All'inizio, come tutto ciò che principia, aveva molti difetti, poco scorrevole nella linea editoriale che risultava spesso discontinua e in alcuni casi anche sclerotica. Ma come tutto ciò che è creatività ed ingegno, se a lavorarci su c'è gente capace e volenterosa, si va verso il miglioramento.
Ogni mese io compro Livù e lo leggo attentamente, bene! questo mese mi devo complimentare con i ragazzi, hanno realizzato un buon prodotto editoriale, grazie ad alcuni pezzi azzeccati, in particolare il pezzo sulle badanti di Anna Ballo, interessante la mini indagine di Giuseppe Santese sulle scelte universitarie dei nostri neo maturati. Come al solito pungente la satira di Pietro Spagnulo e utile il pezzo sul sesso del dr Giuseppe Vinci, questi ultimi due i più "vecchi" anagraficamente della redazione.
I viaggi di Tatù per la verità stonano un po', se vogliamo leggere di viaggi sappiamo dove orientarci: sulle riviste del settore. Sarebbe auspicabile che ci si occupasse di più del turismo locale, perché, proprio a cominciare da noi pugliesi, conosciamo poco i nostri posti e quindi su un magazine locale, in tempi di afflusso turistico, non sarebbe male leggere di stupendi posti poco lontano dalle nostre residenze.
Insomma nel complesso è un giornalino che si legge con piacere e ho l'impressione che abbia preso la strada giusta per piacere sempre di più, vanno solo riveduti un po' meglio i testi, mi permetto di suggerire un buon correttore di bozze.
In bocca al lupo ragazzi!
Nessun commento:
Posta un commento
blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis