Questo è il testo di risposta del Corriere del Giorno di oggi in merito alla lettera della prof Etta Ragusa inviata al direttore del Corrire del GIorno. A Rispondere è il caposervizo della provincia Masssimo D'Onofrio:
Nulla questio sugli sviluppi futuri del comitato. Se diventerà una lista civica oppure una boccio fila (visto che le ipotesi sono diverse .. .) sarà materia di cronaca che il Corriere, ed in particolare il suo corrispondente di Grottaglie, continueranno a raccontare puntualmente.
Per quanto riguarda il titolo dell'articolo "incriminato" con un certo zelo dalla professoressa Ragusa, è doveroso sgombrare il campo dalla dietrologia: nessuno - come immagina la prof - ha sostenuto che «il comitato dà "l'addio" al suo pluriennale impegno in difesa della salute e dell'ambiente». Non c'è scritto nè nel titolo, nè tantomeno nell'articolo.
Semmai, nell'estrema siritesi che consentono le quattro parole di un titolo, si voleva descrivere l'evoluzione di un progetto. Dunque, di che cosa si duole la nostra professoressa?
Piuttosto che salire in cattedra -la deformazione professionale, talvolta, può giocare brutti scherzi - sarebbe meglio usare tutte le energie per continuare le battaglie ambientaliste. E lasciare che titoli ed articoli li facciano i giornalisti ...
(M. D'O.)
Vigiliamo, nella fattispecie Etta Ragusa, così replica chiudendo l'incidente di percorso:
L'intenzione della lettera scritta dal comitato Vigiliamo per la discarica era solo quella di ribadire il suo impegno, non quello di muovere rimproveri né al Corriere del Giorno, né tanto meno a Salvatore Savoia di cui si condividono in pieno tutte le citazioni di Salvemini riportate nella sua lettera. A livello personale e a nome del comitato chiedo scusa se involontariamente la lettera da me firmata, e il modo in cui è stata diffusa, ha creato equivoci e soprattutto ha dato adito ad essere interpretata come una mancanza di rispetto verso Salvatore Savoia che ha sempre mostrato sensibilità verso le iniziative di Vigiliamo e cordialità verso la mia persona. Spero che questa sincera rettifica, che chiedo agli amici dei blog in indirizzo di pubblicare, chiuda la questione nella comune convinzione, come Salvatore ha ricordato, che "non può esserci una rinascita civica senza democrazia e libertà".
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