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lunedì 21 febbraio 2011

Legge sul benzo(a)pirene: l’ennesimo inganno


Quando si tratta di salvaguardare gli interessi dell’Ilva parte del centrosinistra, purtroppo, si dimentica del disastro ambientale tarantino. E’ questo ciò che si evince analizzando quanto accaduto durante l’analisi di giovedì scorso della legge sul benzo(a)pirene in commissione ambiente della Regione. Così come spiegato dal consigliere dell’Italia dei Valori Patrizio Mazza, ciò che si sta tentando di fare e di mettere lacci e lacciuoli alla piena applicazione della legge regionale così come pensata in partenza. Nel particolare, l’emendamento presentato dal consigliere Arnaldo Sala, dimostra il chiaro intendo del centrodestra di non risolvere il problema ambientale che, in particolare,  attanaglia Taranto. 
Nel testo originale, esattamente all’articolo 3, è stato inserito il seguente riferimento: in seguito all’ “accertamento del pericolo per la salute”. Il tentativo di legare l’applicazione della nuova legge ad una dimostrazione scientifica della correlazione tra questo tipo di inquinamento e le conseguenze sulla vita umana, mostra una profonda ignoranza, più o meno ‘simulata’, di ciò che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già scritto a chiare lettere. Non c’è alcun dubbio, infatti, che uno sforamento del limite di un nanogrammo di benzo(a)pirene procuri danni irreparabili alla salute. Se Arnaldo Sala, o gli altri consiglieri del centrosinistra che ‘a ruota’ hanno accolto la modifica, hanno nuovi dati e ricerche, le sottopongano ai più importanti studiosi mondiali e non in Consiglio Regionale dove  bisognerebbe solo prendere atto di quanto è oramai letteratura medico-scientifica. La verità è che ogni volta che si tenta di mettere con le spalle al muro gli inquinatori di Taranto c’è sempre chi alza muri difensivi invalicabili. In ogni caso, facendo buon viso a cattivo gioco, l’Italia dei Valori di Taranto chiede ufficialmente che  la legge in itinere venga approvata così come presentata e i particolare  la realizzazione delle mappe epidemiologiche su tutto il territorio provinciale di Taranto. Se è il principio causa-effetto quello che richiederà la nuova legge, allora la Regione ha l’obbligo politico e morale di fornire al territorio tutti gli strumenti per verificare e dimostrare tale nesso. Se non verrà fatto questo passo, chiunque ha votato quella legge modificata sarà complice dell’ennesimo tentativo (riuscito) di trovare la via d’uscita affinché tutto cambi per lasciare ogni cosa invariata. Bene ha fatto il nostro consigliere Patrizio Mazza ad astenersi, motivandone l’astensione. A lui ed alla sua preziosa attività in commissione va il sostegno di tutta l’Italia dei Valori tarantina.

Taranto, 20.02.2011





Il commissario cittadino dell’Italia dei Valori


Giovanni Palumbo



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