Ecco l'articolo modificato uscito su Livù di Ottobre 2009.
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Nicola Fasano
Ascesa e caduta di un impero
di Francesco Lenti.
20 Ottobre 2009. Università degli Studi di Bari, sede distaccata di Taranto, quartiere Salinella. Uno studente di Grottaglie si laurea in “Economia aziendale” con 100/110.
Per strano scherzo del destino la tesi ha come argomento la “Nicola Fasano s.r.l.” un’azienda o per rimanere in ambito giornalistico, un fallimento che diventa notizia e che ha attraversato poche settimane fa, indifferente, il già incancrenito senso civico dei grottagliesi, forse perché tutti sapevano, oppure perché, diciamoci la verità, la ceramica non è stata mai in cima ai pensieri e non ha riempito le tasche di chi, per la stragrande maggioranza, ha sopravvissuto con il binomio agricoltura-Italsider. La ragione sociale dell’impresa ha lo stesso nome dell’uomo simbolo dei capasoni. Il pioniere, il Gianni Agnelli del nostro artigianato, colui che ha inventato un mercato per la ceramica fuori da un quartiere che ancora adesso si autocompiace, e che in automatico ha prodotto una delle più straordinarie esperienze di marketing per una città di provincia.
Nicola Fasano è intrecciato inevitabilmente con la storia del ventesimo secolo.
La storia di un figlio che ha trasformato il lavoro della creta tramandato dal padre Francesco (anch’esso figlio d’arte di Vincenzo) in un impero. Il capo di una famiglia che si è disgregata nel quartiere, ognuna con la propria attività, chi con fortuna come nel caso di Enza, chi fallimentare come la gestione di Franco e Maurizio. La storia dei Fasano è anche emblematica e rappresentativa del fare economia nella nostra città: l’impossibilità e l’incapacità dell’imprenditoria, l’essere divisi sempre e comunque, e la coltivazione solitaria del proprio orticello. Un’occasione sprecata. Un'altra, forse la più triste e drammatica.
Nicola è nato e cresciuto in bottega: “sono ceramista da sempre! Forse nel seno di mia madre respiravo l’aria umida della bottega. I miei nonni e i miei genitori hanno sempre lavorato la creta.” Anni in cui l’artigianato era utile e indispensabile per la comunità, dove i prodotti erano destinato esclusivamente all’uso quotidiano. Nicola cresce in questo quartiere, in questa città insieme alle altre famiglie “ceramiche.” L’indotto prodotto dall’arte figula era insufficiente a scontrarsi con l’avvento della plastica che avrebbe spazzato via tutto. Ha un’idea, all’epoca pionieristica, uscire fuori dalle mura cittadine; prendere un camion, caricare su le proprie creazioni, partire direzione Milano e partecipare alla Fiera Internazionale dell’artigianato. Era l’aprile del 1964, ricorda Fasano: “Per me fu il vero trampolino di lancio…il mio stand fu considerato la novità assoluta della fiera, ne parlarono i giornali della ditta Nicola Fasano Grottaglie.” Un nome di un paese sperduto nella provincia jonica che finalmente acquisiva un suo perché: “per la prima volta mi sentii orgoglioso di essere grottagliese…immediatament
Da quel momento in poi tanta ricchezza e benessere, un conseguente reale indotto per le altre botteghe grottagliesi, esportazioni e mostre nazionali ed internazionali. Nicola è il modello dell’uomo d’altri tempi. Rigido, umile, coraggioso e consapevole dei propri limiti. Conosce la lavorazione dell’argilla dalla A alla Z: ha estratto l’argilla quando non esistevano i macchinari moderni, è stato torniante, plastichiere, fornaciaro e venditore. Da caminaro a imprenditore per intelligenza e per caso: “Io sono un ignorante, so solo lavorare la creta e mi basta.”
Nicola Fasano oggi Venerdì 6 Novembre 2009, muore all’età di 86 anni. Voci ci dicono che aver appreso del fallimento dell’azienda che portava il suo nome, potrebbe aver inciso sulla fine della sua straordinaria esistenza.
Volevamo intervistarlo, ma la sua salute non ce l’ha consentito. Sarebbe stato uno straordinario capitolo in più al documentario “Un po’ di luce” per la storia della nostra città.
Finchè siamo in tempo bisogna salvare tutto. La memoria in Italia è a breve termine, figuriamoci a Grottaglie.
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"Nicola Fasano: ascesa e caduta di un impero"
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SOMMARIO:
EDITORIALE: Chi di diffida ferisce di Livù perisce - L'Assessore Marisa Patruno diffida Livù. La nostra risposta
COSA SUCCEDE IN CITTA'
Ceramicrac: Il Capasone è in crisi - La Nicola Fasano s.r.l. fallisce e gli operai dicono la loro.
Il paese dei Tarocchi / 2 La delibera sul caso Dalì.
Stagione teatrale - Il teatro è per i soliti: diritto di prelazione per gli abbonati.
MONDOSCUOLA: Liceo Moscati
BOOMerang Liceo: le responsabilità dI Matichecchia e la voce di uno studente.
CULT
Mariagrazia Ciracì al Teatro Petruzzelli
Il Levante Film Festival al Monticello
Piero Mariella "Arancio sbiadito" un esordio letterario
FOLKRAGLIE:
Mestu Biagino, un torniante storico
PSICOVINCI:
L'animale politico
STAIL:
Il liceale ripetente
SPORT:
Intervista Maiuri Coach dell' Ars Et Labor
Ipersport Basket Grottaglie
Nuoto: gli Istruttori della Piscina Comunale
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