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mercoledì 23 settembre 2009

Un piano strategico per gli istituti scolastici

Dal Corriere del Giorno di oggi 23 settembre 2009
Intervento del vice presidente della Amministrazione provinciale (parte prima)

Riprende, dopo la pausa estiva, il nuovo anno scolastico con una serie di interrogativi su come fronteggiare annosi problemi cui si aggiungono quelli nuovi ma non meno spinosi; costruzioni vetuste e non a norma che richiedono interventi urgenti e improcrastinabili, sedi insufficienti rese ancora più affollate dai tagli ministeriali, carenza di suppellettili, sono le principali afflizioni di dirigenti scolastici e amministrativi chiamati a trovare soluzioni tempestive. Al momento del mio insediamento, nel ruolo di Vice Presidente della Provincia di Taranto con delega assessorile alla Scuola e Università, ho messo a punto un programma di interventi per risolvere le urgenze dell'edilizia scolastica in molti istituti della provincia, primi fra tutti il Liceo Classico Archita che versava in condizioni ben lontane dalla sua storia e contrastanti con il suo antico prestigio, ma ho rivolto la mia attenzione anche alle altre realtà scolastiche di competenza dell'Ente provinciale. Di certo, i problemi strutturali sono tanti e mal si conciliano con l'esiguità delle risorse economiche a disposizione degli Enti locali, tuttavia, al di là delle emergenze, l'impegno dell'Assessorato è comunque profuso nella definizione di un piano strategico che punti ad obiettivi di lungo periodo sia per l'edilizia, cercando di restituire alla scuola la dignità che si addice al ruolo espletato e soprattutto alla sua mission, che per i servizi logistici quali, ad esempio, il trasporto. Ma sarà mia premura monitorare anche tutte le condizioni e le opportunità che possano contribuire a perfezionare il processo educativo e formativo, cercando di ridurre il più possibile la disaffezione degli studenti ma anche dei docenti là dove dovesse manifestarsi e di scoraggiare fenomeni patologici quali la dispersione scolastica, l'esplosione di atteggiamenti violenti (bullismo) e i conflitti tra le parti: docenti, famiglia, studenti, nell'interesse superiore di questi ultimi e del loro futuro. I dati in nostro possesso evidenziano un forte disagio giovanile che si esprime, tra l'altro, anche con atteggiamenti di distacco dall'istituzione scolastica. L'anno scorso 2.604 studenti degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado della provincia, pari al 9,56% degli iscritti, erano nell'area a rischio ovvero nella fascia contraddistinta da abbandoni, frequenze irregolari, bocciature (Dati: Ufficio Scolastico Provinciale - Osservatorio dispersione scolastica). Una simile situazione è inaccettabile e occorre pianificare una strategia di interventi per invertire la tendenza. Una particolare attenzione sarà inoltre rivolta agli studenti con disabilità per favorirne il processo di integrazione e migliorare il più possibile la qualità della loro vita all'interno delle aule.
Per l'Università, esprimendo il mio consenso al provvedimento della Regione Puglia che ha stanziato 10 milioni di euro in favore delle Università pugliesi per scongiurare le conseguenze sul territorio dei tagli del Ministero, intendo esaminare tutte le possibili soluzioni finalizzate a evitare la chiusura luogo. In questi giorni è al vaglio dell'Assessorato e dei funzionari del settore l'ipotesi delle Fondazioni che potrebbero rappresentare una valida alternativa ai finanziamenti dei Fondi Ministeriali, ipotesi presa in esame anche nel caso dell'Istituto Musicale Paisiello.
"Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire". Così scriveva Marguerite Yourcenar nel secolo scorso e oggi, a più di ottanta anni di distanza, è in discussione la chiusura di Facoltà Universitarie che obbligherebbe molti giovani a rinunciare agli studi per evitare di accollare sulla famiglia le ingenti spese di un percorso universitario fuori sede. Mettendo anche in conto che chi studia altrove tende a non tornare, questa ipotesi non avrebbe dovuto mai essere ventilata neanche come ipotesi remota, soprattutto in un contesto storico ed economico, quale quello attuale, in cui lo sviluppo richiede competenze altamente qualificate, in grado di applicare ricerca e innovazione in tutti campi. Contro "l'inverno dello spirito" e contro l'alto rischio di regressione sociale, economica e culturale del nostro territorio, l'Amministrazione provinciale intende attivarsi, puntando sull'ascolto degli interlocutori per poter programmare interventi sinergici di razionalizzazione dei costi, più efficienti ed efficaci. Data la complessità delle problematiche, è quindi indispensabile una collaborazione con tutte le forze non solo del mondo della scuola e dell'Università, ma anche della politica e della collettività in generale, ribadendo quanto sostenuto da Claudio Cremaschi nel suo libro "Malascuola" dove si legge che occorre conferire alla scuola priorità nazionale, evitando nel modo più assoluto che continui ad essere tema di scontro politico e favorendo consultazioni bilaterali tra maggioranza e opposizione.
La posta in gioco è infatti troppo alta, si tratta del futuro dei nostri giovani, riflesso del futuro del nostro territorio. Certo di condividere le speranze e gli obiettivi di molti e confidando nel sostegno di tutti, rivolgo al mondo della scuola e accademico i miei più fervidi auguri di un buon anno.
Emanuele Fisicaro

1 commento:

  1. parole ... parole ... parole ... soltanto parole ... (ricordando la grande Mina).
    Aspettiamo Fisicaro al varco, alla prova dei fatti.
    Io so già come andrà a finire.
    Speriamo che mi sbagli.

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