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venerdì 16 ottobre 2009

Ecco cosa scrivono due professoresse coraggiose sulla vergognosa realtà del Moscati






Volutamente nel mio
apertamente del 14 ottobre scorso non ho parlato della situazione dei professori del Liceo Moscati perché volevo che lo si leggesse attraverso le loro testimonianze che sono state pubblicate su due giornali: La Gazzetta del Mezzogiorno e Nuovo Dialogo. Ovviamente gli oltre cento docenti del Liceo spacchettato sono in religioso e suddito silenzio. Mi chiedo e non sono la sola: perché?

2 commenti:

  1. Lettera ovvia e scontata.

    Se non ci sono locali non si accettano le iscrizioni, cara sig.ra Colitta, cosi come lei, se non ha soldi non affita una casa lussuosa.
    Tutto si fa in proporzione.

    Ma forse le iscrizioni si accettano per non perdere il posto di lavoro: questo e' umano e condivisibile ,pero' poi non ci si deve lamentare delle conseguenze.

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  2. Il resto dei prof del Liceo Moscati hanno sottoscritto una lettera che definire comica è farle un complimento.
    Booh!!?

    RispondiElimina

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.