EDITORIALE
di Gianni Lannes
In tempi di crisi economica e di credibilità dell’editoria italiana è una follia dar vita a un giornale libero e indipendente? Può darsi, a maggior ragione in questo nostro Mezzogiorno saccheggiato e profanato dai potentati di turno col beneplacito affaristico dei politicanti locali d’ogni tinteggiatura. Nel Belpaese l’informazione è alle strette e nel Meridione risulta asservita in gran parte da un bel pezzo. Se passerà il disegno di legge Alfano sulle intercettazioni, andrà in onda il via libera totalitario alla disinformazione di regime berlusconiano. Vero Silvio: meglio nascondere i fatti imbarazzanti e tacitare i giornalisti scomodi? In una sana democrazia i cittadini hanno il diritto di sapere e di conoscere le ombre del potere. Un solo esempio: attualmente in un Parlamento nominato da appena sei boiardi siedono 20 condannati in via definitiva, 3 prescritti (compreso Andreotti per mafia) e 70 indagati e condannati. Questa sarebbe la credibilità istituzionale in Italia? Il primo della lista, nominato illegalmente presidente del consiglio dei ministri, è proprio, sua emittenza Silvio Berlusconi, il “frequentatore di minorenni”, noto ormai a livello internazionale, come “Papi”. Per le leggi ancora in vigore nel Belpaese, l’unto del signore non poteva addirittura candidarsi. Scusate, ma l’opposizione di centro-sinistra ha mai sentito parlare del conflitto di interessi? Già, ma ha perso il contatto con la realtà sociale dopo aver sgovernato per alcune legislature. Nel frattempo ecco fratello P2 , tessera numero 1816, un giorno sì e l’altro pure, fare a pezzi la democrazia e calpestare la Costituzione. Adesso, se non fosse abbastanza, i partiti - che hanno occupato i gangli vitali della nostra società - mandano al parlamento europeo 4 pregiudicati e una decina di indagati anche per mafia. Trattano i cittadini come analfabeti: al massimo possono apporre una croce sui privilegiati di Stato. Guai a fiatare. Ora basta: è un nostro diritto l’autodeterminazione. Verità e libertà sono i nostri obiettivi accompagnati da ironia e spirito critico. Siamo stanchi di affrontare discussioni intrise di pregiudizi e mai di giudizi, mai nel merito delle questioni, mai al cuore delle cose. Ci misuriamo in questa periferia d’Europa nel cuore del Mediterraneo, su quello che siamo capaci di fare e di cui c’è bisogno: sulle base delle energie reali in campo, delle volontà e dei talenti. Siamo dalla parte di chi non ha voce, accanto a deboli e indifesi, inclusi i migranti schiavizzati e senza diritti. La nostra identità è nobile: la magna Grecia dice qualcosa ai leghisti di Bossi, razzisti e ignoranti? La nostra terra non è una discarica, tanto meno del Nord e non vuole più essere terreno di conquista. E’ ora di svegliarsi dal letargo: Terra Nostra potrà essere grazie anche a voi lettori, uno strumento di crescita ed emancipazione. Per dirla con Gandhi: “La Verità è la prima cosa da ricercare, dopo di che la Bellezza e la Bontà giungeranno da sole”.
Nessun commento:
Posta un commento
blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis