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lunedì 14 febbraio 2011

Ieri io non ho manifestato e non sono pentita!

Detesto Berlusconi e mi auguro che lo faccia fuori la politica sana e non quella che si è affidata alle donne per smuovere un Paese, quando poi di donne in politica ne vedi poche, sia perché non hanno tempo per dedicarvisi e sia perché nelle stanze dei bottoni non le vogliono.
Io per questo ieri non ho manifestato e sono rimasta accanto a mio marito che mi ha sempre valorizzata e apprezzata sia come donna, madre, moglie e lavoratrice e ha fatto di più ha insegnato anche al figlio, quasi 30enne di fare lo stesso con le donne con le quali ha a che fare.
Se vogliamo fare la rivoluzione facciamola già all'interno delle nostre famiglie insegnando ed esigendo rispetto. 
Ecco una bellissima poesia  di Bruno Esposito:
 IL CORAGGIO DELLE DONNE
Sono coraggiose le donne,
ci costa caro, ma bisogna ammetterlo.
La fragilità? Solo uno stato culturale,
più che un dato biologico.
Sono forti e coraggiose, le donne.
Quando scelgono la solitudine,
rinunciando a un falso amore,
smascherandone la superficialità.
Sono coraggiose le donne, quando
crescono i figli senza l'aiuto di nessuno,
rivalutando l'ancestrale primato,
quello di essere mamme.
Hanno il coraggio di non chiedere
a uomini che sono anche padri,
la loro presenza, puntualmente assente.
Uomini che rifuggono le proprie responsabilità,
trincerandosi in comodi ruoli o paraventi
infantili di adulti mai cresciuti.
Sono forti e coraggiose, le donne,
quando a discapito di tutto e di tutti
scelgono i propri compagni; costruendo solide storie
spendendo patrimoni sentimentali, contro la morale comune.
Sono forti e coraggiose, le donne, quando sopportano,
violenze di ogni tipo, per salvaguardare quello che resta di famiglie,
che non son più tali
Sono la speranza del mondo, le donne, in qualsiasi
circostanza continuano a far nascere uomini,
che poi le tradiranno.

1 commento:

  1. Come al solito, siamo solo buoni a fare demogogia gretta e a buttare parole al vento.

    Qui non e' questione di sfruttamento di donne o di dignita' femminile calpestata.

    Il problema e' un altro: aprite gli occhi e leggete bene, se potete.

    Quelle giovani prostitute(la vera ed esatta definizione e' questa) non le ha costrette nessuno ad andare ad arcore e/o a mettersi nelle liste bloccate della politica.

    C'e' un signore(leggasi berlusconi) che ha offerto loro questa occasione e loro, furbe, non se la sono lasciata sfuggire.

    Il problema morale, che molti non hanno ancora compreso e valutato, e' che in tal modo si offre a tutti i giovani esempi di sesso,soldi e prostituzione.

    Come si puo' dire ad una alunna:"studia, che' cosi' migliori la tua posizione" quando basta far la prostituta per fare soldi e carriera?

    Se l'icona e' la minetti che guadagna 13.000 euro mensili(quelli ufficiali), come puo' una ragazza avere lo stimolo di una vita sana,dignitosa e normale, quando vede questi esempi?

    In questo mondo privo di moralita', e' chiaro che alcuni genitori, prostituti come i figli e piu' dei figli, invitano gli stessi a "darsi da fare" per sistemarsi.

    La cosa gravissima?
    Che questo problema e' sottaciuto e si pensa alla dignita' delle donne.

    Pagliacciiiiiiii

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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