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martedì 10 gennaio 2012

Alea iacta est


Secondo il racconto di Svetonio, sembra che Giulio Cesare abbia pronunciato questa celebre frase varcando, il 10 gennaio del 49 a.C., il Rubicone. Questo fiume, che scorre nella provincia di Forlì-Cesena, costituiva il confine tra la Repubblica romana e la provincia della Gallia Cisalpina e rappresentava il limite invalicabile, per tutti i generali, di attraversamento con truppe armate senza il consenso di Roma. Cesare di ritorno dalla Gallia, dove aveva sconfitto Vercingetorige, ricevette l'ordine di sciogliere il suo esercito e di recarsi a Roma. Il condottiero intuì il complotto che era stato ordito a Roma nei suoi confronti e decise di marciare sulla città con il suo esercito. Attraversò il fiume proferendo la fatidica frase: "Alea iacta est", rendendosi conto che stava intraprendendo un'azione irrevocabile. Aveva di fatto dichiarato guerra a Roma e dato inizio a tutta una serie di eventi che portarono alla guerra civile, alla sconfitta di Pompeo e alla sua assunzione a dictator.
Passando dal generale allo specifico, vi racconto il nesso tra il mio ricordo quotidiano di un evento storico e ed un fatto strettamente personale. Tre mesi fa, fu chiesta da Lilli D'Amicis la mia disponibilità a scrivere qualche cosa sul suo blog. Io accettai, ma subito dopo fui più volte tentato di prendere il telefono e comunicarle che avevo cambiato idea . Poi mi venne in mente questa locuzione di Giulio Cesare. Sì certo : Alea iacta est e sono andato avanti, conscio della mia voglia di condividere con altre persone le mie sensazioni, i miei pensieri ed i miei ricordi, senza ostentazione alcuna. I miei sono e restano "pensieri in ...libertà", legati a fatti che riguardano amici, avvenimenti, personaggi o cose a cui sono affezionato e che penso abbiano la necessità di essere raccontati per evitare che cadano nel dimenticatoio.

1 commento:

  1. Credo che avresti fatto meglio a...cambiare idea, cioe' a non scrivere.

    O si scrive bene o non si si scrive e queste sono ...notizie tanto elementari e tanto semplici che sconfinano nella banalita'.

    Non me ne volere.

    RispondiElimina

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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