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lunedì 16 gennaio 2012

"Chiesette beneficiali nel territorio di Grottaglie" l'ultima fatica editoriale di Pietro Pierri

di Anna L'Assainato
Dato alle stampe in occasione del quarantesimo anniversario della nascita del “Piccolo Teatro di Grottaglie” il libro “chiesette beneficiali nel territorio di Grottaglie” è un accurato lavoro di ricerca che ben si coniuga con quelli che sono le principali finalità dell’associazione: l’amore per Grottaglie, la riscoperta e salvaguardia delle tradizioni, la storia degli avi, l’amicizia, la crescita culturale ed umana dei soci.
Curato da Pietro Pierri, socio fondatore del “Piccolo Teatro”, il volume “Chiesette beneficiali nel territorio di Grottaglie” è quasi una dichiarazione d’amore dello studioso e del ricercatore verso la propria terra.
Secondo l’autore è indubbia la fede religiosa dei grottagliesi, tanto che la nascita delle cappelle potrebbe rappresentare il passaggio dalla culto in grotta, del medioevo, a quella nelle nuove costruzioni sopra alle stesse grotte. Non si tratta, però, di tetra e oppressiva fede religiosa come quella medioevale ma gaia e gioiosa, ricca di manifestazione di letizia e felicità; da qui la necessità di luoghi di culto soprattutto nelle zone extra urbane, laddove il credente vive e lavora. La cappella, diventa un vero e proprio bene sociale, destinato alle esigenze religiose dei cittadini, tanto che ad oggi se ne contano oltre trenta, tra quelle urbane e quelle extra urbane. Si tratta per lo più di cappelle e chiesette beneficiali perché sono arricchiti da un beneficio, una dote, costituita da beni di varia natura.
L’autore descrive per filo e per segno quelli che erano una volta i gioielli del territorio: non solo riporta minutamente la pianta delle chiesette, le facciate, gli interni, gli affreschi, ma racconta la storia del santo a cui è dedicata la chiesetta, e l’origine del suo culto presso di noi. Descrive le chiesette ormai inesistenti, abbattute per esigenze di viabilità e finiti nell’oblio della memoria e quelle che non si presentano più nemmeno come chiese ma destinate ad altri usi tipo autorimesse o negozi.
Pierri guida il lettore in una sorta di cammino che lo conduce con un batter d’ali dalla Grottaglie di oggi a quella dei tempi passati; la piantina della città del XVII secolo e le numerose foto, che arricchiscono il volume, inoltre, invogliano a intraprendere una caccia al tesoro alla ricerca di quel poco che è ancora visibile dentro e fuori le mura.
L’autore non dimentica la sensibilità delle nuove generazioni che cerca di recuperare alcune perle e le tradizioni ad esse collegate come accade per la chiesa di S. Lucia e quella di S. Pietro.

3 commenti:

  1. Encomiabile! un plauso al prof. Pierri che, dopo gli affreschi delle grotte di qualche anno fa, ora ci fa questo bel dono richiamando alla labile memoria di noi grottagliesi, che sembriamo indifferenti al nostro patrimonio, il ricordo delle chiesette beneficiali.
    Etta Ragusa

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  2. L'amico e collega Pierri Pietro ha fatto un lavoro onesto, chiaro,adatto e comprensibile a tutti, a dimostrazione, se pur ce ne fosse di bisogno,che la cultura di base(in altre occasioni e in altri personaggi,mancante e deficitaria) paga sempre. Se a questa misceliamo un sincero amore per il tempo passato e un rispetto autentico delle tradioni, il risultato e' piu' che confortevole e sufficiente.

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  3. Un grosso, prezioso lavoro e un fondamentale libro da passare alle future generazioni grottagliesi per non dimenticare ma anzi riscoprire il notevole patrimonio artistico della nostra bella Grottaglie.
    Massimo

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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