Se è vero e a giudicare dai filmati che girano in rete e sulle tv, molti dei nostri ragazzi, a causa della loro pacifica protesta passiva hanno dovuto subire pesanti interventi della forza pubblica chiamata a sgomberare l’ostruzione umana che non consentiva il passaggio di camion carichi di rifiuti industriali maleodoranti e gocciolanti lungo il tragitto, chiede che venga fatta chiarezza in tutte le sue angolazioni ed evitare la demonizzazione di questi manifestanti – presidianti che hanno solo il “torto” di voler difendere a tutti i costi il loro territorio, la loro terra che domani sarà dei loro figli, che fino a 12 anni fa era il paradiso terrestre e dove oggi invece è diventato una cloaca di rifiuti industriali di cui, agli stessi cittadini del territorio, non è dato di sapere la consistenza velenosa di questi rifiuti industriali con i quali stiamo imbottendo il nostro territorio di natura carsica.
Se è vero che, come con documenti alla mano e come un’indagine della magistratura sta portando avanti, ci sono stati degli illeciti amministrativi fatti di omissioni più che evidenti, è giunto il momento che la classe dirigente politica di Palazzo di Città, in testa il primo cittadino, apra la stagione della trasparenza e della legalità, rendendo noto tutto il carteggio relativo ai tre lotti della discarica e quindi la città sia informata costantemente su quello che è stato, è e verrà sversato nei tre lotti, dopotutto più volte è stato dichiarato dal Sindaco e dallo stesso assessore all’ambiente che tutto è regolare e nella legalità. Se così è l’Italia dei valori chiede quindi la massima trasparenza nell’informare la collettività e consentire la massima accessibilità ai registri di conferimento e quant’altro sia necessario alla chiarezza, alla legalità e alla trasparenza.
Inoltre non appena i primi due lotti saranno colmi tanto da non poter ricevere più un grammo di rifiuti tossici, l’Idv sarà tenace mastino affinché la società in questione avvii immediata opera di bonifica con certificazione dettagliata di quanto stipato nel catino di Torre Caprarica.
In un periodo di recessione mondiale qual è l'attuale, dove ogni giorno si combatte contro il caro prezzi, la disoccupazione, l'emergenza ambientale e sanitaria, le forze politiche del territorio non possono restare taciturne e lasciare che si mistifichino i fatti.
RispondiEliminaIl primo cittadino così come si erge a difensore di un ospedale che vorrebbero chiudere, allo stesso modo deve farsi difensore del proprio territorio e dei suoi concittadini, quelle sacche di protesta vanno ascoltate e se possibile rasserenate con una politica trasparente e con il dialogo.
La gente ha bisogno di conforto perché le cose non vanno bene.
La sottoscritta prima come cittadina e poi come appartenente ad un partito sarà sempre dalla parte della gente e a difesa del territorio costi quel che costi.