Francesco Donatelli, vicesindaco scrive a:
Caro Michele Emiliano,
facendo seguito ai pregressi contatti ed essendo uno che, come recita il tuo invito, “critica il PD pur continuando ad amarlo”, ti confermo la mia partecipazione all’assemblea del Partito Democratico del sud per il 9 e 10 aprile a Bari "TERRONI DEMOCRATICI".
Tale iniziativa la ritengo una occasione per tanti cittadini, militanti e non del PD, per far uscire da un forzato immobilismo e frustrazione le migliaia di persone che hanno creduto e credono nel progetto del Partito Democratico. E quindi vedo, tra i benefici effetti, quello di stimolare le diffuse ed inespresse potenzialità nel campo del centrosinistra del Mezzogiorno.
Uno strumento di partecipazione attiva che spero servirà, specialmente qui a Taranto, a travolgere un pericoloso immobilismo soprattutto alla vigilia di un importante appuntamento elettorale. Dico ciò perché penso che il gruppo dirigente provinciale tarantino abbia sostanzialmente fallito la sua missione. Un partito che ha avuto uno scarso peso sul territorio lasciando gli amministratori locali soli di fronte ad immani difficoltà. Soli in assenza di un progetto politico o, semplicemente, di un coordinamento delle politiche che riguardano una pianificazione di area vasta, lo sviluppo dei territori, la salute dei cittadini, l’occupazione, la cultura, l’inclusione sociale, ecc.. Da qui la inevitabile caduta anticipata di amministrazioni di centrosinistra come Monteiasi, Manduria e Fragagnano con amministratori lasciati soli senza punti di riferimento politici.
E che dire della tragicomica farsa del congresso provinciale che, a distanza di sei mesi, non si riesce ancora a celebrare. E’ incredibile la paradossale situazione a cui centinaia di militanti hanno dovuto assistere allibiti: una contrapposizione tra due dei tre contendenti che, non solo non rappresentavano due diversi progetti politici, ma si richiamavano alla stessa mozione “Bersani-Blasi”. Ora, sembra che la paziente opera di mediazione di Sergio Blasi tra i tre candidati, Luciano Santoro, Sergio Scarcia e Angelo Prontera, abbia sortito finalmente l’effetto di convocare il congresso dopo le amministrative di maggio.
A Grottaglie, interessata al voto delle amministrative di maggio, il gruppo dirigente PD non si è neppure posto il problema se partecipare o meno alle primarie di coalizione per scegliere il candidato sindaco. Addirittura non ha nemmeno convocato l’assemblea degli iscritti violando lo Statuto il quale stabilisce che “Tutti gli elettori e le elettrici del Partito Democratico hanno diritto di: …….. partecipare alle elezioni primarie per la scelta dei candidati del partito alle principali cariche istituzionali”; ed “essere consultati sulla scelta delle candidature del Partito Democratico a qualsiasi carica istituzionale elettiva.”
Per questo sarò presente all’assemblea del Partito Democratico del sud "TERRONI DEMOCRATICI". Mi auguro una massiccia partecipazione. Sono convinto che la tua iniziativa può rappresentare una salutare “scossa” al Partito Democratico, una iniezione di fiducia per gli iscritti al PD e per il popolo meridionale che aspetta solo di ritrovare la Politica e scorgere la strada per riscattarsi ed esprimere, finalmente, le sue enormi potenzialità.
Grottaglie, 24/03/2011
Francesco Donatelli
Vicesindaco di Grottaglie
ma quando si ritira Donatelli dopo aver distrutto Grottaglie dovrebbe solo sparire per il bene del PD e di Grottaglie. Un iscritto al PD
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