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cava adiacente alla Società Calcestruzzi |
Il sottoscritto avv. Michele Mirelli, nella sua propria qualità di Consigliere comunale, preliminarmente chiede che il Presidente del Consiglio rassegni le proprie dimissioni per evidente opportunità e quindi incompatibilità etica, delle sue delicate funzioni istituzionali, quale Presidente del Consiglio, con quelle relative alla propria attività professionale !
Solo in data odierna (20.1.2010) lo scrivente, dopo essersi opposto in Consiglio comunale alla approvazione relativa al NULLA OSTA AL RILASCIO in favore di una Società di apposito permesso per la realizzazione di un impianto di calcestruzzo in località denominata Torre Caprarica (foglio di mappa 77) comprensivo anche della particella 204, qualificata paesaggisticamente come ambito territoriale esteso di tipo D e specificatamente di zona protetta, sottoposta a vincolo idrogeologico (spero francamente di essere contraddetto), è venuto a conoscenza che il dottor architetto Alfonso Manigrasso è il progettista e Direttore dei lavori di tale impianto, così come facilmente può evincersi dalla richiesta depositata presso il Comune di Grottaglie.
" SERVA ORDINEM ET ORDO SERVABIT TE ! "
A riguardo, ebbi infatti a notare che, prima della votazione, in sede di approvazione di detto nulla osta a tale permesso a costruire, il Presidente del Consiglio ebbe correttamente, ad allontanarsi dall'aula, facendosi sostituire dal consigliere Vito Rossini e ciò mi indusse a fare le dovute ricerche, che successivamente hanno confermato il dubbio dell'evidente non opportunità della sua presenza in aula.
Evidenzio altresì che la medesima Socità si è occupata della ricostruzione di via Ferraris che alla comunità di Grottaglie tra Progetto, Direzione lavori (non commissionati ai Funzionari dell'Ufficio Urbanistica del Comune nè al dottor Arch. Alfonso Manigrasso) nonostante la assoluta modestia del progetto, si trattava in sintesi di muri di contenimento, è costata circa 400.000,00 euro.
Tanto premesso:
1) tenuto altresì conto che la stessa Società è stata in precedenza autorizzata all'ampliamento della cava, dove insisterà anche l'impianto di conglomerato cementizio e che secondo la VIA (VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE) può fare di tutto, sino a scavare a trenta metri di profondità con l'unica prescrizione da parte della PROVINCIA DI TARANTO (centro-sinistra) di non usare GL I E S P L O S I V I forse al fine di non turbare la quiescenza del 1° e 2° lotto della Discarica che sono ad essa confinanti:
2) tenuto altresì conto che la Discarica ha impugnato la DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE n.59 del 2.8.2010 avente ad oggetto: "Problematiche riguardanti eventuali autorizzazioni alla apertura del IV lotto della discarica" e che nel corpo del ricorso presentato al TAR di Lecce riferisce testualmente che il " Consiglio Comunale ha invaso le competenze dello Stato in materia ambientale, in spregio al DL.vo n.152/2006 ed ai principi costituzionali ", posso quindi ritenere con assoluta certezza che quanto affermato dal COMITATO VIGILIAMO PER LA DISCARICA, corrisponda al vero, quando asserisce testualmente : "andremo sempre avanti così con cave, impianti di conglomerati cementizi, discariche, cave e calcestruzzi e poi altre discariche".
Tanto premesso, rimanendo in attesa di conoscere le risoluzioni del Presidente, anche al fine di preservare la sua specchiata onorabilità, sulla mia specifica richiesta di dimissioni, in Consiglio comunale, che appaiono solo opportune, non evidenziandosi comunque e senza dubbio alcuno, motivi di
illegittimità nei comportamenti, si c h i e d e espressamente che sia lui stesso a fornire esaurienti spiegazioni per quale motivo a tale impianto non sia stata negata la ubicazione così come approvata, tenuto conto che in precedenza la stessa Società aveva comunque richiesto di insediarsi sulla nuova zona industriale dove certamente non avrebbe potuto creare i probabili presupposti della realizzazione di un IV LOTTO E QUINDI DI UNA NUOVA DISCARICA.
Rimanendo in trepida attesa, per la importanza della questione, che non dovrà attendere i tempi biblici che tutte le altre mie interrogazioni attendono, porgo distinti saluti.
Grottaglie 20.1.2011
IL CONSIGLIERE COMUNALE
(AVV. MICHELE MIRELLI)
Ma di cosa vi preoccupate, ....400.000 euro o 40.000 euro e' lo stesso.....tanto paga il Pantalone ovvero il popolo bue e cojone.
RispondiEliminaE' chiaro che c'e' incompatibilita' di funzioni tra il Presidente del consiglio comunale e l'assumere la direzione ed il progetto lavori di una impresa sottoposta a gare di appalto da parte del comune medesimo.
Egregio avvocato Mirelli,
mi permetto di darle un consiglio: perche' non fare un esposto/denuncia alla magistratura come autotutela dei cittadini e del comune stesso?
Agendum est, non loquendum!!!!!!!
M.T.Cicerone