondiEliminaPer Nando
RispondiEliminati manca in appello il ruolo che ha nell'ATO 3.
Alabrese se lo può permettere di spendere soldi non devi stare male.
Beato lui che se lo può permettere.
mi dispiace di non esssere stato invitato alle sue feste, così potevo dire di aver avuto una mangiata gratis.