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giovedì 4 ottobre 2012

L'anima dei giusti è nelle mani di Dio


Oggi è venuto a mancare all'affetto di parenti ed amici  il dottor Ciro Rosati, primario emerito dell'Ospedale civile San Marco. Il triste evento si è verificato a pochi giorni di distanza dalla scomparsa di un altro  pilastro del "nostro" nosocomio: il dottor Aldo Forleo. 
La loro scomparsa lascia in me un vuoto spirituale che rende più malinconica la mia esistenza, che incomincia ad essere inoltrata, e non solo perchè sono scomparsi due miei carissimi amici, ma perchè sta scomparendo lentamente un modo di pensare e di agire che ha caratterizzato la mente e lo spirito di uomini di un'altra "epoca". L'epoca in cui vigeva la convinzione che la professione era  "officium" e "studiumal medesimo tempo. 

Un anno fà la rivista "Livù" in occasione di problematiche relative all'Ospedale San Marco  di Grottaglie, riportò le interviste fatte al dottor Forleo e al dottor Rosati, due medici che avevano prestato la loro opera e professionalità in quella struttura. Da quell'intervista emergeva un fatto saliente: la loro "generazione" era ormai, purtroppo per noi, finita! 

 Ciro, Aldo siete stati per me non solo due carissimi amici, ma  "compagni di viaggio" introvabili, oggi, in questi cupi e tristi tempi, e secondo il mio modesto avviso, con la vostra dipartita se ne sono andati due  medici testimoni di un' esemplare vita familiare e professionale, due esempi, per tutti noi, di grande virtù umana e di eletta moralità.
 
Ciao Ciro, ciao Aldo, io vi ringrazio per quello che avete fatto per me e per tutti noi e vi chiedo venia se qualche volta ho disatteso le vostre aspettative. Nel ricordarvi  vi saluto e vi faccio il dono di un fiore : il fiore della speranza, e come soleva dire un nostro grande amico comune, l'indimenticabile dottor Ciro De Roma: 
" il dolore è come una mandorla amara che cade sul ciglio erboso della strada. Possa Iddio concederci la gioia di ritrovarci tra un pò di tempo e di trovare un albero fiorito. Solo così potrà nascere da questa amarezza una fonte di gioia."

1 commento:

  1. Grande uomo,medico ed umanista esemplare,lascia un vuoto incolmabile nella cultura medica e nel ricordo dei suoi concittadini e di quanti lo conobbero.Io l'ho conosciuto e frequentato, ultimamente, con grande piacere.I nostri incontri in piazza, tra il serio ed il faceto,hanno reso più ricche le mie giornate e mi hanno lasciato una cultura sapiente della vita.
    Arrivederci caro dottore
    Francesco Blasi

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.