Che ora è ?

martedì 29 marzo 2011

SE NON ORA, QUANDO? UN CONTRIBUTO PER UNA REALISTICA PROSPETTIVA DI CAMBIAMENTO

di Mimmo Annicchiarico
So di correre il rischio di sollevare il più inquietante degli interrogativi tra vecchi e nuovi attori della politica grottagliese, ossia, “Ma che vuole ancora?” Eppure, anche in una condizione di sostanziale estraneità alle polemiche degli ultimi cinque anni e di pesante scetticismo sulle possibilità di questa città di uscire da una condizione bloccata da un manipolo di incalliti dilettanti alle prese con una realtà più grande di loro, ma tanto insolenti da credere di poter governare e per di più in tutte le stagioni, mettere a tacere una “dignitosa coscienza e netta” resta sempre un’impresa che crea grande fatica e qualche senso di colpa.
E, allora, a due settimane dalla presentazione di candidature a sindaco e liste collegate, nella babele e nella vertigine del “perché tu sì e io no?”, a furia di rimanere nel pantano del “prima i nomi o i programmi?” (come se esistano programmi buoni senza buoni amministratori o buoni amministratori senza idee da proporre, si pensi bene, comunque, tra quelle realizzabili), sento il dovere di dare uno strappo al mio incalzante pessimismo. Uno strappo, che non può, comunque, essere tale rispetto ad un progetto politico che mi ha visto, anche con significativi successi elettorali, da oltre 35 anni sempre tra i protagonisti della vita politica grottagliese, in veste, ora di sospettato innovatore, ora di temuto concorrente degli apparati di partito, ma che lo è nel dato che questa mia non preventivata entrata in campo non contempla né una personale candidatura a sindaco, né una rinnovata proposta di un’autonoma lista civica, né, in ogni caso, qualsiasi mio ripensamento sulla praticabilità di un ritorno tra le tetre mura dei canonici schieramenti bipolari.
La mia vuole essere solo una proposta-offerta, avanzata a quei movimenti civici nati e cresciuti a Grottaglie come risposta dal basso al malessere della politica di vertice, di una disponibilità personale a lavorare con spirito ricostruttivo alla messa in opera di un’alternativa unitaria di questo universo democratico, che faccia tesoro delle esperienze – esaltanti e frustranti del passato – e delle fresche energie del presente che intendono agire fuori dagli schemi ideologici, seppur carichi di ideali tanto alti da sapere che per non essere astratti, dovranno diventare quotidiana prassi riformatrice.
Il nocciolo della proposta è semplice: mi dichiaro personalmente disponibile a impegnarmi nel sostenere un unico schieramento civico, articolato sì in tante liste, ma che proponga un comune candidato sindaco di rottura col passato, alternativo a candidature espressamente riferibili a destra, centrodestra, centro, centrosinistra e sinistra, impegnato su un programma che sintetizzi quelli finora singolarmente proposti in questa area, integrato dai contributi di quanti vorranno essere coinvolti e stravolti in una tale nuova prospettiva. 
Se mai questo appello dovesse trovare orecchie attente all’ascolto e cuori disposti a interpellare le loro menti, Grottaglie potrebbe svegliarsi, all’indomani del prossimo voto amministrativo, di fronte ad una vera, non velleitaria, novità, impegnata a far vivere a tutta una città cinque anni di lavoro comune, con la messa a riposo della logora compagnia delle maggioranze e minoranze politiche di questi ultimi anni e con la messa a coltura delle speranze di cambiamento, altrimenti destinate a rimanere tali.
Mi auguro, quindi,  che questo appello venga raccolto e realizzato (qualificarlo tardivo sarebbe, invece, oltremodo sospetto), anche nel caso in cui lo si volesse prendere solo in prestito e licenziare il sottoscritto con un garbato, ma netto: “No, tu no!”.
A quel punto non chiederò nemmeno “Ma perché?”, conoscendo la risposta …, ma mi sentirei ugualmente impegnato a sostenerne la bontà.

18 commenti:

  1. sperando che la signora Lilli pubblichi questo intervento,
    mi rivolgo a te,caro mimmo per chiederti:

    da dove esci fuori... per quale motivo un partito dovrebbe accogliere la tua proposta, cosa hai fatto quando sei stato al governo di grottaglie?

    ora siamo tutti buoni ad invocare un nuovo percorso, perche' questo nuovo percorso non lo hai fatto tu?

    Mi permetti di dirti che siccome sei emarginato,ora tenti di entrare dalla finestra?

    Scusami ma sono sincera.

    Maddalena A.

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  2. Il tuo posto ideale è sicuramente nel nuovo e rigenerato PDL.Serve un'altro uomo di provata serietà e cultura.Bussa e ti sarà aperto. Non entrerai dalla finestra,ma dal portone principale.Basta un tuo cenno e sicuramente farai parte della lista ufficiale PDL.
    Renatino il saggio

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  3. Non ci si aspettava da un uomo dello spessore del professor Annicchiarico un messaggio patetico come questo.

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  4. A me non pare per niente patetico, semmai molto attinente con la realtà del circo elettorale.

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  5. E' vero Grottaglie non ha una classe dirigente dove pescare qualcuno che possa farsi carico del governo della Città.
    Ma questa condizione ha delle responsabili con nome e cognome e mi riferisco anche al caro professore oltre che al riverginato Vinci. Non si fa politica ammazzando chiunque faccia un po' di ombra perché astro nascente. Lo si cura e gli si dà modo di crescere. A quest'ora avremmo un panorama diverso.
    Professore un consiglio: porti i nipotini alle giostrine e nel frattempo si faccia un esame di coscienza!

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  6. Cara Lilli, se l'intervento di Annicchiarico, come tu dici, e'"attinente con la realta' del circo elettorale", significa che questo intervento non e' bello ma fa ridere, come il circo

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  7. Chiedo perdono,mi sono espressa male, ma siccome rispondo sempre con la fretta in quanto sto facendo altro, mentre con un occhio costante alla posta, controllo i commenti.
    Voglio dire che questo intervento/ suggerimento potrebbe evitare il Circo delle tante candidature a Sindaco che si sa sono nella maggior parte congeniate per concorrere al seggio di consigliere, in quanto se la matematica non è un opinione, con una lista è difficilissimo che sia eletto nemmeno un consigliere. Con due liste forse uno, e con tre forse sempre uno.
    Signori miei i numeri sono numeri e i soldi anche, e questi fanno sempre la differenza in politica.
    E come diceva mia nonna sparti Napoli ca diventa casale. Intelligenti pauca!

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  8. Perchè come qualcuno che propone qualcosa di sensato, viene bollato a priori!Perchè se uno ha un poco di acume politico,li si rinfaccia ciò che in altri tempi ed in altre storie ha scelto di fare! Anche se è vero,che quel modo era velleitario come l'odierno delle liste civiche dell'ultimo istante;che fioriscono con lo scirocco, come i funghi.Qualcuno che in tempi non sospetti, ha messo insieme una possibilità per un percorso unitario di rinnovamento, di personale politico e di percorsi amministrativi c'è.Se le liste civiche che provengono dai movimenti civili grottagliesi, avessero voluto,o vorrebbero ancora, non ritagliarsi uno spazio di opposizione,ma personificare un percorso di servizio per Grottaglie,ciò è possibile: basta togliere gli io, dei candidati sindaci per assicurarsi il posto da consigliere, e mettersi invece in gioco come possibile amministratore in un gioco di squadra con chi ha gli stessi indirizzi programmatici: qui, alla Regione,in Italia e nel Mondo.

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  9. nel leggere i commenti noto una certa rabbia... ora io sono il primo ad essere oltremodo deluso dalla politica, ed è proprio per una certa indole alla calma che cerco di ragionare meglio!!! Scusate non sono deluso... gli attuali consiglieri mi fanno davvero schifo... se assisto ai consigli comunali cui ho assistito, noto che di politica vera c'è ben poco, anzi meno che niente... saranno degli ottimi appassionati di calcio, magari anche di donne e perchè no di macchine; la dialettica (o meglio il dialetto) è di bassa caratura come poverissime sono sicuramente le buone intenzioni. Quale buona occasione di cercare di cambiare le cose... una tornata elettorale amministrativa e per di più con tante forze nuove, almeno così si spera, che non hanno nulla da spartire con le ormai obsolete srl partitiche convenzionali. E che succede? succede che la rabbia (che ripeto condivido benissimo) offusca gli occhi e le speranze di chi cerca di entrare nelle aule consiliari precludendo, in nome di una sincera voglia di cambiamento, ogni apporto più o meno utile da parte di chi è stato suo malgrado già impegnato per conto della civica Azienda ed inoltre precludendo l'apertura, ma di questo non ho mai capito molto, verso altre liste civiche che sono più o meno nate e cresciute per gli stessi motivi. E qui mi riferisco a entrambe le liste civiche: perchè mai correre da soli buttando al vento la possibilità concreta che qualcosa di quello che programmate sia davvero fattibile? perchè è proprio con la forza datavi da più elettori che potrete entrare nel comune... e se vi unite non sarete in pochi. La storia ci insegna che le divisioni tra correnti e correntine hanno sempre portato alla ribalta dei mostri politici e nel caso in questione saremmo destinati a sorbirci altri cinque anni di ignoranza amministrativa... a che pro? per quali nobili motivi? E perchè non sedersi a tavolino e ragionare con chiunque abbia a cuore le sorti di questo paese? Non può essere che anche un ex-consigliere, purtroppo, le abbia? Anche se così non fosse perchè non RAGIONARE prima di licenziare ogni tentativo di collaborazione? Forse ci si sente più fighi ad essere in ogni cosa ed in ogni modo contro? bene allora sarete fighissimi, ma i numeri come dice Lilli potrebbero non essere dalla vostra parte... un augurio sincero per voi per me e per Grottaglie

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  10. se lo spessore di Annicchiarico porta a fare queste richieste patetiche,,,,Dio ci salvi e liberi

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  11. Mi piacerebbe sapere,anche da Annicchiarico che ormai non ha manco il coraggio di rispondere visto che il suo intervento/proposta ha suscitato ilarita' e pena, mi piacerebbe sapere perche' un candidato spende soldi e tempo.... forse per noi? o per sistemare lui e gli affini?

    Annicchiarico, mi risponde?

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  12. sig.Annicchiarico,non si risponde?le bruciano tutte queste risposte negative?

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  13. Caro prof., non è da moltissimo tempo che esercito liberamente il più grande diritto/dovere politico-civile presente in ogni modello anche basilare di "democrazia", ossia il diritto/dovere di voto ma da giovane cittadino che cerca di dare il più alto valore possibile a questo diritto/dovere faccio il possibile in coscienza per rifiutare l'astensionismo e il qualunquismo ormai divenuti complementarmente le ideologie (anti)politiche principali del nuovo millennio, almeno nel contesto della (non ho davvero parole per definirla) comunque vuotissima seconda repubblica italiana. Malgrado gli sforzi per cercare di esprimere un voto non dico soddisfacente ma quanto meno poco doloroso, non posso non manifestare la estrema difficoltà con cui ciò potrà avvenire, per quanto mi riguarda, in occasione delle imminenti elezioni amministrative grottagliesi in cui mi pare di assistere nella campagna elettorale già in corso ad una "guerra di bande", in stile tutti contro tutti, molto variegata e che vede come non avevo mai visto in questa realtà locale fratture da ogni parte politica, perfino tra le liste civiche che si propongono come ventata d'aria nuova per l'amministrazione di questa città.
    Proprio per questo sostengo ciò che lei ha scritto in questa nota condividendo l'analisi della situazione politico-amministrativa che stiamo vivendo ma soprattutto la sua proposta di formare una coalizione tra le liste civiche presenti con un unico sindaco esattamente con gli stessi caratteri ideali da lei delineati: questa si, sarebbe un'alternativa che mi darebbe senz'altro più entusiasmo in sede di cabina elettorale anche se devo ammettere che sarà difficile un loro incontro per quello che ho sentito da più parti in giro per le vie di questa città. Le divisioni sono aspre anche se, come sempre, su problemi di secondo ordine rispetto all'esigenza presumo comune di restituire a Grottaglie un'amministrazione capace, seria, fresca e lungimirante.
    Non voglio dilungarmi in personali giudizi in merito alle due realtà civiche, penso solo che insieme, con spinte ed estrazioni diverse, potrebbero riuscire a colmare più agevolmente il vuoto elettorale espresso da chi ormai assume come perdita di tempo l'atto delle pubbliche elezioni ovvero a spostare le preferenze di quegli elettori che votano ancora i partiti più o meno istituzionalizzati nella speranza di votare il meno peggio. Se correranno da soli, come ad oggi si prospetta, nutro qualche dubbio che la "nuova vera aria" possa arrivare in Comune e quando da cittadino-elettore mi troverò ad adempiere al mio diritto/dovere non potrò fare altro che chiudere gli occhi e mettere una croce: di sicuro più grande del necessario. Che lei possa contribuire a questa causa, vivissimi saluti.

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  14. caro anonimo 29 marzo 2011 21:55,

    il problema non sono le forze nuove.

    Cerchero' di fare un ragionamento semplice e logico:

    a) un giovane senza esperienza non vale a nulla.Non ci improvvisa politici:la vecchia DC e il vecchio PCI formava i politici,li addestrava e li forgiava e i risultati positivi si sono visti.
    Ergo, il LARGO AI GIOVANI e' semplicemente demagogico!

    b) siamo a questo punto perche' non si fa piu' politica come etica e come alto senso del dovere.Da dove provengono i berluscones, i ministri e i sottosegretari e i deputati e senatori:non certo dalla politica ma dalla societa' civile e i risultati negativi si vedono.

    c)L'errore e' stato quello di credere che la societa' civile potesse risolvere tutto:io invece credo che non sia cosi perche' il politico non si inventa dall'oggi al domani.
    Se poi aggiungiamo i nuovi valori della societa' che e' ormai basata sulla immagine e sulla ricchezza, forse si riuscira' a capire cio' che dico. Avete sentito la Minetti? ha detto che vorrebbe fare il ministro degli esteri:oggi ci mettiamo a ridere, in un ieri lontano l'avremmo presa a calci nel sederino!

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  15. anonimo 30 marzo 2011 14:25 ,
    la persona intelligente prima di scrivere legge i commenti che ci sono.Non credo che tu li abbia letti, visto cio' che hai scritto.

    Mi permetto di dirti che il tuo scritto non ha ne' capo ne' coda ma tu non lo saprai mai perche' Lilli, come fa sempre, tagliera' gli scritti che non le convengono.
    Vero Lilli?

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  16. Penso che bisogna essere chiarissimi. Chi doveva faranno uno, ma trecentomila passi indietro confrontando con Wtta Ragusa, era Ciro D'Alo '. Anche un bambino si rende conto dell'enorme differenza tra i due candidati. E allora, se ciò e' vero e' legittimo chiedrersi per chi e per che cosa sud in movimento si presenta. E' ovvio che sud in movimento cerca di ostacolare la crescita della società civile grottagliese ed e' ovvio che le ragioni di tale sbarramento vanno cercate nella volontà di qualche "capo bastone" della sinistra grottagliese che vede come fumo negli occhi l'eventualità di un ballottaggio con Rinascita civica. Allora, non votate sud in movimento! E' uno specchio per le allodole! Poveri ingenui ragazzi!

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  17. Leggendo tutti i commenti non posso fare a meno di pensare che c'è ancora troppa gente che non ha ben chiaro quale sia il significato ed il valore della parola POLITICA.
    La cosa poi che mi preoccupa dippiù, è la continua e mai fondata delegittimazione dei Giovani.
    Penso fermamente che in un paese dove "l'opinione pubblica" si esprime costantemente in sfavore dei giovani ci sia una forte e premeditata condanna a morte di un territorio.
    Non reputare capaci, non rendere merito, delegittimare ed ostacolare con ogni strumento le nuove generazioni in una popolazione, equivale ad eliminare i fondi per la ricerca e sviluppo in una azienda, determinandone , in entrambi i casi la rovina.


    Testimonianza reale e tangibile dell'importanza delle ragazze ed i regazzi di Grottaglie, sono le diverse iniziative e contributi che in assoluta autonomia partitica ed economica, hanno portato ogni cittadino ad essere orgoglioso della propria città.

    Dal festival della street art, alla numerose rappresentazioni teatrali, dalle innumerevoli mostre artistiche, passando poi ai successi personali di capaci ed eclettici ragazzi sparsi per il mondo; il contributo delle giovani menti ha innalzato un senso di appartenenza alla comunità grottagliese che è stato volutamente soppresso e distrutto da chi per troppo tempo ha inteso la politica come mero ambito elitario e personalistico.

    Ci vuole coraggio, destrezza e competenza per fare la differenza e ottenere dei risultati ottimali...

    Detto questo, non mi permetterei in nessun caso di consigliare nessuno a non votare per qualcuno ne a farlo per altri, ma invito tutti i cittadini e cittadine a ragionare con la propria mente.


    Io che credo in me stessa ed alla generazione alla quale appartengo.

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  18. nutro un pò di fastidio nel rivolgermi a qualsivoglia persona col nome di Anonimo data e ora... pensavo che sullo schermo fosse quantomeno apparso il mio nome anche solo per capire se gli interventi successivi fossero rivolti a me o meno... ho dovuto cercare, a tale scopo, di rintracciare ora e data in cui ho inviato i precedenti messaggi. Partendo dal presupposto, quindi, che non so con chi sto parlando, neanche indicativamente, mi rivolgo in primis all'anonimo che criticava il reclutamento del personale politico e amministrativo dalla società civile: è vero, anzi verissimo, sono anche io del parere che l'inesperienza o meglio l'incompetenza, e peggio l'ignoranza, in politica e in amministrazione possano sortire degli effetti nefasti se non disastrosi; è proprio quello che stiamo pagando in questi anni, sia a Grottaglie che fuori, d'accordissimo. Ma non credo neanche, del tutto, ai superprofessionisti della politica e dell'amministrazione, quelli che vivono da decenni nelle stanze dei bottoni, di ogni livello, e che magari sono stati istruiti, come il suddetto anonimo diceva, da quei partiti che anche se più seri e più dignitosi degli attuali non in tutti casi e situazioni hanno lasciato un'eredità rosea; anzi, nel complesso, ravviso che hanno lasciato un'eredità di per sè compromessa, cui i successori, che a ben vedere sono rimasti gli stessi trapiantati sotto altre vesti, non hanno fatto altro che peggiorare,con il contributo naturalmente di chi dalle ceneri del passato è emerso, politicamente, per interessi privati o di pochi dalla cd società civile; questi signori più che ben amministrare o ben governare hanno sfruttato buona parte delle loro capacità per autoconservarsi, rimanendo, grossomodo, inermi di fronte ai cambiamenti sociali economici e culturali dell'ultimo ventennio. Questo è un discorso molto ampio che potrebbe non aver facile fine ma mi è servito per dire che, ritornando al nostro microcosmo cittadino, sono d'accordo ci vuole gente che sia seria e capace, che si impegni fortemente, che amministri in modo lungimirante e in ogni modo senza favoritismi di sorta e che nel propagandare le proprie idee, in campagna elettorale, sia realistica, sappia quello che dice e possibilmente sappia come potere di fatto realizzarlo. Domande al mio anomimo amico:
    1- A quale partito oggi bisogna rivolgersi per essere istruiti all'arte di amministrare, naturalmente nei modi che le ho sopra descritto?
    2- Se nel caso oggi i partiti, nel modo tradizionale di intenderli, non esistono più o rappresentano sostanzialmente delle organizzazioni strumentali a oligarchie di vertice utili al perseguimento della ricerca del consenso in campagna elettorale e per il resto poco vicini ai cittadini, a chi affidare le redini dell'amministrazione?
    3- Questa è per tutti: non sarebbe forse necessario cercare delle collaborazioni tra chi esige unilateralmente, anche aldifuori dei tradizionali schemi politici, dei cambiamenti?
    La situazione attuale, e quella che si appresta a divenire, non mi entusiasma a Grottaglie, nessuno mi convince del tutto. Confidavo solo in una più sentita e corale spinta dal basso, col coinvolgimento, di riflesso, di ogni persona seria in grado di arricchire programmi effettivamente realizzabili e dunque sostenibili con più convincimento.
    Concludo rispondendo all'altro amico anonimo dicendo che nel secondo intervento da me effettuato esprimevo solo la mia paura di entrare nella schiera degli astensionisti. Per il resto le polemiche spicciole e non argomentate non mi interessano. un abbraccio a tutti voi

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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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