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lunedì 19 novembre 2012

DESCARTES (CARTESIO) – Cogito ergo sum ( Penso dunque sono)


CARTESIO
di Filomena Russo
“Je pense,  donc   je  suis”, questo è il fondamento della filosofia cartesiana, che poggia sul principio della ragione sovrana.
René Descartes (Cartesio) nasce a la Haye ( en Touraine  Francia) nel 1596 ; egli  è il maestro del pensiero
 moderno, padre del razionalismo, riceve  nel collegio gesuita di La Flèche  una  educazione umanistica, scopre la propria vocazione per la matematica , scorge i limiti del sapere che veniva impartito, ricusa la tradizione classica, ed  afferma  che l’uomo non ha bisogno di altri aiuti se non della ragione.

La ragione  é la facoltà sovrana anche per Malherbe  e per i grandi scrittori classici: la letteratura e la filosofia si uniscono allora nel culto della ragione.
 Secondo Blaise  Pascal (1623- 1662) “L’homme n’est qu’un roseau pensant, le plus faible de la nature; mais c’est un roseau pensant” trad. “L’uomo non é altro che una canna pensante, la più debole in natura, ma è una canna pensante”. Tutta la nostra dignità consiste dunque nel pensiero, é  di là che bisogna  rialzarsi (ripartire)  e non dallo spazio e dalla durata che sapremo riempire. Lavoriamo dunque a pensare bene: ecco il principio della morale e poi aggiunge “Cosa  è l’uomo nella natura”? Un nulla riguardo all’infinito e un tutto nei confronti del nulla”  e “ un centro fra il tutto e il niente”
Cartesio  studia  giurisprudenza nell’Università di Poitiers , dove consegue la licenza nel1616 , decide di abbandonare i libri e di consultare “il grande libro del mondo”.  Da ufficiale prende parte alla guerra dei “Trenta Anni”, visita così molti paesi e anche dopo aver lasciato il servizio militare, va a Roma , a  Parigi  e poi si stabilisce in Olanda. La regina Cristina di Svezia lo chiama alla sua corte, a Stoccolma, ma il clima rigido e la salute delicata portano Cartesio alla morte (1650) dopo qualche mese del suo arrivo in Svezia.
L’opera più importante di Cartesio é  “Le Discours de la Méthode” Discorso sul metodo” (titolo completo é “Discours de la Méthode pour bien conduire sa raison et chercher la vérité dans les sciences Trad: Discorso sul metodo  per ben guidare la propria ragione e cercare la verità nelle scienze. Questa è la prima grande opera filosofica, scritta in  Lingua Francese, dato che i  filosofi normalmente si servivano della  Lingua Latina. In quest’opera, Cartesio dice che le opinioni dei filosofi , differenti, non gli offrivano alcuna guida sicura, allora decide di fare “tabula rasa” delle proprie idee e di trovare un nuovo metodo di conoscenza, (Ordine e Sistema), che  gli permetta di distinguere il vero dal falso. Egli cerca un principio indubitabile, ma non lo trova, perché dubita di tutto: morale, sensazioni, idee. Ciò che é indubitabile, é che egli pensa, e se pensa, esiste :
“JE PENSE,DONC JE SUIS” questo é il fondamento della filosofia cartesiana che poggia sul principio della ragione sovrana.   Il discorso sul metodo di Cartesio è celebrato come una specie di manifesto della filosofia moderna (esso ha un andamento autobiografico).” La ragione, dice Cartesio, è identica in tutti gli uomini ed  è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie”. Ognuno deve cercare in se stesso la sua verità, perché di questa verità possa essere veramente certo. La verità nessuno può trovarla bella e fatta, ne accoglierla passivamente. La scoperta della verità è opera personale  di ciascuno spirito, cioè della ragione che  vive e agisce in ogni individuo. Cartesio critica la cultura del suo tempo: “Conversare con gli uomini di altri tempi è come viaggiare. Ma quando si impiega troppo tempo a viaggiare, si finisce col diventare stranieri nel proprio paese; e quando si è troppo curiosi di quel che si faceva nei secoli passati, si resta di solito ignoranti di quel che si fa al presente.” Anche per Cartesio come per Galilei, la Matematica è la chiave che apre all’uomo i segreti della realtà fisica, la Matematica è la forma tipica del conoscere. Nel concetto Cartesiano di metodo, l’Intuizione e la Deduzione sono le operazioni fondamentali del pensiero matematico che Cartesio riassume nelle quattro regole  
Le Quattro Regole  del Metodo :
1) Non accettare mai per vera nessuna cosa  che non sia conosciuta tale in modo evidente; cioè  evitare ogni  conclusione affrettata e ogni idea preconcetta
2) Decomporre le idee complesse ,attraverso l’analisi, fino a raggiugere gli elementi semplici di cui sono costituite.
3)Ricomporre le idee complesse attraverso la sintesi delle nozioni semplici.
4)Enumerare tutti i dati del problema ,sia attingendo all’esperienza dei casi singoli, sia percorrendo le varie fasi della deduzione. Delle quattro regole la prima è quella fondamentale: L’Evidenza
Dubitare di tutto, questo è il punto di partenza del metodo Cartesiano nella ricerca del vero. Il suo è un dubbio metodico: mezzo per giungere alla certezza, non fine a se stesso.
A distanza di oltre tre secoli Cartesio rimane molto attuale  come filosofo della soggettività e non solo.  
“Il cogito ergo sum” (penso dunque sono) sembra quasi un monito per ogni essere umano nel non sottovalutare quanto la capacità intellettiva sia costantemente  importante nella quotidianità, particolarmente quando diamo per scontate tante cose, senza soffermarci spesso a riflettere se ciò che cade sotto i nostri occhi è vero o falso. Molto spesso non ci soffermiamo ad analizzare quanto ci accade intorno, quanto ci viene propinato, e spesso ci lasciamo incantare dalle varie sceneggiate dei personaggi della nostra società. Allora, sempre, ma particolarmente  in certi momenti storici, come quelli attuali, forse, non dare niente per scontato  e non lasciarci incantare dal canto delle sirene, da qualunque lato provenga, è davvero importante, allora : pensiamo, pensiamo,  pensiamo, e ,a mio modesto avviso, Cartesio è più che mai attuale. “ JE PENSE DONC JE SUIS”( Penso, Dunque Sono).

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