La Regione oggi ha diffidato la società Vergine Spa e ha sospeso l’attività per dieci giorni in una delle più importanti discariche del Tarantino. Lo ha comunicato l’assessore Nicastro questa sera nel corso di una conferenza stampa “La Regione – ha spiegato - in qualità di Autorità Competente, diffida la Società VERGINE SpA al ripristino delle regolari condizioni di esercizio della discarica in località Palombara di Taranto e sospende l’Autorizzazione Integrata Ambientale”. L’AIA è stata sospesa al fine di adeguare l’attività della discarica. “E’ stata una misura cautelare – ha specificato Nicastro – con finalità di tutela dell’ambiente e della salute”. La Vergine è uno degli impianti che possono accogliere rifiuti speciali, non RSU, tra i quali quelli campani. Nessun carico proveniente dalla Campania è però stato finora indirizzato lì. Il direttore d’area ing. Antonello Antonicelli ha parlato di “ipotesi di cattiva gestione dei rifiuti, con la mancata copertura giornaliera per evitare odori e la creazione di un “dreno” non autorizzato per raccogliere acqua piovana sul fondo, con la possibilità della rottura del telo impermeabilizzante di fondo. Inoltre non è ancora entrato del tutto in funzione l’impianto per il biogas”. Immediatamente dunque, dopo un approfondito incontro, che si è tenuto presso l’Assessorato all’Ecologia, in cui sono stati approfonditi i rilievi emersi durante i sopralluoghi effettuati da ARPA e Polizia Provinciale presso la discarica, il Servizio Ecologia – Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti della Regione Puglia ha disposto la sospensione dell’autorizzazione integrata ambientale per un periodo di 10 giorni, intimando al Gestore il ripristino delle regolari condizioni di esercizio della discarica che consentano la migliore tutela delle matrici ambientali e della salute dei cittadini. Il provvedimento è maturato a seguito di accertamenti effettuati presso la discarica da parte dell’ARPA – Dipartimento Taranto e dalla Polizia Provinciale di Taranto in cui sono state riscontrate inosservanze di prescrizioni normative ed autorizzative. Inoltre, lo stesso Dipartimento Provinciale ARPA ha evidenziato la presenza di odorigeni in agro di Lizzano associati ad una non corretta gestione della discarica. La riattivazione dell’esercizio dell’impianto sarà, comunque, subordinata alla valutazione positiva da parte della Regione e degli Enti di Controllo della relazione che il Gestore dovrà presentare illustrando le misure di ripristino adottate che garantiscano la migliore tutela delle matrici ambientali e della salute dei cittadini. Vista la natura delle infrazioni accertate la Regione, quindi, ha esercitato nelle forme di legge previste il proprio ruolo di autorità competente per garantire la massima tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
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