Purtroppo il problema per il nostro Paese non è solo il nostro premier, ma la questione morale che come un cancro si sta diffondendo in ogni piega della nostra società e quello che è peggio, non gliene frega nulla a nessuno, più si è amorali e più si conquistano le ribalte. L' affaire Tarantini della Regione docet, dove trasversalmente lambisce e perché no, interessa più di qualche politico di cui, poco tempo fa, ne osannavamo la sua presenza nella nostra città e come se non bastasse fu fatto tra le sacre arcate del Duomo locale.
A proposito poi del nostro territorio, ci mancava la ribalta delle cronache nazionali per una questione che poteva essere risolta a monte ed invece facendo finta di nulla, è arrivata grazie al Tar, ad essere di interesse nazionale ed internazionale facendo ridere mezzo mondo. Le ridicole quote rose, che nel varo della Giunta Florido erano state completamente ignorate, nonostante lo statuto ne indicasse l'applicazione, e poi grazie all'Associazione "Taranto Futura" dell' avv. Russo, il quale facendo ricorso al TAR, ha avuto ragione sulla mancanza di rappresentanza femminile nell'esecutivo provinciale di Taranto, la Giunta Florido, per dirla alla Bartali: "L'è tutta da rifare" o quasi.
Ovviamente l'agitazione è stata tanta in "casa" Florido, gli assessori immediatamente hanno inoltrato le proprie dimissioni, manco a dirlo prontamente respinte dal Presidente e in contemporanea si sa, è saltata anche la presidenza del Consiglio, l' on. Tarantino per conteggi elettorali che non sto qui a spiegare, se ne va a casa, anche questo come conseguenza di un ricorso al TAR.
Ora Florido e il Consiglio tutto, dovranno rieleggere il Presidente del Consiglio provinciale e poi i partiti di maggioranza dovranno nominare un' assessora, ma già l'avvocato Russo ha dichiarato perentorio: "Non una ma tre minimo, altrimenti di nuovo al TAR".
Di fronte a tutto ciò c'è solo una certezza, l'attività amministrativa avrà di certo una battuta di arresto che potrebbe protrarsi fino alla fine dell'anno, perché si dovrà rispettare il manuale Cencelli, e ciò è molto complicato, richiede molta pazienza e accordi di sottobanco, dove il gentil sesso non è contemplato, è questo sarà il nodo primario da sciogliere.
Infine veniamo alla nostra città, ormai siamo al volar di stracci, la questione del Liceo Moscati sta montando come la panna liquida in uno sbattitore, e se non ci saranno battute d'arresto, dovute a contentini riparatori e quindi silenziatori, sarà un bel "caciondero" per dirla alla spagnola, un Mancarelli, ormai alle corde, che in ogni riunione si ricopre di ridicolo con affermazioni che lo avvitano sempre più al sottosuolo. I prof di serie A contro quelli di serie B, studenti super incavolati che non ne vogliono sapere di sedi costellate qui e la per la città, genitori imbufaliti e un Preside che al di la delle iniziative epistolare sembra dormire tra due guanciali e in attesa del miracolo.
L'Amministrazione che fa? Guarda e aspetta, intanto alcuni consiglieri comunali hanno inoltrato una richiesta per un Consiglio comunale monotematico, giusto per "coglionare" ancora una volta la l'opinione pubblica che rimane poco informata sulla questione.
Intanto si dilapidano risorse in nome della Cultura in Città, risorse quanto mai utili all'orticello elettorale e anche a tacitare molte bocche che potrebbero parlare.
L'altra sera in Consiglio abbiamo avuto modo di ascoltare le "lezione magistrale" sulla Mostra della prof Patruno, ma con l'Assessora non me la prendo, anzi chapeau! perché l'opposizione ha posto male la questione che non doveva essere basata solo sull'autenticità delle opere esposte, in quanto furbescamente, è stata messa una bella toppa sulla questione, e di questo non poteva che approfittare chi con molta disinvoltura sta elargendo a destra e a manca. L'opposizione, nel caso specifico Michele Santoro (55), doveva chiedere che fosse pubblica l'identità vera di chi dice di essere il figlio di Dalì, la questione per rispetto alla Città va approfondita e resa pubblica attraverso la pubblicazione delle determine in cui compare il vero nome del sedicente Dalì J.
Poi sulla porcheria del pullmann bianco non ci sono parole abbiamo assistito al trionfo dell'inettitudine dei nostri Consiglieri comunali, fatta qualche distinzione solo per alcuni, fra questi il consigliere Mongelli che ha dato prova di grande sensibilità e operosità. Ma uno contro 30 nulla può!!!
Mi fermo qui perché sono stata già troppo prolissa, alla prossima!!!
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