“Il plurilinguismo nella cultura italiana è una ricchezza che investe tutti i campi della ricerca. Proprio studiando, nell’ambito delle celebrazioni riferite al centenario della morte di Giovanni Pascoli, il legame tra gli elementi etno – linguistici e la letteratura italiana, i processi storici intorno all’evoluzione della lingua costituiscono una chiave di lettura che intercetta quelle contaminazioni che hanno riguardato tutta la poesia italiana”.
È su questa sottolineatura che Maurizio Fallace, Direttore Generale, apre la sua Introduzione parlando del Progetto dedicato a Pascoli e curato da Pierfranco Bruni per conto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che verrà presentato il prossimo martedì 10 gennaio alle ore 10.30, nella Sala Convegni del Park Hotel San Michele di Martina Franca.
L’iniziativa del “Gruppo Greco – Nuove Proposte” si avvale della diretta collaborazione del Ministero per i Beni e le attività culturali rappresentato per l'occasione dal Direttore Generale Maurizio Fallace nonché di quella del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi” rappresentato dal Pierfranco Bruni.
Nel corso dell’incontro, introdotto e coordinato da Elio Michele Greco, Presidente del “Gruppo Nuove Proposte”, verrà presentato il Progetto italiano ed europeo "Il Centenario di Giovanni Pascoli" e verrà conferito il Premio "Amalia Pizzigallo" giunto alla sua XVI edizione.
Il progetto “Pascoli” prevede tra l’altro l'individuazione di scrittori simbolo e di libri ad esso collegati in tutti i paesi del Mediterraneo. In Italia, per il 2011-2012, è stato prescelto lo scrittore poeta Giovanni Pascoli. Nell’ambito del Progetto “Il Mediterraneo e L’Ulissismo in Pascoli”, verrà illustrato uno studio elaborato da Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo dal titolo “Nel mare di Calipso. La dissolvenza omerica e l’alchimia mediterranea in Giovanni Pascoli” (Editore Pellegrini).
La ricerca focalizza l’importanza del Mediterraneo negli studi poetici e lirici di Giovanni Pascoli ed analizza le culture mediterranee dell’Occidente e dell’Oriente.
Il progetto verrà ufficialmente presentato a Martina Franca proprio da Pierfranco Bruni e da Marilena Cavallo, che si soffermeranno in particolare su “Il Mediterraneo e L’Ulissismo in Pascoli”. Nel corso della mattinata verranno proiettati filmati, con finalità pedagogiche, relativi a Giovanni Pascoli.
L’incontrò verrà concluso dall’ intervento del Direttore Generale del Ministero Maurizio Fallace, che si soffermerà sulla figura di un Pascoli innovante nella letteratura italiana.
Infatti significative restano le sue dichiarazioni: “La figura e l’opera di Giovanni Pascoli vivono, all’interno del contesto del Novecento, alla luce di una chiave di lettura che pone in essere la metafora dell’Ulissismo come percorso centralizzante tra luoghi della metafora e lingua. È proprio la lingua che costituisce un dato focalizzante nella ricerca di un Pascoli che avvia il dibattito letterario e linguistico del Novecento”.
“La ricerca propone, aggiunge Fallace, con una coraggiosa originalità, l’intreccio di tematiche letterarie attraverso parametri esistenziali e mitico - simboliche. Uno scavo nell’estetica dei contenuti e nell’intreccio delle tematiche che Pascoli ha sottolineato e a volte sottaciuto. La lingua e i simboli vivono in uno scavo che riguarda i percorsi del Novecento letterario e linguistico europeo”.
"Nel mare di Calipso. La dissolvenza omerica e l’alchimia mediterranea in Giovanni Pascoli”
RispondiEliminaNon ho mai letto una frase tanto piena di termini aulici quanto vuota in se stessa e che non dice alcunche'.
Ma gli autori sanno cosa sia la Lettura ipertestuale del mito di Ulisse?
Ma gli autori sanno cosa sia "L'Ulisse latino"?
Ma gli autori hanno letto "I poemi conviviali" del Pascoli in cui e' tratteggiata l'euristica figura dell'eroe greco?
Ma gli autori hanno letto "l'Ipotesi" di Gozzano in cui viene tratteggiata una figura altalenante dell'eroe?
Non credo......
Io,invece, di leggere fandonie che trovano ospitalita' solo un un mondo di parolai senza senso, mi rileggo il "congedo da Calipso" nell'Odissea e mi beo:
«Divino figlio di Laerte, Odisseo pieno di astuzie,
e così vuoi ora andartene a casa, subito,
nella cara terra dei padri? e tu sii felice, comunque. 205
Ma se tu nella mente sapessi quante pene
ti è destino patire prima di giungere in patria,
qui resteresti con me a custodire questa dimora,
e saresti immortale, benché voglioso di vedere
tua moglie, che tu ogni giorno desideri. 210
Eppure mi vanto di non essere inferiore
a lei per aspetto o figura, perché non è giusto
che le mortali gareggino con le immortali per aspetto e beltà».
Rispondendo le disse l'astuto Odisseo:
«Dea possente, non ti adirare per questo con me: lo so 215
bene anche io, che la saggia Penelope a
vederla è inferiore a te per beltà e statura:
lei infatti è mortale, e tu immortale e senza vecchiaia.
Ma anche così desidero e voglio ogni giorno
giungere a casa e vedere il dì del ritorno. 220
E se un dio mi fa naufragare sul mare scuro come vino,
saprò sopportare, perché ho un animo paziente nel petto:
sventure ne ho tante patite e tante sofferte
tra le onde ed in guerra: sia con esse anche questa».
il...vero letterato
Concordo totalmente con l'anonimo precedente e aggiungo: ma questo signore Bruni perche' non scende dal piedistallo di argilla e risponde ai quesiti? Caro Bruni, nella vita si impara sempre,anche da chi e' anonimo e ne sa piu' di te.
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