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giovedì 5 maggio 2011

Infine replica Medici per San Ciro con dati e comunicato


Un po’ di chiarezza per un confronto serio e 
costruttivo sui dati veri e non interpretabili
Noi non abbiamo l’abitudine di fornire i dati di funzionalità di un reparto come fossero notizie di cronaca, come ha sottolineato il Commissario straordinario ASL Taranto sulla stampa.
Noi abbiamo l’abitudine di raccogliere i dati in programmi di database e da quelli estrapolare le loro correlazioni, sia per quanto riguarda un progetto di ricerca o di gestione. Per cui se il Commissario straordinario, anziché stupire un auditorio distratto o compiacente, vuole confrontarsi con il dr. Lupo, lo chiami come è suo dovere visto che è il suo superiore, e dati alla mano si confronti con lui.

E poiché conosciamo il modo di lavorare del dr Lupo rispondiamo alle pretestuose parole del Commissario Straordinario con i dati che egli ha da tempo pubblicato come Report del 2010 della Chirurgia del San Marco (come dimostrato nell’allegato). Da essi si evince che gli interventi eseguiti in ricovero ordinario sono il 77%, e quelli eseguiti in Day Surgery sono il 23%. Il resto delle considerazioni, sulla base dei dati proposti rasentano il falso: vogliamo ricordare che nei posti letto della Chirurgia sono stati ricoverati dal Pronto Soccorso pazienti che non avevano bisogno di interventi chirurgici (ricoveri impropri e con DRG medici e non chirurgici); nel 2010 l’indice chirurgico è stato dello 0.41 rispetto a quello del 2009 di 0.47: è vero, ma l’organico dei medici è passato da 6 a 5.
Ma il dato, più impressionante del ruolo della Chirurgia a Grottaglie, sta nel fatto che il numero di pazienti con patologia chirurgica che sono stati trasferiti, o perché giunti al Pronto Soccorso o perché hanno sviluppato una patologia chirurgica mentre erano ricoverati in Medicina, dal 15 marzo, giorno in cui il Reparto è stato chiuso, al 30 aprile è di 26 pazienti, in un mese e mezzo!
Un paziente, affetto da emorragia digestiva è anche deceduto. Per fortuna è venuto all’osservazione in ore diurne ed ha potuto ricevere le cure adeguate. E si può discutere come sempre accade in questi casi se si è fatto tutto il possibile per fronteggiare una evenienza di per sé già estremamente grave.  Ma se accadrà in futuro e troverà il San Marco sguarnito di presidi allora sarà facile purtroppo rimpiangere il passato!
Ma quello che sta avvenendo attraverso lo sciorinìo dei dati statistici è veramente assurdo! Si sta dismettendo, giudicandolo negativamente, un reparto che nel 2010 ha subito il collocamento in pensione del suo Direttore, che per metà anno è stato in carenza di personale, che ha mantenuto inalterato il numero dei posti letto (30), e tutte le attività connesse (Endoscopia, Ecografia, Ambulatori), che ha fatto ciò che ha potuto, e che anziché vedersi riconosciuto il lavoro svolto, viene chiuso.
Per questo pensiamo che questa sia un’azione premeditata e sconcertante, tanto più perché non riusciamo a comprendere i suoi reconditi fini strumentali: o meglio non abbiamo le prove.
L’Assessore Fiore, ci promette, bontà sua, che se i dati del I trimestre mostreranno un cambio di tendenza, invertiremo la marcia. Ma quali dati, Assessore, se la Chirurgia non c’è più? Quelli che deriveranno dalla deprivazione dell’attività chirurgica in un bacino di utenza finora attivo? Forse faremmo meglio a temerli questi dati se ci amplificheranno il dato emerso da appena 1 mese e mezzo. 
Infine le briciole: se il dott. Lupo vuole prolungare la degenza di un suo ammalato oltre le 12 ore diurne, può chiedere ospitalità per una notte nei vari reparti a ricovero ordinario rimasti al San Marco. Alle 20 di sera sorge il problema di considerare se il paziente può essere dimesso, e si va in giro ad elemosinare un posto letto. Il giorno dopo il paziente ti viene regolarmente restituito dal reparto ospitante, e così se malauguratamente il paziente necessità di un’altra notte. Questo tipo di assistenza assolutamente contraria a tutti gli standard va assolutamente rifiutata.
Dimenticano i Decisori che se per qualche complicanza un Day Surgery necessita di un ricovero ordinario deve poterlo fare nello stesso reparto di appartenenza e non in quello di un ospedale distante 30 km. E poi riteniamo opportuno una volta per tutte ricordare al Commissario Straordinario che le attività di Day Hospital, Day Surgery e non ultima di Week Surgery funzionano bene con un reparto di Chirurgia adiacente e non distante chilometri. In Italia, come sicuramente saprà, stanno nascendo da 2 anni queste strutture di Week Surgery e il monitoraggio degli indicatori di efficacia ed efficienza lo stanno dimostrando, in quanto si sta creando un nuovo setting assistenziale completo, ma a Grottaglie è chiusa la Chirurgia e quindi manca il perno principale. Riorganizzare un nuovo modello è importante, ma è ancora più importante organizzarlo con giudizio in modo da non incorrere in errori futuri.
Quindi i dati vanno analizzati e non interpretati su logiche di risparmio attraverso tagli non decisi.
Inoltre chiediamo che non vengano discussi a giugno ma che si ponga l’attenzione nei  prossimi giorni per rispetto degli operatori e dei pazienti ed inoltre che si ponga finalmente chiarezza sulla applicazione da parte del Commissario Straordinario delle delibere della Regione e che quest’ultima controlli l’operato del Commissario stesso.
Infine vogliamo che vengano confrontati i dati della Chirurgia di Grottaglie con quelli delle Chirurgie degli altri ospedali per fugare finalmente la vox populi che le nostre belle sale operatorie e il servizio di Endoscopia, tanto apprezzati dai Decisori, siano il biglietto da visita clientelare di qualcuno.
Il nostro interesse è salvaguardare il diritto alla salute di tutti i Cittadini sempre nel rispetto delle Leggi dello Stato Italiano.

2 commenti:

  1. Colasanto è uscito su studio 100 e ha detto che la chirurgia non è chiusa, se dovessero ricoverare qualche paziente per qualche intervento,lo devono spostare in ortopedia.
    Avete visto ha risolto il problema.
    Per voi lo ha risolto, o è solo una presa per i fondelli?
    O è solo per far stare zitto qualcuno?

    RispondiElimina
  2. Caro amico di Grottaglie
    i dati e le delibere parlano chiaro: purtroppo è una battaglia dura in quanto loro decidono senza tener conto delle esigenze del territorio e degli operatori. Il modello che il Commissario Straordinario va oltre logica di gestione e organizzazione sanitaria. E' solo un modo per tappare un buchino da una granda falda che fa acqua da tutte le parti. Noi rispettiamo le scelte quando sono giuste e rispettose: noi che lavoriamo a contatto con gli ammalati sappiamo prima di tutti quali sono le esigenze, ma spesso e volentieri i Decisori non ascoltano. Il male della sanità è la troppa distanza tra chi decide e chi opera: se un medico sbaglia paga in prima persona, invece i loro sbagli li paga la popolazione e nessuno fa niente. Per questo noi continueremo ad essere presenti per tutelare e organizzazre al meglio i servizi del nostro Ospedale.
    Grazie per averci scritto le sue impressioni

    Salvatore Lenti

    RispondiElimina

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ammazzato nel novembre del 1975

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