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domenica 11 gennaio 2009

Anche a San Vito dei Normanni la centrale di biomasse, leggete un po'

Centrale a Biomasse: troppi sprechi, distrazioni e qualche …..bugia?”
La realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica, utilizzando come fonte primaria le “biomasse”, ha suscitato in tutti noi cittadini, una grande curiosità, in particolar modo in coloro che svolgono attività lavorativa nel settore agricolo, a seguito della notizia, che la centrale utilizzerà come combustibile, non il carbone, non il gas ma il legno vergine, per essere sintetici e dirla in linguaggio dialettale paesano: “la frasca”.

Il dibattito organizzato dall'associazione Sanvitoinrete, alla quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti, ha riscosso un grande successo, per la partecipazione di numerosi cittadini, ma soprattutto per la presenza dei giovani, molto attivi negli interventi, in special modo quando hanno chiesto chiarimenti ai politici ed ai tecnici intervenuti nel dibattito.

A noi dell'Italia dei Valori, riflettendo sulle risposte, esaminati i documenti in nostro possesso, a dire il vero qualche dubbio rimane, e così come avevamo promesso negli articoli precedenti, siamo qui a discuterne insieme.

Nel corso del dibattito è stato dichiarato, che l'allegato “A” alla deliberazione del CC. N° 32 dell' 8/11/2008, (cioè le condizioni per la realizzazione nel Comune di S. Vito dei Normanni di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili alimentato a biomasse), non è parte integrante della delibera stessa.

Probabilmente, ciò significa, che la Società proponente l'impianto (ottenute tutte le necessarie autorizzazioni, dalle autorità competenti in materia), potrebbe realizzare l'impianto non rispettando tali condizioni, in quanto, la delibera non è “una autorizzazione” vera e propria, ma un “accoglimento”, come dire una sorta di “SI” per la parte di competenza del Comune, che non può esprimere un parere “discrezionale” o “immotivato” su questo argomento.

Se le condizioni previste nell'allegato della delibera, venissero considerate come opzionali, questo significherebbe, non solo che possono essere trascurate, ma che la Società interessata, potrebbe realizzare un impianto per la produzione di energia elettrica mediante le biomasse, che secondo l'articolo 2 del D.Lgs. n° 387 del 29-12-2003 sono anche “....la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani”.

Noi ci auguriamo, (in attesa di un chiarimento da parte delle autorità competenti) che l'allegato sia parte integrante della delibera e che, se l'impianto dovesse realizzarsi, funzioni solo ed esclusivamente con il legno vergine, come previsto nell'allegato.

Se così non fosse, potremmo aimè, ritrovarci a 5 Km da casa un “termovalorizzatore per i rifiuti” da utilizzare in modo “discrezionale” su richiesta di autorità preposte, per casi di “urgente necessità”.

La nota vicenda della spazzatura in Campania desta in noi serie preoccupazioni, se consideriamo quello che sta accadendo in provincia li Lecce, abbiamo fondati motivi per dubitare qualcosa.

E stato dichiarato inoltre, che la Società Fiusis effettuerà gratuitamente la potatura degli alberi, con enormi vantaggi per i proprietari di oliveti, che non dovranno preoccuparsi delle enormi difficoltà che questo lavoro comporta.

Nell'allegato della delibera sono previste esclusivamente, la raccolta, la coppatura ed il trasporto gratuito presso l'impianto. Se avessero inserito anche l'operazione di potatura, nelle condizioni della delibera, gli amministratori avrebbero imposto, anche per questa attività lavorativa, l'assunzione di personale di S. Vito dei Normanni. Ma così non è e non è stato specificato diversamente.

Per cortesia.............non creiamo illusioni!!

L'impianto in un anno di attività lavorativa è in grado di distruggere 9000 tonnellate di legna, che diverranno 350 tonnellate di cenere, (come se in zona non ve ne fosse già abbastanza!) utilizzabile come ammendante in agricoltura. La domanda sorge spontanea: non sarebbe meglio utilizzarle tutte le 9000 tonnellate per creare fertilizzanti in agricoltura? Come si può sprecare una tale risorsa? Mai nessuno ha sentito parlare di compostaggio? Eppure i giovani di Sanvitoinrete ne hanno parlato abbastanza.

Abbiamo seri dubbi, che la “politica dirigente” abbia ascoltato il parere degli addetti ai lavori nel mondo agricolo. Con quello che costano i fertilizzanti oggi, possibile che a nessuno sia venuto in mente di suggerire: “perché distruggere e non invece, reimpiegare sotto forma di fertilizzanti questa enorme risorsa naturale?”.

Ed ancora, durante il funzionamento, l'impianto necessita, per il raffreddamento del condensatore di turbina, di oltre 1000 quintali di acqua al giorno, che sarà approvvigionata dalla falda sottostante.

In questo periodo, viste le abbondanti piogge, si potrebbe anche pensare che non sia un problema, se fosse possibile recuperarla tutta, ma in estate? E non andiamo tanto lontani, fino a qualche giorno addietro l'acqua veniva erogata in quantitativi ridotti, si parlava di economizzare, di non sprecare.

In questi giorni, il Presidente Vendola e l'assessore Introna, hanno inviato una lettera “Alle famiglie”, nella quale siamo invitati ad essere più attenti all'uso delle risorse idriche, spero non sia giunta solo a chi vi scrive.

A S. Vito invece, qualcuno ha deciso di …..........bruciarla!

I problemi che un simile impianto crea sul nostro territorio, come potete notare, sono indubbiamente tanti, probabilmente non sono stati valutati con professionalità in quello studio di impatto ambientale, che un argomento di tale importanza necessita.

Questi sono solo alcuni, degli argomenti che non ci vedono concordi con la decisione espressa nella delibera. Ve ne sono altri e li stiamo esaminando, ve ne renderemo conto al più presto.

Un grazie per la vostra attenzione, e alla prossima, per discutere di controlli, norme, disposizioni e per capire come direbbe Di Pietro: “Che ciazzecca, Castelluccio Valmaggiore (FG) nell'impianto di S. Vito dei Normanni?”

Alla prossima.

Circolo di base

Italia dei Valori- Di Pietro

Città di S. Vito dei Normanni

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