Firmatari della richiesta di convocazione del Consiglio Comunale e quindi di tali ordini del giorno, da porre in discussione, anche una pletora di tecnici già Consiglieri Comunali, da Voi Elettori votati in tale delicatissimo compito!
In sintesi si potrebbe eludere anche la Legge, che prevede di rispettare le superfici minime per la edilizia pubblica del PRG, non presentando tali piani di lottizzazione alcuna soluzione di continuità con l'aggregato urbano, così che verrebbe meno ogni disegno organico del territorio e del suo assetto urbanistico, privilegiando le macchie di leopardo, con frammentazione delle aree da destinare ad urbanizzazione. In sintesi si getterebbero nel cestino sia il piano Cervellati (400 milioni di lire) e si manderebbe a farsi benedire la riperimetrazione del Piano Urbanistico Territoriale Tematico , circa 250.000,00 euro di pessima spesa (che ha anche levato i vincoli dai terreni delle discariche) violando innanzitutto il diritto alla casa, in un settore così delicato, con evidenti sperequazioni ed ingiustizie, tenuto conto che il mancato reperimento delle aree ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) produce consistenti vantaggi patrimoniali solo per i proprietari dei terreni, visto che l'edilizia privata può essere venduta a prezzi maggiori di un edilizia convenzionata.
Il presente mio intervento è da considerarsi solo come atto di giustizia nei confronti dell'intera cittadinanza ed in particolare nei confronti di quei soggetti che non potranno mai accedere ad una casa in proprietà da acquistare sul libero mercato Qualcuno ha persino l'ardine di paventare a carico dei Consiglieri Comunali dissidenti, una azione di responsabilità risarcitoria per la non approvazione di detti piani di lottizzazione, avendo il Presidente del Consiglio, per la prima volta, dalla sua designazione, portato in Commissione un ricorso presentato da alcuni richiedenti di detti piani di lottizzazione, che minacciano processualmente la nomina di un Commissario ad acta.
In sintesi, se non approvate voi Consiglieri Comunali, i piani di lottizzazione, li approveremo noi con un funzionario nominato dal TAR di LECCE!!!Ciò è assolutamente inveritiero, infatti la LEGGE n.10/1977 all'art.2 prevede la osservanza nei Piani Pluriennali di Attuazione tra le aree destinate alla edilizia residenziale pubblica e le aree destinate all'edilizia privata dei rapporti di proporzionalità, che servono ad omogeneizzare i processi di urbanizzazione, che a Grottaglie si sono accresciuti proprio grazie a questa amministrazione in favore solo delle realizzazioni private ed a totale discapito di quelle pubbliche ed in linea con tale orientamento, queste lottizzazioni, così come le precedenti non rispettano tali rapporti o proporzioni di investimento.
Inoltre la quantità di Edilizia Residenziale Pubblica prevista nelle zone omogenee C ( di espansione, così dette delle periferie) deve essere sempre distribuita con criteri di omogeneità nell'ambito di ciascun nucleo.
La legge precisa persino che le aree da destinare ad edilizia residenziale pubblica, per un decennio non può essere inferiore al 40-70% di quella necessaria a soddisfare il fabbisogno complessivo di edilizia abitativa nel periodo considerato.
Orbene in un trentennio questo rapporto nel comune di Grottaglie non è stato mai rispettato, anzi si è persino monetizzato ogni metro di volumetria realizzata in edilizia privata nella misura di Euro 2,07 che doveva essere impiegato per il reperimento di aree da destinare ad ERP, cosa che non è stata mai fatta e francamente, lo scrivente non conosce neppure la destinazione data a tali proventi, comunque incassati dal Comune e di cui si chiede dettagliate spiegazioni di spesa (euro per euro), così come si chiede la loro specificazione nei capitoli di bilancio.
Inoltre si interroga l'assessore al ramo in riferimento alla necessità, così come da Lui avanzata, di procedere al PUG (piano Urbanistico Generale)? Sorge spontanea una domanda, ma se vi è il PRG, per quale accidente di motivo si deve utilizzare un altro strumento?
In verità il PRG, appena approvato, non serve ad un accidente, perché è ormai vetusto e non si rapporta alle esigenze demografiche di una città di cui era prevista la crescita a 50.000 abitanti, mentre al contrario è rimasta come rachitica, non avendo avuto nessun sinergico sviluppo economico.
Si chiede inoltre allo stesso assessore di non peccare di autoreferenzialità del tutto immaginarie, nel momento in cui afferma che si è ottenuta una "EDILIZIA PARTECIPATA" , infatti se nelle scuole avessero saputo quanto qui riferito, gli avrebbero persino interdetto l'accesso.
Infine lo stesso assessore si vanta di avere realizzato delle case popolari dimenticando che solo 8 su 62 verranno messe a disposizione dei meno abbienti e certamente non serviranno a calmierare i prezzi dei canoni locativi.
In attesa di una risposta in Consiglio Comunale anche e possibilmente in data 14 gennaio 2011, si auspica la presenza anche della cittadinanza, che non potrà rimanere inerte ancora una volta dinnanzi a simili comportamenti amministrativi certamente disdicevoli.
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