Il giornale Terra Nostra esprime solidarietà ad Antonio Potenza. Il giovane ingegnere di Apricena si batte contro la realizzazione di un mastodontico inceneritore di rifiuti, camuffato da cementificio che il gruppo Grigolin (noti inquinatori ambientali) della marca trevigiana intende costruire in società con l’autoctono Passalacqua, calpestando le normative di protezione sanitaria ed ambientale. La mattina dell’8 giugno Antonio ha ricevuto una telefonata anonima. Ecco il messaggio: “Pronto. Lei è l’ingegnere Potenza?”. Risposta: “Sì”. “Lei non vuol far fare il cementificio agli amici nostri. Tu stai facendo troppo casino sulla stampa e sulla televisione. Avvisa pure Bianchi. Noi non ci rimettiamo niente. 25 centesimi e ti facciamo saltare la testa con un colpo di lupara”. L’avvertimento è diretto ed eloquente. Non occorrono spiegazioni dietrologiche. Antonio Potenza ha denunciato il grave accaduto al Commissariato di Polizia. Antonio fa politica attiva. E’ stato eletto consigliere provinciale e comunale da 4 mila cittadine e cittadini. Il 7 maggio ha proposto un ordine del giorno in Provincia che boccia con dovizia di prove scientifiche e riscontri tecnici il devastante progetto. L’affare Grigolin-Passalacqua è appoggiato dall’amministrazione comunale locale del sindaco Zuccarino (centro-sinistra). A che prezzo si svende la salute della collettività e del territorio? Il giudice Paolo Borsellino, assassinato da Cosa Nostra - insieme alla sua scorta di poliziotti - ci ha insegnato che “non bisogna cedere al ricatto dei poteri forti, qualunque colore essi abbiano dietro e dietro qualunque colore si nascondano”. Ai nostri lettori e a tutti i cittadini onesti d’Italia chiediamo di non lasciare isolato Antonio Potenza. La sua lotta democratica è la nostra battaglia di autentico progresso. La giunta ed il consiglio provinciale a tutt’oggi tacciono ufficialmente, mentre l’amministrazione comunale apricenese, con un manifesto affisso per le vie del borgo invita i cittadini a boicottare la presentazione del nostro giornale e dell’inchiesta sul famigerato impianto. E adesso, cari mafiosetti, ammazzateci tutti… Non vi temiamo, siamo decisamente più intelligenti (più forti) di voi. Le idee di civiltà non muoiono mai anche se gli sparate.
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I link che non annoiano
LIBERTÀ DI PENSIERO
"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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EINSTEIN DICEVA SPESSO
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
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