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giovedì 24 settembre 2009

Lettera aperta di una professoressa del Liceo Moscati

Egregio sig. Direttore,

sono una docente di lettere, in servizio da tre anni presso la sede del Liceo "G. Moscati" di Grottaglie; o meglio, presso le otto sedi del Liceo "G. Moscati" di Grottaglie. Le chiedo di pubblicare la mia lettera, per condividere con Lei e con i lettori una riflessione sulla dignità della mia professione.

Mi dica Lei se questo è un docente: uno che svolge le sue lezioni in un garage o, quando gli va bene, in un appartamento o ... per strada (come i colleghi di educazione fisica); uno che ha ore di buco solo per passare da una sede all´altra, ogni giorno, con ogni situazione meteorologica; uno che deve urlare più forte del fruttivendolo del mercato residenziale, per farsi ascoltare anche dagli studenti seduti nei banchi delle ultime file; uno che, per usufruire di un laboratorio di informatica, deve portare i ragazzi in un altro plesso attrezzato; uno che al pomeriggio, dopo aver lavorato con un orario "pieno di buchi" al mattino, deve tenere desta l´attenzione degli studenti anche dalle 18 alle 19... Si, sig. direttore: questa è la situazione in cui lavorano i docenti del Liceo "Moscati", con un peggioramento graduale di anno in anno.

Da questa settimana, per la mancanza di aule, gli studenti vengono a scuola anche di pomeriggio. La cosa più assurda, però, è che si continua a cercare soluzioni di ripiego, mentre non sembra si voglia sciogliere il nodo del problema. Si cercano appartamenti da trasformare in aule, per evitare il doppio turno; si propone di chiudere qualche sede periferica, per trasferire le aule in altri locali provvisori.

Insomma, come da circa 40 anni a questa parte, si cambia tutto, per non cambiare niente. Di soluzioni operative per la costruzione della sede del "Moscati", neanche l´ombra. Allora mi chiedo: come può un corpo docenti di qualità fare "scuola di qualità" al Moscati in garages e locali?

Quante scuole si sarebbero potute costruire con i centinaia di migliaia di euro spesi ogni anno dalla Provincia per il fitto dei locali? Come si può accusare il nostro dirigente di accettare troppi iscritti, dal momento che questo liceo è l´unico a servire Grottaglie e tutti i paesi limitrofi? Forse tutti questi cittadini non hanno diritto - come Mottola - all´istruzione in loco?

Per questo, io oggi dico "basta". Io, nei garages, nei locali privati, non ci voglio andare più! E non voglio che ci stiano neanche i miei studenti! Una cittadina della Repubblica Italiana non ha diritto a lavorare in una struttura scolastica concepita e costruita per essere una scuola, non in una sede che, quando va bene, è adattata per ospitare delle aule? La mia professione ha una dignità che non può essere violata dalla logica del "si tampona l´emergenza coi garages, e poi si lascia tutto come prima".

Cordiali saluti. Prof.ssa Loredana Russo e-mail: loredana.russo1@tin.it

7 commenti:

  1. Cara professoressa,

    risponda gentilmente a questa mia cortese domanda.

    "Perche' non accettate le iscrizioni commisurate al numero dei locali disponibili? Perche' fare incetta di iscrizioni quando non si sa dove mettere questi nuovi arrivi? Gentile Signora, ella non crede che in questo periodo di tagli agli organici, ha fatto comodo a molti suoi colleghi tale politica affinche' non si perdesse il posto di lavoro per essere sbattutti chissa' dove"?

    Mi trova d'accordo sullo sperpero di denaro pubblico per gli affitti:ma, in Provincia, questi signori li abbiamo mandati noi, ovvero anche io e lei.


    Buon giorno

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  2. cara professoressa,
    come mai non risponde?

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  3. Per l'anonimo del 26/09/09.

    Cosa ti aspetti che ti rispondono?

    Aspetta fresca e campa cavallo

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  4. cara lilli, alle domande serie come quella dell'anonimo/a delle 10.01 del 25/9 non si risponde mai?
    Cercala quella professoressa e falle dare una risposta.
    La domanda e' seria.Inutile sparare lettere se non si risponde

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  5. State calmi, animosi e soliti anonimi, è comodo sparare bordate, dietro il comodo e "sicuro" anonimato, contro chi ha le palle di scrivere e sottoscrive.
    Abbiate pazienza e le risposte arriveranno dettagliate, documentate per iscritto e senza ipocrisia.
    Smettetela una buona volta di essere contro la gente che si spende e mette la faccia, e se proprio vi scappa di sparare sparate contro chi sta compiendo, del tutto indisturbato, malefatte e disastri in modo disonesto.

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  6. volevamo solo una risposta ad una domanda precisa: ci aspettavamo che tu ti congratulassi con l'anonimo delle 10.01 del 25 settembre che e' stato cortese e gentile.O siccome anonimo non e' stato cortese e gentile?
    Non hai apprezzata la domanda che e' giusta e centra il problema?
    Male,,se non l'hai capita

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  7. credo di aver risposto alle ore 11.08

    ogni tanto l'animosità e la provocazione
    lasciateli da parte e abbiate la stessa pazienza che avete con chi invece dovrebbe essere oggetto di critiche senza se e senza ma

    siccome è mia ferma convinzione che dietro agli anonimi si celino gente vicina a coloro che tanti danni stanno generando,o sono proprio loro, ecco che il paio è fatto e ognuno tragga le conclusioni oneste ed oggettive del caso

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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ammazzato nel novembre del 1975

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