rientrato a Taranto domenica sera, ho avuto la possibilità di partecipare alla conferenza stampa convocata per le 10,30 di oggi lunedì 31 maggio da Italia dei Valori con la partecipazione dell'on. Zazzera deputato al Parlamento e responsabile regionale di IDV, del dr. Mazza Consigliere regionale, del dr. Fisicaro Vice Presidente della Provincia e del dr. Brigante Consigliere provinciale.
L'annuncio più importante è stato quello della nomina del dr. Mazza quale Vice Presidente della Commissione Sanità e Presidente della Commissione speciale sulle questioni della sanità intrecciate con l'ambiente. E' stato chiarito subito che il centro dell'attenzione di tale Commissione speciale sarà Taranto.
Io sono intevenuto qualificandomi come membro di AIL, PeaceLink e del comitato promotore di ALTAMAREA ma che parlavo come "persona informata sui fatti" perchè, essendo rientrato a Taranto da poco non avevo avuto modo di concertare alcunchè con i colleghi. Ho parlato delle ultimissime cose tarantine ed ho consegnato al dr. Mazza copia cartacea di:
a) DIFFIDA (con raccomandata A.R. del 21 maggio) alla Regione sulla questione del Benzo(a)Pirene;
b) Richiesta (inviata con Posta Elettronica Certificata del 21 maggio) alla Regione Puglia per la partecipazione di una delegazione di ALTAMAREA al Tavolo Tecnico (nel frattempo rinviato al 7 giugno);
c) lettera del 5 maggio di ALTAMAREA al Ministero dell'ambiente sul B(a)P acquisita al protocollo e pubblicata sul sito del Ministero;
d) Lettera del 16 aprile di Ilva al Ministero, quella che ho definito "della disperazione" per cui Ilva chiede di "fermare il mondo al 2005", all'epoca della fine dell'attività della Segreteria tecnica di Minambiente;
e) stralci del "Rapporto Finale" delle Segreteria Tecnica di gennaio 2006.
Per chi non ha avuto la possibilità di conoscere come stanno le cose, faccio presente che le Segreteria Tecnica fu costituita dal Ministero con la partecipazione dell'Ilva per supportare metodologicamente la povera Ilva su come preparare la documentazione per ottenere l'AIA, peraltro ben esposto nelle specifiche "Linee Guida" predisposte dal Ministero.
L'Ilva capì tanto bene le cose che il 28 febbraio 2007 presentò, per ottenere l'AIA, una documentazione che il movimento cittadino demolì con 87 pagine di puntuali critiche concluse così: Le “Criticità e le omissioni nella documentazione” configurano un monumento alla supponenza di un’Azienda di rilievo internazionale consapevole di avere “buoni argomenti” per andare avanti per la sua strada, potendo trascurare impunemente norme, prescrizioni, raccomandazioni e impegni sottoscritti ed operare nel territorio con il piglio e l’indifferenza del “Colonizzatore”.
A seguito di tali critiche, e verosimilmente da altre fatte autonomamente dalla Commissione IPPC, Ilva è stata costretta a presentare una quantità enorme di integrazioni, precisazioni, ecc. che dimostrano che il pubblico interessato aveva visto giusto: basta confrontare la prima edizione della documentazione con quella derivante dalla somma di integrazioni, precisazioni, ecc.
Nonostante ciò Ilva si è resa conto di essere "alla frutta" proprio per l'incalzare delle osservazioni del movimento di Taranto e di ARPA Puglia e ricorre alla risibile richiesta di "fermare il mondo al 2005", risibile perchè se si dovesse prendere in considerazione la documentazione presentata nel 2007, secondo Ilva pedissequa ottemperanza di quanto indicato dalla Segreteria Tecnica, il giudizio non potrebbe essere che di diniego dell'AIA, mentre Ilva è terrorizzata persino dalle timide prescrizioni suggerite dalla Commissione IPPC (quelle respinte al mittente a gennaio 2010 a seguito di osservazioni del movimento, di ARPA Puglia e di Ilva e non ancora rielaborate).
La lettera della "disperazione" è la dimostrazione lampante che l'azienda si è resa conto di essere stata messa nell'angolo soprattutto dalla reazione del movimento cittadino che ha tempestato di "osservazioni" Minambiente ininterrottamente dall'estate 2007 fino alla primavera del 2010 e dalle rilevazioni inappuntabili di ARPA Puglia.
Noi dobbiamo sfruttare questa "disperazione" incalzando le Istituzioni.
L'on. Zazzera ed il Consigliere Mazza sono stati molto ricettivi. Ho fiducia di non avere sprecato la carta per i documenti consegnati, tanto che ho dato la disponibilità per altre delucidazioni, per esempio sul piano di "panna montata" presentato da Ilva, anche in recenti dichiarazioni alla stampa, come piano di ambientalizzazione, senza contradditorio mentre noi li abbiamo sfidati ripetutamente ad un pubblico confronto.
Se mettiamo le carte in tavola e misuriamo i guai compiuti a danno della città, avremo più frecce da lanciare quando si tratterà di far pagare i danni dagli inquinatori, come ha giustamente osservato Luigi Boccuni che ha partecipato alla conferenza stampa come D'Andria, Mottolese, De Fazio (Infermieri oncologici), Moschetti (Medici pediatri), Simonetti e Comma (Osservatorio della legalità), oltre parecchi altri "movimentisti", tutti abbastanza agguerriti.
A mercoledì, per continuare, approfondire e decidere tutti insieme.
Biagio De Marzo
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