Si torna a parlare di Moscati perpetrando sempre di più la frammentazione delle aule, mentre l'amianto giace indisturbato con buona pace di tutti.
Sulla Torrente del vento un'interpellanza da parte dell'opposizione, mentre riverbera in internet il manifesto della giornata inaugurale con titolo: "Prima era un carcere, poi la Torrente del vento, oggi è il primo laboratorio urbano" qui finisce il titolo ed io aggiungo domani: il posto cucito su misura per alcuni amici, mentre per gli altri che hanno creduto e quindi lavorato, il gesto del dito medio.
E per finire la notizia principe, il nuovo che avanza: l'avv. Romano nominato commissario dell'UDC.
Per la serie corsi e ricorsi storici, e a proposito di questo assunto un articolo del Corriere del giorno che riguarda il "ritorno" del già sindaco di Grottaglie, Vinci e già Assessore provinciale alla cultura.
Prima era un convento. Ignoranti!
RispondiEliminaInfatti!
RispondiEliminaEsatto era un convento, fin dal 1520. Poi, dopo l'espolio napoleonico, venne acquisito dal comune e divenne carcere mandamentale, quindi ufficio di collocamento e poi, da circa 15 anni a questa parte, polo di associazioni culturali e di volontariato.
RispondiEliminaOGGI LABORATORIO URBANO?
Bisogna vedere per chi e a vantaggio di chi. Basti guardare il tariffario posto in essere dal soggetto gestore sbucato dal nulla, per capire che NON è diretto ai ragazzi svantaggiati che non potranno MAI permettersi di pagare cifre di quel genere per l'utilizzo delle attrezzature e degli spazi.
Quindi un laboratorio urbano realizzato con soldi pubblici che verrà gestito come struttura privata col beneplacito delle istituzioni e delle associazioni che hanno rinnegato il patto etico per raccattare qualche briciola. Nulla di nuovo qui a Grottaglie. Siamo abituati. Si sa ciascuno ha il suo prezzo, basta saperlo trovare. Ma come è stato basso il prezzo delle associazioni...
Noi però dell'associazione LU LAURU siamo fiduciosi. Un giorno, quando i soldi saranno finiti e non ci sarà più nulla da arraffare,i luoghi si prenderanno la rivincita sulla meschinità delle persone e quel posto tornerà ad essere.... LA TORRENTE DEL VENTO. Prosit.
Abbiamo appena preso visione dell'articolo circa l'interrogazione del consigliere Santoro e ci sentiamo di dichiarare quanto segue:
RispondiEliminaQuesto articolo così concepito è fuorviante e incompleto, oltre che offensivo ed insinuante.
L'interrogazione non può riguardare le 4 associazioni che hanno proposto il progetto (che non avevano, nè potevano avere, alcun diritto di prelazione in questo senso, nè mai lo hanno preteso) ma, semmai, il PERCHE' a TUTTE le associazioni del territorio è stato vietato di partecipare al bando di gara, tra cui le 4 associazioni co-proponenti, all'ultimo minuto con un colpo di mano.
Così come è stata articolata, la cosa diventa riduttiva e fuorviante e la si fa passare come una faida personale tra il comune e 4 associazioni, non sappiamo a questo punto quanto volutamente, per stornare, forse, l'attenzione dal nodo focale.
Inoltre non già di contenitore culturale in senso generico si tratta, ma di laboratorio urbano rivolto alle fasce giovanili del territorio meno abbienti e con disagio.
In ultima analisi se l'interrogazione è stata davvero così concepita dal consigliere Santoro e non si tratta di una svista del giornalista, restiamo sconcertati e allibiti e prendiamo le distanze.
LU LAURU