Che ora è ?

martedì 30 settembre 2008

In attesa di vedere il progetto per il Castello leggiamoci la delibera




12 commenti:

  1. Con il tuo permesso lilli porto questa delibera nel mio blog per dare anche in quella sede continuità alle informazioni circa il cortile del castello.

    Sempre in attesa che il Comune o l'architetto Fanigliulo ci facciano sapere quando ci sarà l'incontro sollecitato dallo stesso architetto, e SE ci sarà.

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  2. RIFLESSIONI NOTTURNE...

    Scusa lilli so che nemmeno lo dovrei chiedere perchè so quanto sei precisa ma... manca una pagina a quella delibera?

    Perchè se è integra allora come si spiega che... si affida la stesura del progetto all'architetto Fanigliulo nel 1995, poi il progettista presenta il preliminare nel 1996 e poi...

    ....nove lunghissimi anni di silenzio.... prima della consegna del progetto definitivo nel 2005? strano no? nove anni di "buco" di oblio e poi...puff esce dal cilindro nel 2005 per essere approvato in via definitiva nel dicembre 2007.

    Quindi 12 lunghi anni prima che la cosa andasse in porto e tutto a cavallo di due amministrazioni. E, se non erro, l'amministrazione precedente, il secondo mandato Vinci per intenderci, aveva bocciato il progetto del cortile con emendamento proposto dall'allora consigliere comunale Pietro Spagnulo.

    Che costanza sta gente, 12 anni mica un giorno. Gli deve proprio stare sullo stomaco sto cortile per perderci 12 anni a studiare il modo di farlo fuori.

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  3. Cara Anna, non capisco quale pagina manchi, me lo fai sapere. Con le delibere e determine sto familiarizzando da un po' di tempo.
    Ma a lume di naso mi pare che non manchi nulla.
    Secondo me ora dovrebbero far vedere il progetto, magari in una sezione del portale del Comune così come è avvenuto per le famigerate piazze.

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  4. In realtà la mia era una domanda retorica perchè non credo manchi alcuna pagina. Sicuramente lo stacco temporale tra l'inizio della cosa e la "recrudescenza" fa pensare.

    Nove anni di "buco" non son pochi e non si capisce perchè in un'epoca dove tutto va in prescrizione, anche la detenzione dei criminali, la "condanna a morte" del cortile non ha subito prescrizioni di sorta.

    Decisa nel lontano 1995 si è trovato il modo di "eseguire la condanna" non già con un "processo" ex novo ma portando avanti un discorso iniziato ben 13 anni fa.

    Nel frattempo a Grottaglie sono cambiate ben tre amministrazioni, il mondo è stato sconvolto dallo tsunami e da innumerevoli guerre, son crollate le torri gemelle ma il pensiero fisso di alcuni è rimasto alla pavimentazione del cortile del castello....

    non ti pare assurdo tutto questo?...e inquietante?

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  5. NOTO CHE NON SONO L'UNICA AD AVER NOTATO DELLE INCONGRUENZE IN QUESTA DELIBERA.

    E' un po' lunghetta sta cosa ma val la pena darci una occhiata e ragionarci su come ha fatto il nostro amico Franco. Ti ricopio testualmente il post così come evidenziato stamane estrapolando il commento e facendolo diventare un post a parte.

    UNA DISAMINA ATTENTA COME QUESTA NON POTEVA RESTARE SOLO TRA I COMMENTI.
    commento n.4 tratto dalla discussione
    http://sopralapancalacapracanta.blogspot.com/2008/09/in-attesa-dellincontro-ufficiale-in-cui.html

    Franco Bini ha detto...

    Allora facciamo il punto della storia...così tanto per capirci qualcosa con tutte ste date:

    1) Il 20/06/1995 con delibera n° 713 si incarica l'Architetto Fanigliulo di progettare le opere di completamento restauro ( completamento? perchè erano già stati iniziati dei lavori?) ala sud del Castello Episcopio per un'importo stanziato di Euro 154.937 e spicci.

    2) Il 26/06/1996 l'Architetto in questione presenta il progetto preliminare che causa delle perplessità alla sopraintendenza ai beni culturali ( ma dei restauri non dovrebbe occuparsene la sopraintendenza ai beni architettonici? boh!) la quale indica delle condizioni specifiche per la sua approvazione.

    3) Anno 1996,....1997,...1998,..1999 AZZ! Che fine ha fatto il progetto? Boh! Accantonato momentaneamente per qualche ragione o le lungaggini burocratiche hanno fatto da padrone?

    4) Il 23/12/2005 ( nove anni dopo) con protocollo n.27845 il progetto rispunta fuori con la presentazione della versione definitiva, ma con un importo maggiorato ad Euro 200.000 ( si sa nel frattempo tutto è aumentato, con l'inflazione galoppante che cè, nove anni non sono bruscolini e 46000 Euro in più tutto sommato non sò tanti...tanti?), successivamente in data 19/04/2005 ( successivamente? Mò Dicembre viene prima di Aprile?...AZZ! Come cambia il mondo!) protocollo n.8647 ( pure stì protocolli che i numeri salgono e scendono), l'Architetto Fanigliulo trasmetteva ulteriori ipotesi di progetto che sfociavano in un secondo progetto definitivo, sempre per lo stesso importo maggiorato, in data 07/12/2006 protocollo n.26953 (1 anno e otto mesi dopo) in allineamento con le indicazioni della sopraintendenza.

    5) In conseguenza di ciò il 12/12/2006 ( 5 giorni dopo...che tempestività) con atto n.598 la giunta comunale integra la variante di spesa.

    6) Il 09/03/2007 ( 3 mesi dopo) la sopraintendenza ai beni culturali da l'ok al progetto modificato.

    7) Il 18/10/2007 prot, 25765 (7 mesi dopo) il tecnico presenta tutti i dettagli, le note spese e gli interventi da effettuare, che consistono nell'ampliamento del museo delle ceramiche, pavimentazione del cortile con ...con che? Basole calcaree? Naaaaaaa! Che obrobrio per un castello! Che scempio architettonico! Bah!, apertura di un pertugio ( nà porta?) per collegare il cortile così assassinato con il giardino del castello, l'istallazione di due servo scale per il superamento delle barriere architettoniche ( l'unica cosa chiaramente sensata che ho letto)

    8) Segue nota spese ....se ponno chiamà spese quelle? ( aargh! no comment!)(Ringraziamo l'ingegnere Cavallo per i dettagli spesa in nota.)

    9)Il 21/12/2007 (TRE GIORNI DOPO ndr.) con n. d'ordine 648 il progetto viene definitivamente approvato dalla giunta ( tutta presente..aargh!) con esecuzione immediata. Ovviamente come da prassi il progetto essendo approvato, con relativa affissione all'Albo Pretorio il 24/12/2007 ( mazza che lavoratori! pure alla vigilia di Natale!) è ovviamente appaltato a.....

    Naggia! mi devo fermare quà con l'odissea del castello perchè manca il documento che indica l'inizio e il termine dei lavori, con il nome della ditta che li eseguirà. Uff! Che faticaccia! Però!

    1995-2008 ...13 anni! che Odissea ragazzi! Ulisse cià messo de meno a tornà a Itaca

    The End?
    1 ottobre 2008 2.19
    ______________________________________________________

    NB MIA NOTA (anna montella)
    Avevo già notato le incongruenze delle date, tanto che ne parlavo anche nel blog di Lilli D'Amicis, ma non tutto ciò che ci fa notare Franco in questa sua disamina tra il serio e il faceto.

    Quanta acqua passata sotto i ponti prima e quanta fretta poi... talmente tanta fretta da scrivere strafalcioni come invertire l'ordine cronologico delle cose andando da dicembre 2005 ad aprile 2005 credendo di andare avanti invece di tornare indietro... quanta fretta... l'avranno riletta la delibera prima di affiggerla all'albo pretorio?

    Ma possibile ci fosse tutta questa fretta da vedere tutta la giunta riunita nei giorni immediatamente precedenti il Natale? (un autentico miracolo eh?)

    Per fare i galli non si disturba il consiglio comunale in vacanza (Assessore Vito Nicola Cavallo dixit) ma per assassinare i cortili secolari, evidentemente, si posticipano le vacanze di Natale...

    una riflessione:

    l'UFFICIO DEL PIANO si è costituito nel luglio del 2007...

    il 9 marzo 2007 la Soprintenza ai Beni Culturali da' l'ok al progetto e il 21.12.2007 la Giunta approva il progetto. Nove mesi tra l'una e l'altra azione e in mezzo la costituzione dell'UFFICIO DEL PIANO....
    Perchè in questo lasso di tempo non presentare il progetto all'Ufficio del Piano prima dell'approvazione e si è invece pensato di presentarlo solo a marzo 2008 a gara già appaltata?

    A COSA E A CHI SERVE REALMENTE QUESTO UFFICIO DEL PIANO CHE NON FA VERBALI E CHE NON HA COMPITI DECISIONALI?

    e così tra queste immensità si annega il pensier mio.....

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  6. L'incongruenza maggiore è quella di non aver tenuto conto della volontà del Consiglio Comunale che, in occasione dell'approvazione del Bilancio 2001, ha "emendato" il piano dei lavori pubblici da questo intervento.
    Se si voleva "ripescare" il progetto, il Consiglio Comunale avrebbe dovuto propedeuticamente procedere ad una sua riapprovazione.

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  7. Pietro cosa significa precisamente "emendato" in termini politici?

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  8. caro sig.spagnulo,

    chi le risponde e' uno dei tanti che abitava in quella che all'epoca era chiamata piazza Municipio, allietata da una gocciolante fontana.

    Ricordo perfettamente,anche se son passati tanti anni, come fosse fatta quella piazza.

    A quelle case,a quelle due torrette,a quei rintocchi di orologio,a quell'ufficio dei vigili urbani,alla cartoleria di Barbalucca, alla latteria di Trivisani,al bianco Municipio di marmi stile ventennio ecc ecc e' legata tutta la mia fanciullezza e lei sa, da persona intelligente qual e', che la fanciullezza e' felice e rimpianta sia per definizione e sia perche' tale la rende la lontananza nel tempo.

    Fu un colpo al cuore vedere quella piazza e i suoi edifici abbattuti: al loro posto un mostro orrendo,modernista,disarmonico per struttura che fu accolto,pero', con entusiasmo dalla Grottaglie dell'epoca.Non ci fu nessuna critica,anzi!

    Fu un colpo anche alla mente e al raziocinio:
    ma questo lo dico oggi, non certo ieri!

    Venivamo dalla guerra, dai sacrifici,dal giocare con i tappini delle bottiglie e delle birre attorno ai suoi marciapiedi:il simbolo della modernita' significava benessere per tutti.O,almeno, ci si illudeva!


    Giudicare oggi per ieri, significa essere antistorici, come affermava F.De Sanctis:i giudizi diamoli sul contemporaneo e non su cio' che e' passato. Preferisco parlare ed agire sul presente.

    Per quanto attiene il castello la mia modesta opinione(per quello che vale) e' che tale edificio non deve essere toccato in nessuna sua parte,selciato, muri e stanze.Le ragioni sono di ordine architettonico,storico,morale,sociale.

    Ci sono due altri motivi,credo, per lasciarlo cosi come e' e cosi come lo ha trasmesso la Storia:

    modificarlo oggi sarebbe da mentecatti e idioti, discuterne domani sarebbe da antistorici.

    Noi siamo solo utenti, non proprietari!

    Si faccia una petizione popolare in tal senso:mi onorero' di essere uno dei primi firmatari convinti.

    Un saluto effe

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  9. attendiamo lumi... intanto ringrazio tutti coloro che si stanno adoperando con costanza e precisione nel dipanare questa matassa.

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  10. Te lo spiego semplicemente:
    1 - La Giunta presenta al Consiglio Comunale la proposta di Bilancio di Previsione con i relativi allegati, tra i quali anche il Piano Triennale dei Lavori Pubblici;
    2 - I consiglieri comunali possono presentare degli "emendamenti" scritti alla proposta, cioè chiedere variazioni, modifiche e cancellazioni delle varie poste messe in bilancio o nei relativi allegati;
    3 - nel 2001, il Gruppo Consigliare per l'Ulivo di cui facevo parte, presentò una serie di questi emendamenti. Uno di essi riguardava appunto l'eliminazione del progetto di cui si discute dal Piano delle Opere Pubbliche;
    4 - durante la discussione in Consiglio Comunale, la Giunta accolse l'emendamento e il bilancio fu così approvato.

    Quindi, se qualcuno fosse stato favorevole al mantenimento di quel progetto avrebbe dovuto contestare il nostro emendamento. Invece, lo stesso Donatelli non disse una parola e votò a favore del Bilancio così "emendato".
    E' tutto agli atti. Basta andarsi a guardare la delibera di approvazione del Bilancio di previsione 2001 con gli allegati e, se non basta, leggersi il resoconto stenografico della seduta.
    Del resto, la cosa che nessuno si chiede è: com'è possibile appaltare dei lavori pubblici se non vi è stata nessuna approvazione del relativo progetto in Consiglio Comunale? Anche la semplice bitumazione di via Capri deve essere decisa dal Consiglio Comunale, figuriamoci questa roba qua.

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  11. Quindi poichè il progetto era stato "bocciato" in quella seduta del 2001 non si poteva riprendere il progetto dal 1995 ma si sarebbe dovuto fare un discorso ex- novo che, però, non è stato fatto?

    E se è così allora ci sarebbero gli estremi perchè questo progetto e relativa delibera non sia da ritenersi valido?

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  12. Il fatto che la Giunta abbia approvato un "progetto esecutivo" senza fare alcun riferimento ad una relativa approvazione di un "progetto preliminare" da parte del Consiglio Comunale, mi fa supporre che esso sia stato "reinserito" in uno dei piani annuali dei lavori pubblici allegati ai bilanci di pevisione approvati nel corso del mandato "Bagnardi". Il Consiglio Comunale, approvando i bilanci, avrebbe così approvato tali piani annuali dei LLPP, dando il via libera alla fase esecutiva che è di competenza della Giunta.

    Per completezza di informazione:

    Consiglio di Stato, sez. 4a, n. 6917 del 14 dicembre 2002

    L’approvazione dello schema del programma triennale di lavori pubblici e del suo aggiornamento annuale, quale atto di proposta e di impulso rientra nelle competenze della giunta municipale, ai sensi dell’art. 48 del D. Lgs. 267/2000, mentre è competente per l’approvazione definitiva del programma e dell’elenco annuale delle opere da realizzare soltanto il consiglio comunale, trattandosi di un atto di programmazione e di indirizzo.

    Consiglio di Stato, sez. 4a, n. 4744 dell'11 settembre 2001

    L’approvazione dei progetti esecutivi per la realizzazione delle opere pubbliche rientra nella competenza della Giunta municipale, laddove al Consiglio comunale è attribuita l’attività di programmazione dei lavori pubblici.

    Quindi la domanda è: tale progetto è stato mai inserito (reinserito) nei programmi annuali allegati ai bilanci previsionali sin qui approvati, visto che a suo tempo era stato "emendato"?

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