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venerdì 28 agosto 2009

"Fondi illeciti ai partiti per gli appalti"


Da Repubblica.it
La procura indaga per riciclaggio: riscontri sui conti bancari
di Mara Chiarelli

Operazioni sospette, voci di bilancio camuffate che potrebbero aver nascosto il denaro "sporco" delle aziende, poi versato nelle casse dei partiti. Si indaga per riciclaggio, ora, nell´inchiesta sul sistema sanità coordinata dal sostituto procuratore antimafia di Bari, Desirée Digeronimo.
Gli inquirenti, che da alcune settimane passano al setaccio i conti bancari e i bilanci di società, stanno ora indagando per accertare se alcuni imprenditori abbiano finanziato i partiti del centrosinistra pugliese. In cambio, è questa l´ipotesi inquirente, avrebbero ottenuto dalla Regione Puglia appalti e incarichi per la fornitura di beni e servizi nel settore sanitario anche con il meccanismo della licitazione privata.

Gli imprenditori, già iscritti nel registro degli indagati nell´ambito della stessa inchiesta, sono sospettati di essere finanziatori occulti dei partiti. Gli sviluppi delle indagini si baserebbero su riscontri investigativi già ottenuti dal magistrato su quanto acquisito, all´inizio di agosto, nelle sedi baresi di Pd, Socialisti autonomisti, Sinistra e libertà, Prc e Lista Emiliano. In quell´occasione furono portati via i relativi bilanci, allo scopo di verificare l´ipotesi di illecito finanziamento ai partiti.

Nei primi mesi dell´inchiesta è stata iscritta nel registro degli indagati una quindicina di persone, tra cui l´ex assessore alla sanità della Regione Puglia, Alberto Tedesco (Pd). Nei confronti di alcuni indagati, tra cui Tedesco, sono da tempo in corso indagini patrimoniali.

L´ipotesi, tutta da verificare, è che nei bilanci delle loro società gli imprenditori possano aver camuffato i finanziamenti illeciti ai partiti con voci del tipo "manutenzione", spese di "pubblicità e marketing". Non si tratterebbe, secondo gli investigatori, di semplici versamenti ai partiti per sostenerne la campagna elettorale, ma di denaro già proveniente da operazioni illegali, e cioè frutto di un altro reato. Per questo, viene ora ipotizzato il riciclaggio.
Quello del finanziamento ai partiti è solo uno dei filoni seguiti dagli inquirenti nella ricostruzione del sistema sanità in Puglia. L´inchiesta, infatti, verte a 360 gradi su appalti, procedure per affidamento diretto di forniture e di incarichi, sulle nomine dei primari e dei manager delle aziende ospedaliere, sull´apertura indiscriminata di nuove farmacie. Durante le indagini sono stati sequestrati interi faldoni di documentazione, tra delibere e movimentazioni bancarie, la cui specificità ha richiesto che venisse nominato un consulente tecnico, competente sulla materia. Sulla base della sua perizia, che ancora non è stata depositata, saranno poi formulate più concretamente le ipotesi di reato.

A dare riscontri alle carte ci sarebbero anche numerose conversazioni, registrate al telefono o dalle microspie piazzate dai carabinieri. Le intercettazioni conterrebbero spunti investigativi che la Dda ha deciso di approfondire, incrociando anche l´analisi della documentazione acquisita negli uffici dell´assessorato alla sanità, in quelli delle Asl e nelle sedi delle società coinvolte.
(28 agosto 2009)

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