

"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
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I link che non annoiano
LIBERTÀ DI PENSIERO
"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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EINSTEIN DICEVA SPESSO
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
Oltre alla fine del presidio vorrei fare una considerazione anche sul fatto che la gente abbia dimenticato quello che è successo in quel famoso 1 Settembre ed abbia dimenticato o meglio "ABBANDONATO" tutte le persone che sono state denunciate, rinviate a giudizio ect ect...
RispondiEliminaSarebbe giusto o meglio rispettoso che tutta la solidarietà ed il sostegno dato alla Prof.ssa Etta Ragusa (giustissimo) venga "concesso" anche a loro.
Solidarietà ai ragazzi che per difendere l'ambiente del proprio territorio ora rischiano senza aver fatto nulla se non quello di esseresi seduti a terra.
RispondiEliminaLa storia di quel primo settembre è una ferita in tutti coloro che hanno creduto e ancora credono a un territorio da difendere con le unghie e con i denti.
RispondiEliminaQuel giorno è stata fatta violenza alla città non c'è dubbio e purtroppo molti grottagliesi non l'hanno capito o voluto capire.
Quei ragazzi non dovevano essere denunciati, hanno solo protestato in modo plateale ma nulla che facesse presagire ad un trascendere delle loro azioni.
Secondo me si è voluto calcare la mano, per spegnere quella flebile fiammella della protesta.
E comunque sia quello che ha dovuto sopportare la prof Ragusa e questi ragazzi è veramente indegno per un Paese dove dovrebbe regnare la democrazia e la libertà di protestare, ovviamente nei limiti della legge.
Non si possono mandare alla sbarra persone come questi ragazzi, la prof Ragusa e fare terra bruciata contro chi, con mezzi differenti cercano di difendere il loro territorio ormai alla mercé di mercanti della monnezza e di politici corrotti.
Senza contare che le ferite aperte sul nostro territorio grazie a questi lestofanti, sono il frutto di illegalità diffuse dove la stessa legge che ha giudicato prima la prof Ragusa, e poi questi ragazzi, non riesce a scovare.
Aggiungo: la violenza non è stata fatta solo alla città di Grottaglie, ma a tutto il territorio che di quella maledetta discarica sta pagando un conto salatissimo in senso lato.
RispondiEliminaRagazzi non preoccupatevi,non abbiate timore,siete dalla parte della ragione,lottare per sopravvivere è un diritto sacrosanto,non è reato.Sarete tutti assolti come la dott.ssa Ragusa.Purtroppo la giustizia,spesso asservita ai poter forti,la si usa per colpire gli avvresari.
RispondiEliminabravo giovanni,
RispondiEliminasolo che io vorrei che anche tu lottassi e rischiassi come hanno fatto quelli del presidio.
Le belle parole, seduti comodamente, le sappiamo dire tutti, vero giovanni?