Ad oltre un anno dalla entrata in vigore della legislazione attuale, che ha introdotto in Italia il reato di “Atti Persecutori”, l'area di applicazione normativa ha prodotto elementi atti a poter meglio valutare la natura e la reale portata di questo fenomeno, nonché di delineare nuove esigenze in termini difensivi dal punto di vista, soprattutto, delle vittime.
Oltre alla analisi degli aspetti tecnici attuali e delle problematiche che si sono ad oggi evidenziate, saranno approcciati i profili relazionali connessi a questa particolare tipologia comportamentale, ovvero i rapporti tra approfondimento conoscitivo delle varie forme di manifestazione comportamentale ed efficacia degli operatori del diritto.
Detti comportamenti persecutori, come noto, provocano effetti negativi sia alle vittime singolarmente che sul piano sociale, e in taluni casi - come la storia insegna - possono essere predittivi di condotte che, non risolte, possono degenerare sino a conseguenze ben più gravi.
L'importanza che rivestono sensibilizzazione e diffusione del patrimonio esperienziale e scientifico, conseguenti alla maggiore attenzione verso questa tematica e innescate dall'attuale inquadramento normativo che qualifica lo stalking - già avvertite dagli operatori del diritto - si evidenziano oggi con una valenza sempre più significativa in materia di contrasto a dette tipologie di reato.
Una maggiore diffusione di dati circa le possibili forme e tipologie - spesso difficilmente individuabili – che la persecuzione può assumere, inoltre, genera l'incremento delle possibilità di emersione, atteso che l'invisibilità, il timore di incomprensione e la difficoltà psicologica a reagire da parte delle vittime costituiscono i principali ostacoli ad iniziare un vero percorso di reazione.
L'incontro, quindi, avrà anche la finalità di diffondere e confrontare opinioni ed esperienze, onde valutare la possibilità di futuri interventi integrativi o modifiche normative.
si sono d'accordoa ma lo Stalking lo subisco anche gli uomini
RispondiEliminaE chi ha detto che è solo una questione femminile, ovvero di genere?
RispondiEliminaBuona sera non so se questo commento sia attinente comunque chiedo se si è mai preso visione di una serie di molestie che non siano dettate espressamente da una reazione di violenza istintiva, ma che vengono introdotte nella vita di individui indifesi, per costringerli a non potersi relazionare socialmente secondo criteri autonomi, ma non certo in contrasto etico o morale con l'ambiente. Ovvero uno stalking di ambiente che vuole imporre a dei singoli dei comportamenti dettati dal potere di questo ambiente e non dal rispetto della privacy e della libertà umana di ciascuno. Ergo, lo stalking non è prodotto da una persona, ma da una, per esempio, setta, corporazione, congiura che abbiano come scopo l'asservimento di singoli alle loro convenienze personalistiche..ed anche perché così è più facile mantenere controllo e potere su un territorio economico di loro sfruttamento.
RispondiEliminahttp://www.genitorisottratti.it/2010/05/dentro-la-mistificazione-della-notizia.html
RispondiEliminae che c'entra?
RispondiEliminaallora bisogna guardare anche questo...
http://www.dalpaesedeibalocchi.com/2009/09/ancora-tutti-insieme-appassionatamente-onorevole-carlo-giovanardi-vittorio-apolloni-e-la-new-entry-luca-stefanoni/