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mercoledì 29 dicembre 2010

DIFENDIAMO IL SAN MARCO

Pentassuglia (Pd): "Riorganizzare i distretti sanitari partendo dalla domanda di salute"
Si è tenuta presso il circolo del Partito Democratico di Grottaglie una conferenza stampa per illustrare le prossime tappe del piano di proposte che il Pd ha messo in campo in difesa dell'Ospedale San Marco.
All'incontro con i giornalisti hanno partecipato il segretario cittadino Massimo Serio, quello provinciale Luciano Santoro, il Sindaco della Città delle Ceramiche Raffaele Bagnardi e il consigliere regionale Donato Pentassuglia.
Ed è stato proprio il Sindaco Bagnardi ad introdurre i temi della discussione, facendo il punto su quello che l'amministrazione comunale si attende per dare un futuro al San Marco, creando i presupposti per una struttura all'altezza delle aspettative dei cittadini.
"Le proposte che faccio - dice il Sindaco di Grottaglie - sono semplici e chiare: bisogna ripartire intanto da una ricostruzione del modello sanitario, che offra pari dignità e possibilità ai cittadini di tutti i territori, tenendo conto che di una possibile struttura d'eccellenza come il San Raffaele del Mediterraneo non vi è ancora traccia in nessun documento ufficiale. Nello specifico, per Grottaglie, chiediamo che a fronte di un saldo invariato a 100 posti letto si faccia una rimodulazione che potenzi ostetricia e chirurgia, scongiurando il rischio che il nostro nosocomio possa essere catalogato come un cronicario, caratteristica che lo predisporrebbe naturalmente ad una futura chiusura. Di queste istanze si farà portavoce il consigliere regionale Donato Pentassuglia, che avrà il compito di portare in assise regionale le ragioni di questo territorio e che per questo ringraziamo".
Un'analisi dai contorni maggiormente politici è giunta invece dalle parole del segretario Provinciale Luciano Santoro, secondo il quale "è necessario che si apra un confronto costruttivo tra politica e governo regionale, al di là di false demagogie. Comprendiamo - sottolinea Santoro -  le necessità della Regione Puglia di riorganizzare la Sanità pugliese, soprattutto conseguentemente al Piano di riordino firmato dal Governo nazionale, ma non abbiamo gradito la modalità con cui questo lavoro è stato portato avanti. La delibera, stesa senza un dialogo con i territori interessati, non soddisfa secondo noi la richiesta di salute proveniente dai cittadini. Si tagliano posti letto in maniera orizzontale, senza apparente logica. Come segreteria del PD jonico ci faremo quindi portatori di proposte da sottoporre all'Assessore Tommaso Fiore che, a saldo invariato, raccolgano le sollecitazioni che provengono dall'intera provincia".
Un appello a fare quadrato su proposte credibili e responsabili giunge dal consigliere regionale Donato Pentassuglia, che considera fondamentale "ripartire non da calcoli contabili che non tengono conto del diritto alla salute, ma da un modello sanitario lungimirante, che sappia soddisfare in maniera pratica e duratura i bisogni dei cittadini jonici e pugliesi".
"Da stamattina - rimarca Pentassuglia - lavoreremo perché si ponga in essere una riorganizzazione dei distretti sanitari che migliori l'offerta non solo della città capoluogo, ma anche della provincia. Finora si è tagliato indiscriminatamente, senza badare alle effettive esigenze territoriali. Un esempio per tutti: in Provincia di Taranto non vi è più un solo ospedale intermedio, poiché tutti sono stati declassati a nosocomi di base. Cosa farà dunque un cittadino quando avrà bisogno di un servizio di rianimazione ad esempio? Abbiamo apprezzato l'impegno dell'Assessore Fiore di mantenere quelli che sono i cento posti letto necessari ad un corretto svolgimento dell'attività ospedaliera del San Marco. Ora partendo da quel saldo, che deve rimanere invariato, si deve però lavorare perché anche gli ospedali periferici funzionino a dovere, altrimenti si correrà il grave rischio di sovraccaricare troppo le strutture di Taranto portando il sistema al collasso. Partendo dai dati positivi - conclude il consigliere regionale del Pd - c'è quindi bisogno di migliorare questa proposta per renderla più condivisa possibile, per fronteggiare i tempi duri che aspettano i bilanci degli enti locali".

1 commento:

  1. Il Pd mi sembra che sia il partito delle cause perse, basti vedere che si sta spaccando anche a proposito delle contrattazioni con Marchionne per la Fiat.

    Questi signori del Pd devono capire che sono finiti i tempi delle vacche grasse, che gli sperperi ricadono sulla povera gente, che il clientelismo deve finire.

    Tagliare per pulire la cancrena , per togliere i privilegi: lavorate come gli altri!!!!!

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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