Che ora è ?

martedì 4 maggio 2010

Dal Blog il confronto

Leghisti, sono trascorsi 150 anni.

La libertà vi è stata donata da centinaia di migliaia di ragazzi del sud. Oltre ai tesori del nostro Regno avete rubato anche le loro vite.

Non meritavate tanto!!!!!

Sacrario di Redipuglia

1 commento:

  1. Vi siete mai chiesti perchè i greci sbarcarono a Naxos, nei pressi di Taormina e non a Rimini?
    E perchè Ancona è una colonia siceliota e non è stata fondata, che so?dagli etruschi?
    E come mai le 3 capitali dell'antichità risiedono tutte al centro-sud?
    Siracusa(periodo greco), Roma (periodo romano), Palermo (periodo medioevale con Federico II di Svevia).
    E come mai i barbari venivano sempre dal nord? (e per "barbari" s'intendevano proprio i popoli del nord)
    Come mai è da 2000 anni che qualcuno, da nord, cerca sempre di impossessarsi del Sud?

    Ce lo siamo chiesti anche noi del Comitato ed abbiamo provato a darci delle risposte, ma prima è stata necessaria una profonda riflessione:

    Il Sud Italia o Ex Regno delle Due Sicilie ed in particolar modo la Sicilia, è per motivi climatici, strategici e culturali, il territorio più ricco d'Italia e dell'intero mediterraneo.
    Come è possibile allora che l'economia della parte più bella e ricca d'Italia è oggi a dir poco catastrofica?

    Dobbiamo sapere che durante il Regno delle Due Sicilie, l'economia siciliana era piuttosto florida.
    Si contavano numerose industrie e soprattutto l'agricoltura, oggi inesistente, contribuiva in maniera rilevantissima all'export nazionale.
    Le industrie cotoniere di Leonforte e Trapani, producevano un'enorme quantità di prodotto che veniva venduto in tutta la Sicilia ed era molto apprezzato anche all'estero.
    Ai più forse suonerà strano sapere che durante il Regno delle Due Sicilie, e finchè esso durò, la Sicilia fosse la prima regione produttrice di cotone.
    Ma non solo cotone, anche lino, canapa, riso e seta.

    In realtà questi prodotti venivano coltivati da secoli in Sicilia, tant'è che influenzarono anche la toponomastica e la cucina della nostra regione.
    Così abbiamo nei pressi di Zafferana Etnea(CT) un comune che si chiama "Linera", mangiamo gli arancini di "riso" e la "granita ai gelsi" è una prelibatezza, ma le foglie di gelso sono nella catena alimentare dei bachi da seta...

    Anche l'industria siderurgica era di primo livello in Sicilia, prova ne è la Real Fonderia Oretea di Palermo, di proprietà dei Florio, che fino al 1870 dava lavoro a più di 700 operai.
    Nei musei marittimi di tutta Europa è ancora oggi possibile ammirare manometri, pressometri, pressostati ed altri strumenti di precisione per macchine a vapore prodotti nella efficiente fonderia palermitana.

    E stiamo volutamente sorvolando sulle risorse sulfuree, che facevano della Sicilia l'Eldorado dell'Ottocento, e che il nostro re Ferdinando II fece di tutto per proteggere dalle mire straniere (inglesi e francesi) e usare come fonte di benessere locale.

    Se con il Regno delle Due Sicilie l'economia era florida, lo stesso non si può dire con il Regno d'Italia: tutte le realtà imprenditoriali della nostra isola, e della parte continentale dell'ex Regno, furono in un modo o nell'altro contrastate e costrette alla chiusura, a vantaggio del triangolo industriale del settentrione.
    Ecco perché è proprio dopo l'unità d'Italia che inizia la famosa Emigrazione Meridionale, qualcosa che le nostre terre in 2000 anni di storia mai avevano conosciuto!

    Anzi, il Sud era sempre stato paese di immigrazione, come ci racconta questo intelligente giornalista svizzero in una sua inchiesta che racconta le esperienze dei tanti svizzeri che lasciarono la terra elvetica per cercare fortuna nella dinamica realtà economica del Regno delle Due Sicilie.
    E insieme agli svizzeri, altri immigranti con spirito imprenditoriale si muovevano da tutta Europa verso l'Italia meridionale.

    Tratto da.....http://www.comitatosiciliano.org/mollare.htm

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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