"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
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mercoledì 4 gennaio 2012
In ricordo di Carlo Levi
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I link che non annoiano
LIBERTÀ DI PENSIERO
"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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EINSTEIN DICEVA SPESSO
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
Cerchiamo di non fare copia incolla e sempre le stesse cose!!!!!
RispondiEliminaOriginale: Levi e gli animali.
"........Nell’universo dei valori etici di Levi gli animali non appartengono ai gradini inferiori di una gerarchia.
L’espressione chiave, che ricorre in modo sempre più fitto in Levi, è la “compresenza dei tempi”, la capacità di un’umanità così larga da ospitare dentro di sé l’intera complessità del mondo, la molteplicità delle sue forme di vita, la ricchezza dei suoi ritmi. La civiltà cui l’uomo deve tendere, deve essere fondata sulla compresenza dei tempi. Levi non vuole essere l’ambasciatore di un mondo altro, e che resta tale, rispetto a quello umano, ma vuole trasformare il nostro ristretto e limitato tempo di umani, nel tempo complessivo di una natura che ha risanato la frattura operata dalla ragione strumentale umana.
Il sentimento della compresenza dei tempi è il sentimento di una fraternità primordiale, capace di collegare l’enorme massa delle differenze che abitano il pianeta evitando ogni fondamentalismo, l’avversione radicale per la convinzione che un solo tempo possa contenere dentro di sé la perfezione.
Ecco perché riconsiderare il nostro rapporto con gli animali, lungi dall’essere una regressione o un semplice gioco infantile, allarga la nostra mente, e ci consente di pensare il futuro non come la pura prosecuzione delle traiettorie folli che sembrano governare il presente. Gli animali ci insegnano cose che una volta sapevamo e che abbiamo dimenticato, dal momento che la civiltà moderna si allontana sempre di più dal mondo della natura e da quello delle altre forme viventi. Ma questo allontanarsi dalla natura è una inconsapevole perdita di facoltà ed esperienze assolutamente preziose. Se invece ci si avvicina agli animali senza cadere preda della sospettata ossessione di rimarcare la nostra differenza e superiorità, se si accetta di guardarli senza farsi paralizzare dal ribrezzo e dalla paura,
superando le barriere e i meccanismi che ci tengono a distanza da essi, è possibile percepire dimensioni del cosmo e della nostra esistenza che abbiamo rimosso, e che forse solo nell’infanzia abbiamo potuto avvertire con forza ed intensità".
Capito il messaggio?
Il...vero letterato